NEL BLU DIPINTA DI BLU (Dicembre 2013)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Cosa ne dici delle grandi manovre per modificare il piano regolatore?
      Intanto, è un piano di pochi anni fa e se si sente la necessità di modificarlo, vuol dire che era mal fatto, detto in parole semplici. Non Ti pare?
      Avrai anche Tu letto articoli vari, dove si parla di "rivedere i parametri edificatori", di "porre il massimo interesse alla città giardino di San Rocco, all'area del Parco fluviale, alle zone per il terziario". Cose bellissime; ma, intanto, a Cuneo dove si parcheggia?
      Si fanno, da decenni, tanti bei discorsi e tante belle assemblee, ma si autorizzano costruzioni come il mostro di fronte al Cuore Immacolato. Non è colpa dei costruttori, ma di chi, concedendo la licenza, ha privato Cuneo di una delle ultime aree dove si sarebbe potuto parcheggiare.
      Caro Beato, non storcere il naso dicendo che tali cose non T'interessano: mettiti al posto nostro. Sono decenni che quelli come me chiedono una sola cosa: che le aree in città ancora non cementificate vengano lasciate a parcheggio. Sono decenni che, sistematicamente, le aree in città non ancora cementificate vedono sorgere palazzi.
      Tu ti chiederai: perché sono state e sono concesse tali licenze? Me lo chiedo anch'io, ma nè Tu nè io osiamo rispondere, perché non lo sappiamo.
      Almeno - Tu dirai - se c'è ancora qualche vecchio edificio pubblico fatiscente non venga restaurato (si dice ristrutturato...), ma si abbatta e si lasci l'area a parcheggio.
      Invece, non si vuole che si circoli, convinti che l'inerzia sia segno di progresso (come i no tav...). In compenso - e le avrai viste anche Tu - abbondano le modificazioni di circolazione, per far posto a piste ciclabili, utilissime quando non rallentano il progresso rallentando la circolazione.
      Caro Beato, ad esempio, hai mai provato, in questi ultimi tempi, che giro bisogna fare (con spreco di benzina), provenendo da Corso Francia per corso Gramsci, per infilare la Strada Vecchia di Borgo? Vogliono capirlo che noi, comuni mortali cuneesi, non abbiamo l'autista pagato dai contribuenti?
      In compenso, aumentano i parcheggi che, da bianchi, diventano blu, cioè, a pagamento.
      Si dice che Cuneo goda di un cielo azzurro, quasi blu, ma sta diventando una città nel blu dipinta di blu.
      E, caro Beato, c'è poco da ridere.

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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