Sono sempre Giovanni Ferrero, pensionato ormai con novant'anni compiuti, cioè, in attesa di sciogliere le vele. Di tanto in tanto, mi diletto ad aggiornare il mio sito con ciò che mi passa per la mente: alcune rimembranze familiari ed alcune idee da vecchietto. Si tratta soprattutto di ricordi (anche come ex provveditore agli studi) e di notiziole varie, di nessun interesse. Ma devo ben ammazzare il tempo, in attesa che il tempo ammazzi me...
Spero di raggiungere, in particolare, la sopravvissuta gente di scuola che mi conobbe, i miei compaesani e, in generale, chiunque abbia cinque minuti da perdere, ammesso che siano persi cinque minuti dedicati al relax mentale.
Ma sono stanco e viaggio col bastone. Non ce la faccio più. Di conseguenza, continuerò a scrivere qualcosa nel mio sito, ma pubblicherò poco e soltanto a Gennaio, Aprile, Luglio ed Ottobre. Così annoierò di meno il lettore.
Gli insegnanti (lo ripeto sempre tre volte) nella maggioranza ci mettono l'anima e non soltanto l'olio di gomito, anche se qualche genitore egoista, che misura tutto dal portafoglio, non capisce che un popolo che non conosce il passato - cioè, che cosa da Eva in poi l'umanità ha fatto (= storia) e che cosa ha pensato (= filosofia) - difficilmente avrà un prospero futuro. Senza tali conoscenze, raramente la persona ha serenità d'animo, ma si limita semplicemente a pensare al denaro, con tante arrabbiature. Ma i poitici lo capiscono? O non sono ineressati alla cultura?
Le stagioni passano e i nonni invecchiano; molti studenti studiano o dicono di farlo. La maggior parte dei genitori se ne infischia: vuole solo un diploma (da ignorante) ed un impiego possibilmente comodo e remunerativo. Che cosa facciano i figli e le figlie durante la giornata, dove e con chi vadano, cosa bevano o annusino non ha importanza. Io sono all'antica e dico: impegniamoci tutti volentieri, sul serio, perché dobbiamo essere sempre ottimisti e continuare a sperare nel futuro.
Non mi rimane che augurare a tutti tanta salute e tanto profitto culturale, col solito pensiero per gli studenti: le sciocchezze giovanili fanno parte dell'età, sono ineliminabili, ma non vi impediscano di amare i vostri insegnanti, anche quelli che ritenete antipatici. E speriamo che il prossimo anno scolastico inizi una via di miglioramento, fisico e civico. Scriverò sempre di meno, perché mi sento vecchio, legato a concetti di educazione civica e di eticità che mi sembrano mal tollerati.
Che l'anno scolastico sia propizio a tutti
Arrivederci! (a Gennaio? Così spero...)
Grazie.
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Il giorno in cui Gesù uccise Babbo Natale
Preciso che l'autore non sono io, ma un altro Ferrero
Dall'ultima di copertina:
Un genitore che svolge un compito al posto del figlio e fa di tutto - proprio di tutto - per non venire scoperto dalla maestra del bambino; un uomo che per ottant'anni riceve la visita della Madonna che gli chiede di rivelare al mondo i suoi messaggi ma si rifiuta costantemente (finché non scopre perché la madre di Gesù si è rivolta proprio a lui); un padre che ha tragicamente perso la figlioletta per il quale, quando rivela di averne visto l'immagine, comincia un incubo surreale; un anziano e severo professore in pensione che, come forma di volontariato, decide di difendere la lingua italiana con metodi piuttosto radicali; un sacerdote che, per tenere desta l'attenzione dei bambini durante le messe, farcisce le prediche di personaggi fantastici, ma sotto Natale si fa prendere la mano; un rigidissimo dipendente comunale che deve vagliare la bontà degli interventi di un gruppo di famosi intellettuali a un rinomato evento e forse è troppo zelante; un giovane fascista che, facendo la guardia a un professore di filosofia arrestato perché sospettato di essere partigiano, scopre una scomoda verità; un paese in cui accadono eventi inspiegabili legati alla sparizione di un misterioso maestro elementare.
Sono questi i personaggi e i luoghi di una serie di racconti spiazzanti, divertenti e inquietanti che invitano a osservare la realtà con occhi diversi e suggeriscono che l'irrazionale è in mezzo a noi. Basta guardare con attenzione.
Antonio Ferrero è nato a Cuneo nel 1969. Insegna Filosofia, Storia e Scienze umane nei licei e ha insegnato Estetica presso l'Accademia di Belle Arti per 25 anni. Ha pubblicato diversi saggi e manuali per lo più di argomento artistico: Arte e filosofia SEI, Breve storia dell'estetica SEI, Estetica della fine DelBucchia, Il cinema a quadretti Bonanno, Manuale di psicologia clinica umanistica, Politeia) e sette romanzi (tutti per le Edizioni Clandestine) tra cui Classe terminale (finalista Premio Chianti), La tentazione di vivere, Marciamo e spariamo (premio Aleph all'Etnabook 2021). Gli altri romanzi editi sono: Busnùnc, L'importante è sentirsi sempre a contatto, Rubò sei cervi nel parco del re, Pochi elefanti a Borgofermo.
Il giorno in cui Gesù uccise Babbo Natale è la sua prima raccolta di racconti.
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