CICALE E FORMICHE (Giugno 2006)

Sul Corriere della Sera di giovedì 20 aprile 2006, la lettrice Annamaria Spadaro Chirulli ha presentato una nuova versione molto interessante della favoletta "la cicala e la formica". Sperando che la Chirulli non se l'abbia a male, la ripropongo, leggermente modificata.
       La vecchia favoletta diceva così:
       La formica lavora sodo tutta l'estate: si costruisce una casa e prepara le provviste per l'inverno. La cicala pensa che la formica sia una stupida: lei ride, balla e canta tutta l'estate.
       Una volta arrivato l'inverno, la formica è al caldo e ben nutrita. La cicala non ha né cibo né riparo e muore.

Ed ecco la versione riveduta:
       "La formica lavora sodo tutta l'estate: si costruisce una casa e prepara le provviste per l'inverno. La cicala pensa che la formica sia stupida e ride, balla e canta tutta l'estate.
       Arrivato l'inverno, la formica è al caldo e ben nutrita. La cicala, tutta tremante di freddo, organizza una conferenza stampa e chiede come mai la formica abbia diritto di stare al caldo mentre gli altri, meno fortunati, hanno freddo e fame. La TV mostra in diretta la cicala tremante di freddo e la formica nella sua casa confortevole.
       I Penisolani sono colpiti dal fatto che in un paese così ricco si lasci soffrire la povera cicala mentre altri vivono nell'abbondanza.
       Le associazioni contro la povertà manifestano davanti alla casa della formica.
       I giornalisti chiedono come mai la formica sia diventata ricca alle spalle della cicala e fanno interpellanze al governo "Mortadella" perché aumenti le tasse della formica in modo che paghi la sua "giusta parte".
       In risposta ai sondaggi, il governo fa una legge sull'eguaglianza economica e una legge (retroattiva, naturalmente) antidiscriminazione.
       La formica si vede aumentare le tasse e riceve anche una multa per non aver assunto la cicala come apprendista o badante o ex cococo. La casa è messa sotto sequestro perché la formica non ha ormai più denaro a sufficienza per pagare la multa e le tasse.
       La formica lascia la Penisola e si stabilisce dignitosamente in Svizzera.
       La TV mostra la cicala ingrassata mentre sta finendo le ultime provviste della formica.
       La casa della formica è ora divenuta alloggio sociale per la cicala, ma sta andando in malora perché non viene fatta la manutenzione.
       Si rinfaccia al governo la carenza di mezzi. Si istituisce una commissione d'inchiesta che costerà ai Penisolani 10 milioni di euro.
       La cicala, ridendo, ballando e cantando, muore di overdose.
       I quotidiani L'UNANIMITA' e LA COSA PUBBLICA parlano di fallimento del governo precedente, che non è riuscito a risolvere seriamente il problema delle ineguaglianze sociali.
       La casa viene occupata da una banda di ragni immigrati: il nuovo governo si felicita della diversità multiculturale della Penisola.
       Intanto, i ragni organizzano un traffico di marijuana e terrorizzano la comunità locale, ma non sono molestati per via del diritto all'accoglienza.

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