(Novembre 2021)
(sonoro)

DEFUNTI NEL 1954

A Novello, nel 1954, sono decedute le sottoelencate persone:

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1 - Gallo Michele f. Michele (Bergera) di anni 66 morto con tutti i Sacramenti il 17 Gennaio. Ebbe sepoltura di I solenne il 19 Gennaio.
2 - Gallo Teresa ved. di Giachello Marco (Bergera) morta con tutti i Sacramenti il giorno 11 Febbraio. Ebbe sepoltura I ord. il 13.
3 - Non pubblicato.
4 - Non pubblicato.
5 - Non pubblicato.
6 - Non pubblicato.
7 - Non pubblicato.
8 - Stra Giovanni f. Luigi d'anni 60 (paese) morto con tutti i Sacramenti il 1 Giugno 1954.
9 - Passone Michele f. Filippo d'anni 75 (Merli) morto il 20 Giugno. Ebbe tutti i Sacramenti.
10 - Costamagna Sergio f. Luigi d'anni 20 morto a Roma (Guardia di Finanza) il 22 Giugno con tutti i conforti religiosi. Ebbe sepoltura solennissima a Novello il 29 seg.
11 - Grisotto Pietro di Giuseppe d'anni 5 (Casc. Nuova) morto per annegamento il 29 Giugno.
12 - Marenco Michele Luigi f. Giacomo d'anni 62 (Pezzole) morto con tutti i Sacramenti il 19 Luglio.
13 - Tarditi Angela Serafina f. Bernardo di anni 81 (Piano) morta con tutti i Sacramenti il 26 Luglio.
14 - Saccato Luigi f. Giacomo d'anni 81 (Saccati) morto munito dei Sacramenti l'11 Agosto.
15 - Sangiano Massimiliano Paolo fu Lorenzo e fu Musso Giuseppina di anni 30 (Paese) morto il 15 Sett. con tutti i Sacramenti.
16 - Cabutto DOmenico fu Alessandro d'anni 79, morto pure munito dei Sacramenti il 5 Ottobre. Marenco Michele Luigi f. Giacomo d'anni 62 (Pezzole) morto con tutti i Sacramenti il 19 Luglio.
17 - Stra Anna moglie di Tarditi Gaspare (Bergera) di anni 67, morta confortata dai Sacramenti il 10 Novembre u. s. Ebbe onorata sepoltura il 12.

      Condoglianze alle Famiglie e suffragi ai Defunti.

      Stra Giovanni era malato da circa 4 anni ed ha sopportato con edificante rassegnazione la lughissima e dolorosa malattia. Riceveva conforto dalla visita del sacerdote e dai SS. Sacramenti portati a lui con lodevole frequenza.
      Il Signore lo chiamò a sé proprio nel periodo in cui si poteva sperare nella guarigione.

      Grisotto Pietro. La morte di un familiare è sempre dolorosa per chi resta: ma quando questa morte arriva del tutto inaspettata e colpisce una persona sulla quale si facevano i migliori affidamenti, il dolore, se non è temperato dal pensiero cristiano assume proporzioni allarmanti. Tale fu il dolore dei Coniugi Grisotto nel trovare morto il loro bambino di 5 anni; per questo la disgrazia ha fatto in paese una eccezionale impressione, come impressione maggiore ha fatto la notizia della morte del giovane.

      Sergio Costamagna aveva appena 20 anni, da poco era entrato effettivo nel corpo della Guardia di Finanza a Roma; cominciava ad avere uno stipendio e sognava (e con lui sognava la povera mamma) una sistemazione meno pesante e più libera. Ed è venuta invece la morte. Non stiamo a ripetere ciò che di lui disse la «Gazzetta d'Alba». Era un giovane eccezionale: religioso fino allo scrupolo, praticante senza rispetto umano, anche in mezzo al mondo militare di una grande città ove non mancano seduzioni ed i pericoli, osservante della disciplina e del dovere, come chi sa di servire in tutto e sempre Dio. L'accoglienza satura di pianti che la cara salma ebbe a Novello il giorno 26 Luglio non si può descrivere. Il feretro rilevato alla stazione di Monchiero fu accompagnato per la tortuosa strada che porta a Novello da decine di automezzi per parte dei suoi compagni e amici che ne vollero vegliare la salma per tutta la notte. La solenne sepoltura radunò una immensa fiumana di gente, il paese intiero, si può dire, prima di tutti, i giovani di A. C., che lo ebbero impareggiabile Vice-Presidente che l'accompagnarono con bandiera, vestita a lutto e gli diedero per mezzo del Vicecurato, fra uno schianto di lacrime, l'ultimo saluto al Camposanto. Solenne fu pure il funerale di Trigesima a cura degli stessi giovani.
      Alla desolata Mamma ed all'affezionata sorella che lo raggiunse a Roma troppo tardi per raccogliere l'ultimo respiro e le ultime parole, ripetiamo (poiché siamo certi che non c'è altro pensiero migliore) ciò che disse di lui il Parroco: «Raptus est ne malitia mutaret intellectum eius, aut ne fictio deciperet animam illius». Era maturo per il Cielo e la morte lo rapì affinché la malizia del mondo non guastasse la sua anima e la finzione finisse per ingannarlo (S. Scrittura).
>      La desolata mamma commossa ancor oggi dall'ondata di pietà suscitata dal suo Sergio, che anche morto parla ancora, incarica il Bollettino di ringraziare tutti per quanto hanno fatto e pregato attorno alla lacrimata bara.

      Ringraziamento a nome della famiglia Cabutto, che ce ne ha dato l'incarico, si rivolge un vivo ringraziamento a quanti hannocon parole e scritti e specialmente colla imponente partecipazione ai funerali preso parte al loro dolore, primo fra tutti l'ottimo Dott. Dadone per le affettuose e lunghe cure.

      Uguale gratitudine esternano le altre femiglie Sangiano e Grisotto-Tarditi le cui figlie hanno offerto L. 1000 per la pubblicazione del cliché della Defunta Mamma. La Famiglia Cabutto ci invia anche la fotografia del compianto padre Cabutto Domenico che (riprodotta in cliché) pubblichiamo volentieri, con rinnovate condoglianze.

      Condoglianze pure alle famiglie imparentate con la Sig.ra Calcagno-Bozzone Pasqualina, deceduta a Torino nello scorso Novembre.

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