(sonoro)

LA SCUOLA MAESTRA DI VITA (e di morte)

Dicono che il Giappone e Taiwan siano i due paesi al mondo con il sistema scolastico più esigente e selettivo. Questo permette al primo di essere uno dei sette paesi più industrializzati del pianeta, e al secondo di avere un reddito pro capite incomparabilmente maggiore di quello del nemico oltre Io stretto, la "grande Cina".

Un detto cinese dice che "la cosa più bella ha il prezzo più alto". Qual è il prezzo di un sistema scolastico altamente selettivo?

Sul Time Asia Magazine di qualche tempo fa, c’era un articolo su un giovane teenager giapponese che, per "far dispetto alla scuola", ha ucciso a coltellate una ragazzina e ne ha deposto la testa mozzata di fronte all’entrata dell’edificio. Secondo la polizia - dice l’articolo - il ragazzo ha tenuto per due giorni in camera sua, in un sacchetto di plastica, la testa della vittima, prima di "dare alla scuola una lezione".

Sul China News, giornale di Taiwan in lingua inglese, era in prima pagina la notizia che un gruppo di tredici teenagers hanno torturato per ore e poi ucciso una loro compagna di scuola. I particolari raccapriccianti dell’episodio si uniscono allo sbalordimento della polizia, di fronte alla quale, così è detto, i giovani ammettono il delitto "senza mostrare alcun rimorso".

Ciò che unisce i due casi è che si tratta di giovani con forti problemi d’integrazione scolastica. In ogni paese esistono i drop-out, cioè, quei ragazzi che, per varie ragioni, non finiscono il regolare ciclo di studi e abbandonano la frequenza scolastica. Ma dove la scuola è l’unica via di accesso alla vita, chi fallisce a scuola... non ha accesso alla vita. Un sistema scolastico esigente è importante. Ma una scuola onnipresente è tragicamente pericolosa.

È una sana tradizione "mediterranea" che chi sui libri non è un genio sia di solito il migliore a giocare a calcio. I campioni sportivi con il diploma sono pochi, grazie a Dio: questo dà a tutti una speranza. Negli Stati Uniti, dicono, il trucco è ancora più plateale: se giochi bene a football o a basket sarai promosso, perché se il college perde te, perde anche troppe partite e la faccia. Quindi, i libri non sono tutto.

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SCUOLA PADRONA

A Taiwan non è così. Il maestro è una vera autorità sociale, tanto che Confucio diceva: "Lo stesso rispetto a tuo padre e al tuo maestro". Colui che insegna appartiene, nella società, a una casta superiore, e si capisce perché. La scuola ti ammette alla vita, il maestro ti ammette alla scuola. Questo spiega - in parte - la violenza omicida dei drop-out e il loro desiderio di rivalsa o di vendetta.

È' un fenomeno nuovo, dovuto al fatto che la concorrenza spietata del commercio contemporaneo ha cambiato lo stile di lavoro e, quindi, la scuola. Se non riesci a scuola, non riesci sul lavoro. Se non riesci nel lavoro, non hai soldi, se non hai soldi, a Taiwan più che altrove, non sei nessuno. Non esisti. Non conti. Non meriti neanche la fatica di un saluto. Non c’è da stupirsi che capitino simili esplosioni di violenza. Resta il fatto che, per ora, questi paesi dal progresso economico impetuoso, stanno travolgendo i loro stessi giovani e ciò che sgomenta è che sembra siano disposti a pagare questo prezzo.

Personalmente, se diventassi preside di una scuola, introdurrei la norma che, se un ragazzo sa segnare direttamente su calcio di punizione, è promosso d’ufficio.

don Michele

La foto: Motorino formato famiglia.

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