Pochi elefanti a Borgofermo (romanzo)
Pubblicato da EDIZIONI CLANDESTINE (15 euro)
Dall'ultima di copertina:
In una famiglia che ha dichiarato guerra alla cultura, vincendo per manifesta superiorità, Giacobbe si ritrova catapultato in "un consesso di personaggi folkloristici in abiti surreali" che paiono "circensi in libera uscita o tristi scimpanzé addobbati come esseri umani per il volgare sollazzo di qualche borghese ottocentesco o di bambini ignari del concetto di sofferenza animale".
Deriso dai familiari per il precariato della sua occupazione da insegnante, oltreché per la dieta pressoché vegetariana cui tende, Giacobbe si sente pervaso, in quella necessaria convivenza, da una crescente inquietudine , tale da risvegliare in lui sopiti malesseri psicosomatici.
Tanto più a seguito della 'calda' accoglienza riservata a Patrizia, la sua compagna. Del resto nell'ottica dei Doveri, "la donna è un'entità prearistotelica, probabilmente non dotata di anima, sicuramente di capacità cognitive strutturalmente inferiori a quelle del maschio, utile per tre scopi soltanto: accudire con venerazione l'uomo; procreare secondo i desiderata maritali; essere motivo di vanto per il compagno per la sua venustà da ostentare con trucchi e abbigliamenti opportuni, meglio se adeguatamente volgari".
E Patrizia: "Ma lo capisci che cosa ci hanno fatto diventare? Noi dovremmo insegnare il lato bello della vita, le radici culturali della nostra società e civiltà, il piacere di prendere un libro e passarci la serata... Lo sai che cosa penso ogni volta che un ministro propone una delle sue dissennate riforme della scuola, tutte volte solo a risparmiare soldi e nessuna a valorizzare la cultura? La prima cose che penso è che muoia presto, prima che il suo progetto possa diventare legge",
Mentre la situazione, suo malgrado, degenera sempre più, l'autore ci conduce verso un pirotecnico finale sorprendente, dove tutti sono soddisfatti, ma nessuno ne esce bene.