LA COCCIUTA 1 (Gennaio 2017)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Come vedi le cose nella nostra Municipalità? Fra parecchie cose buone, ce ne sono altre cattive a cui, ostinatamente (cocciutamente, direi) la Municipalità non vuol porre rimedio. Mi pare che, per la nostra Municipalità, l'appellativo "la Cocciuta" sia appropriato.
      Hai visto, caro Beato, i vari progetti urbanistici pomposamente presentati su tutti i giornali locali? C'è del buono, e parecchio, ma ci sono settori negletti. Tanto per non perdere l'abitudine, mi riferisco ai parcheggi.
      Cuneo-città ha fame di parcheggi; capisco la salubrità della bici e della passeggiata, ma il lavoro richiede sveltezza e riduzione dei tempi. Si strepita che bisogna far fronte alla concorrenza straniera, ma per farla occorre anzitutto risparmio di tempo. Per non contare l'inquinamento quando facciamo sette giri in auto attorno ad un isolato per provare un posto.
      Caro Beato, non fraintendermi, non nel senso di andare a velocità folle in auto, ma nel senso di non perdere tempo, benzina e denaro per parcheggiare lontano dal posto di lavoro, a cui aggiungere la corsa a piedi per arrivare a quel benedetto posto.
      Eppure, la corsa alla cementificazione in città non cessa. Ben vengano le case, tante case, per tutti. Ma con tanti parcheggi, come fanno le Municipalità sagge (specie in certi stati europei). Invece, ad esempio, leggo che vogliono abbattere l'ex Policlinico (area ideale per un parcheggio in centro) per costruire un altro edificio, forse volumetricamente maggiore.Perché? Tu e tanti di noi sappiamo il perché, ma non è politicamente corretto esternarlo.
      Poi, leggo del progetto per un parcheggio sotterraneo in Piazza Europa, ovviamente, a pagamento. Perché? Tu e tanti di noi sappiamo il perché, ma, anche qui, non è politicamente corretto esternarlo. Non è bastato il flop di Piazza Boves? Di tanto in tanto allungano in elemosina un contentino ai pazienti Cuneesi, ingrandendo di pochi posti un parcheggio esistente. Lo fanno per farsi perdonare la concessa licenza di costruzione per mastodontici bianchi edifici (al solito o insolito architetto-progettista-costruttore-impresario-acchiappatutto)?
      Ho letto di un accenno ad un nuovo campo sportivo (Paschiero) in luogo più consono. Ottima idea, se abbinata alla trasformazione dell'area del campo attuale in zona di puro parcheggio, senza edifici, senza chioschi, senza panchine e tavolini per i gozzovigliatori di birra (e altro). Lì, un parcheggio sarebbe un polmone per quella zona.
      Caro Beato, che cosa ne dici? Non arriverà - come sempre è accaduto - il solito (o insolito) architetto-progettista-costruttore-impresario-acchiappatutto con mirabolanti proposte di edificazione o di ristrutturazione? Non farebbe altro che il suo mestiere, ma la Cocciuta non dovrebbe cedere, dimostrandosi tale in senso utile.
      Tu ci speri? Io poco. La fame dell'oro (a fin di bene, naturalmente, di bene per il poppolo, s'intende...) supera il dovere di servire la cittadinanza; che cosa possiamo farci? Mi dispiace soltanto - e dispiacerà anche a Te - che non si rendano conto (o lo sanno e ci passano sopra?) che i parcheggi sono un aiuto al progresso, allo sviluppo economico e all'ecologia. Col tempo, guariranno?

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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