Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,
Hai visto l'atteggiamento dei nostri notabili al riguardo della disposizione regionale per cui si dovrebbero rottamare tutte le auto nate entro il 1993?
L'avversione al provvedimento è stata generalmente unanime, in modo netto e chiaro, ma non da parte del nostro mansueto Sindaco. Come pure da parte di quello precedente. Avrai letto anche Tu, su LA GUIDA n. 40, le opinioni dei succitati, secondo cui il provvedimento è fondamentalmente giusto, ma dovrebbe essere solo diluito nel tempo.
Intanto, mia moglie, poverina, pensionata statale, dovrebbe restare appiedata; come pure mia nuora, saltuariamente precaria. - "Tutti meriti per il Cielo" -, dirai Tu, ma i politici lascino che siamo noi a deciderlo. Sennò, il merito dov'é, non Ti pare?
Tu, che non inquini, perché voli senza carburante, riesci a vedere dall'alto la situazione del traffico a Cuneo? A vedere quante auto circolano e ricircolano a vuoto alla ricerca di un parcheggio? A vedere la situazione della Est-Ovest, che doveva essere terminata qualche anno fa? Ti prego, metti una buona parola, perché vorrei vederne la fine prima di chiudere gli occhi.
Sicuramente, dobbiamo avere paura dell'inquinamento. Ma sono le auto? Sono le caldaie? Sono le fabbriche? Sono le centrali?
Certo, Ti sembriamo gente strana: abbiamo votato per bruciare tonnellate e tonnellate di petrolio nelle centrali e pretendiamo che non facciano fumo, che non inquinino. Gente "drôla", avrebbe detto mia nonna, gente che prende in giro i francesi, perché hanno ben l'85% di energia di produzione nucleare e solo il 15% ripartito fra petrolio, idroelettricità ed altre fonti. Però, essi se ne fregano (scusami il termine, non adatto ad una Beatitudine come Te) e dell'inquinamento e, soprattutto, della bolletta energetica.
Ma hanno torto, perché così non fanno penitenza e non verranno a trovarti in Paradiso.
Noi, invece, si, perché la penitenza ci è imposta.
Con devozione, il Tuo fedelissimo
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