CUNEO POTRA' ESSERE ESEMPIO? (Ottobre 2021)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Tu sai che sono noioso, perché le cose utili e fattibili mi sono sempre in testa.
      Sai anche che, ad ogni cambio di governo, spero sempre in un ministro dell’Interno che, d’intesa con quello di Giustizia, provveda a ridurre gli incidenti stradali e mi sono domandato: visto che nessun ministro ci riesce, non potrebbe essere un Comune come Cuneo a dare il buon esempio?
      Come? L'idea che Ti propongo, è frutto della mia incompetenza in materia; vedrai che i "grandi" diranno che è puerile, frutto della mia ignoranza generale ed inattuabile per centoeuno motivi (come per i famosi cannoni di Alessandria). Ma il motivo proncipale, secondo me, è quello di non volerci provare.
      Che cosa si tratterebbe di fare? Semplicemente sanzionare tutti quelli che infrangono il codice della strada. Tu non percorri strade, ma vedi dall’alto come, in tutte le strade nazionali e provinciali, in un’ora in un chilometro si commettono centinaia (e in certi casi migliaia) di infrazioni al codice. Basterebbe incrementare i rilevatori di velocità con identificazione del mezzo (i cosiddetti autovelox), farli funzionare sempre e poi sbobinare (si fa per dire) tutti, ma proprio tutti, i dischi o quel che sia l’hard disk ricettore dei dati.
      Eppoi, sanzionare tutti i contravventori, ma sempre con la pena (pecuniaria o restrittiva) minima, se non recidivi abituali.
      Tu mi dirai che ci vorrebbe troppo impiego di personale, ma Tu stesso non ne sei convinto. Con lo sviluppo attuale dell’informatica, occorrono solo all’inizio dei validi analisti-programmatori, che elaborino un programma che, automaticamente, traduca, senza distruggerli, foto e filmati con targhe in dati corrispondenti ai proprietari.
      Certamente si può fare, ma occorrono altre “attenzioni”.
      Una, la collaborazione del Ministero che cura il Pubblico Registro Automobilistico.
      Un’altra, che non si vada a controllare che, nella rete, sia rimasto impigliato qualche intoccabile, politico, danaroso o Potere Forte che sia.
      Un’altra ancora, la più importante, che il Potere Forte applichi le leggi e non le interpreti. Tu ed io sappiamo che le innovazioni interpretative da parte del Potere Forte fanno clamore e pubblicità ed attirano simpatie dai fans, ma potrebbero non rispondere alle necessità per cui la norma fu a suo tempo emanata. La norma è da cambiare? Ci pensino gli organismi appositi: Camera e Senato.
      Tu, caro Beato, mi dirai che questi casi non esistono; io Ti credo, ma accenniamoli perché non avvengano. Esempi che potrebbero comparire come scusanti per il presunto colpevole: la contestazione non fu immediata, il presunto correva per necessità, le ruote della moto erano nella propria mezzeria (anche se il corpo inclinato era in quell’altra…), eccetera. Me ne vengono in mente a centinaia, che saltano pignolescamente fuori solo a cadavere avvenuto.
      Caro Beato, datti da fare anche Tu, in modo che la nostra città sia di esempio, creando sinergia fra i sopracitati organismi pubblici e salvando qualche vita. Forza, che si può!

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

 

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