COMPLESSO DI COLPA (Gennaio 2010)

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

     Il mese scorso, Marco Quarantini, che Tu certamente conosci come cultore di studi biblici, tenne una conferenza su "Le profezie messianiche nella Bibbia e l'ebraismo d'oggi", con una dotta esposizione teologica. Hai visto che vespaio di antiebraismo suscitò?
     C'era persino un sacerdote che alzava la voce ed inveiva contro quelli che una volta chiamavate "perfidi giudei". Non lo trovi strano? Magari gli stessi sacerdoti (e sono tanti!) che si sprofondano in riverenze verso gli arabi, palestinesi e non.
     Anche dai laici ci furono reazioni: un mio amico, istruito e buon cattolico, accusò gli ebrei di tutto, persino della guerra in Irak. Ti chiederai che cosa c'entrino. C'entrano - disse - perchè comandano al Pentagono e dappertutto. Ho avuto l'impressione che il fatto che Giovanni Paolo II li abbia chiamati "fratelli maggiori" non sia andata giù a molti buoni cattolici. Santo subito? Non pensi che possa pregiudicagli la carriera? O, vista la potente lobby ebraica, favorirgliela?
     Tu, che sei a contatto con san Luca l'Evangelista, fatti raccontare bene le cose. Io un'idea ce l'ho: per quanto riguarda i preti, si tratta di un complesso di colpa; per quanto riguarda i laici, di un complesso d'inferiorità.
     Il Tuo amico Luca dice chiaramente che noi italiani abbiamo condannato - pur riconoscendolo innocente - e crocifisso Gesù. Infatti, Erode voleva solo vederlo compiere un miracolo; poichè non agiva, lo trattò da mentecatto, gli mise un mantello da pagliaccio e lo rimandò da Pilato, senza torcergli un capello. In pratica, tentò di salvarlo, sperando che in futuro gli avrebbe fatto vedere un miracolo.
     Pilato lo ritenne innocente, lo fece fustigare, lo condannò e lo fece crocifiggere dai suoi soldati.
     Ma Pilato era italiano; la famiglia Ponzia era abruzzese ed i soldati erano romani, non ebrei.
     Hai mai provato a dire: "quando noi italiani abbiamo crocifisso Gesù..." che coro di proteste si leva? Tu sai benissimo che, fino a Costantino (313 d.C.) i cattivi eravamo noi cristiani (persecuzioni docent); poi, Costantino ci dichiarò bravi ed allora trasferimmo la colpa di noi italiani sugli ebrei, che, scacciati da Gerusalemme secoli prima, vivevano indisturbati in ogni parte del mondo conosciuto. Per pulirci l'anima, cominciò la caccia all'ebreo errante, allo sporco giudeo, caccia che continua, mascherata da aiuto ai mussulmani palestinesi.
     Per molti laici, inoltre, c'è un complesso d'inferiorità, perché gli ebrei producono intelligenze. Che siano caratteracci, è vero, ma intelligenti.
Come Tu sai, per secoli non poterono possedere beni immobili; di conseguenza, dovettero esercitarsi nelle arti e nei mestieri; affinarono, per forza, i loro cervelli nel commercio, nella finanza, nelle professioni liberali.
     Hai notato, caro Beato, come non abbia mai usato il termine antisemitismo? Semplicemente, perché non è antisemitismo, ma antiebraismo. Infatti, sono semiti anche gli amati arabi (palestinesi e non).
     Certo che noi cristiani a voltare la frittata siamo bravissimi. Che c'entri la presunta donazione di Costantino, ossia, l'inizio del potere temporale della Chiesa? Se così fosse, sarebbe proprio vero che "c'est l'argent qui fait la guerre...", ma sarebbe troppo umiliante.
     Che ne pensi, caro Beato?
     Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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