NUDI ALLA META (Febbraio 2014)

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

     E così, ci siamo sbagliati. Tu ed io credevamo che l'odio municipale contro le automobili fosse dovuto al desiderio di limitare il traffico individuale a favore di quello pubblico, per la salute dei cuneesi, ovviamente. Ma non è così.
     Dopo aver istituito sensi unici insensati, dopo aver dipinto di blu tutta Cuneo (il blu è segno di ricchezza per il Comune - e per l'APCOA - e di esborso di onerose tariffe di parcheggio per noi Cuneesi semplici), la Municipalità ha deciso che, per limitare il traffico, cioè, lo sviluppo, era bene limitare anche le corse degli autobus a carico del Comune. Quindi, soppressione di corse a go-go, addirittura del 47%.
     Non solo, ma in luglio e agosto (abbondante) gli autobus saranno fermi del tutto. In Municipio sono convinti che tutti i Cuneesi abbiano due mesi di ferie, come certi magistrati. Sarà per questo che ci saranno due mesi di sospensione o perché è bene che per due mesi i Cuneesi non lavorino e non producano, in omaggio al pauperismo?
     Caro Beato, è come dire: nudi alla mèta. Ma questa frase l'avevo già sentita da bambino, detta da colui che pensava per tutti, il Benito dalla mascella volitiva. Eppure, se guardi il Sindaco, di fronte e di profilo, non Ti dà quell'impressione. Ma, a volte, l'apparenza inganna, perché il Sindaco lo fa solo per rispetto del suo credo filosofico.
     Caro Beato, prevedevi che Cuneo avrebbe avuto un Sindaco seguace della filosofia pauperista, quella corrente cristiana medievale che vedeva nella povertà il massimo della felicità e, di conseguenza, si batteva affinché non ci fosse sviluppo economico?
     Tu, caro Beato, appartenevi ad un Ordine che imponeva, assieme ad un po' di castità e di obbedienza, tanta povertà; ma la imponeva a se stesso, non agli altri.
     Siete stati superati in virtù dalla Municipalità: poveri tutti e obbligatoriamente.
     A quando il rogo per chi si ostina a voler lavorare?

     Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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