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CHI MUORE E CHI GODE (Settembre 2016)

      Che cosa accadeva cent'anni fa? Leggiamo alcuni fatti dai giornali dell'epoca e meditiamoci sopra.

Prima notizia - Da LA FEDELTA' di Fossano del 6 Settembre 1916

      “””Prode caduto sul campo dell'onore. - Il Comando del Deposito dei Granatieri con certificato del 9 Agosto, dichiara che il soldato granatiere Taricco Carlo di G. Battista di Vottignasco nato nel Marzo 1885 è irreperibile e deve presumersi morto il 1° Novembre 1915 nel combattimento a Monte Sabotino. Questi è la quinta vittima che Vottignasco conta per la grandezza d’Italia.”””

Seconda notizia - Da LA FEDELTA' di Fossano del 13 Settembre 1916

      “””Caduto per la patria. - Al Municipio è giunta la notizia della morte del militare Dolce Gio. Battista, avvenuta il 24 Luglio scorso nell’ospedale militare di S. Giorgio di Nogaro in seguito a ferite. Era nato nel 1886 e la di lui madre ed i fratelli risiedono attualmente a Savigliano.”””

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      I soldati morivano a migliaia sulle Alpi e nella pianura Veneta, ma la casta si lamentava perché si tentava di limitare i suoi privilegi. Ecco come fu timidamente presentato, sui giornali, il tentativo – poi rientrato – di ridurre i privilegi della casta.

Terza Notizia - Da LA STAMPA del 9 Settembre 1916

      “””E’ stato pubblicato che una recente decisione del Consiglio di presidenza della Camera dei Deputati viene a limitare quella cortese e costante cordialità prodigata da anni dai rappresentanti politici in carica agli ex deputati. Da informazioni assunte risulta trattarsi di una semplice restrizione nel servizio postale che fin qui fu fatto a Montecitorio egualmente per i deputati e per gli ex deputati. Poiché in questo delicatissimo servizio non pochi inconvenienti ed incidenti, causati specialmente da omonimie, ebbero a verificarsi, provocando risentimenti e lagnanze da parte di qualche deputato, il Consiglio di presidenza della camera ha creduto opportuno privare gli ex onorevoli di tale vantaggio. Questa limitazione però non è stata decisa in senso assoluto poiché, per un termine di sei mesi dalla scadenza del mandato legislativo, gli ex deputati possono usufruire anche del servizio postale. E inoltre tutte le altre manifestazioni di ospitalità, come l’accesso nelle sale di scrittura, di lettura, negli ambulatori ed altro, non sono state revocate.”””

      Insomma, mentre sui campi di battaglia si moriva sventrati dalle bombe e nelle case le famiglie morivano di fame, la casta, ANCHE SE NON ERA PIU’ ONOREVOLE, si preoccupava di mantenersi il diritto alla posta gratis e, detto in modo che pochi ci facessero caso, anche all’assistenza ambulatoriale (notare che, per i cittadini normali, non c’erano ancora le mutue).

      Per gli italiani normali, invece, continuavano le restrizioni ed i controlli su tutto, formaggi compresi.

Quarta notizia - Da LA STAMPA del 30 Settembre 1916.

      Il decreto è del sindaco di Torino, ma dovettero emetterlo anche gli altri.
      “””IL sindaco notifica:
      1° - Chiunque produce, stagiona, commercia, pone in vendita o comunque detiene formaggio nel territorio di questo Comune deve denunziare il tipo, il numero ed il peso complessivo delle forme esistenti alla data del 30 Settembre 1916 nei propri magazzeni, cascine o casere, senza detrazione o eccezione.
      (omissis)
      5° - Chiunque ometta di fare le prescritte denuncie nei termini stabiliti o le faccia inesattamente è punito con la reclusione fino ad un anno e colla multa fino a lire 5000."""

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