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L'ELOGIO DELLA STUPIDITA' - Seconda puntata (Aprile 2021)

      Per distrarmi dalla paura del coronavirus, continuo a parlare di Erasmo da Rotterdam, grande filosofo del ‘600, il quale, essendo in convalescenza per non so quale malattia, si dilettò nel trattare la filosofia in modo ironico.
      Oggi, riproduco il suo pezzo in cui, facendo parlare in prima persona la Follia (o Stoltezza o Stupidità che dir si voglia, spiega – sempre ironicamente - perché le donne sono più longeve e soprattutto molto più felici degli uomini...

      “””Osservate con quanta provvidenza la natura, madre e artefice del genere umano, ebbe cura di spargere dappertutto un pizzico di follia. Se, infatti, secondo la definizione stoica, la saggezza consiste solo nel farsi guidare dalla ragione, mentre, al contrario, la follia consiste nel farsi trascinare dalle passioni, perché la vita umana non fosse del tutto improntata a malinconica severità, Giove infuse nell’uomo molta più passione che ragione; press’a poco nella proporzione di mezz’oncia ad un asse. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
      Tuttavia, poiché l’uomo, nato per far fronte agli affari, doveva ricevere in dote un po’ più di un’oncia di ragione, Giove, per provvedere debitamente, mi convocò perché lo consigliassi anche a questo proposito; e il mio pronto consiglio fu degno di me: affiancare all’uomo la donna, animale, sì, stolto e sciocco, ma deliziosamente spassoso, che nella convivenza addolcisce con un pizzico di follia la malinconica grevità del temperamento maschile. Platone, infatti, quando sembra in dubbio circa la collocazione della donna, se fra gli animali razionali o fra i bruti, vuole solo sottolineare la straordinaria stoltezza di questo sesso. E se per caso una donne vuole passare per saggia, ottiene solo di essere due folte stolta, come se uno volesse, contro ogni ragionevole proposito, portare un bue in palestra. Infatti raddoppia il suo difetto chi, distorcendo la propria natura, assume sembianza virtuosa. Come, secondo il proverbio greco, la scimmia è sempre una scimmia, anche se si ammanta di porpora, così la donna è sempre una donna, cioè, folle, comunque si mascheri.
      Non però così folle, voglio credere, da prendersela con me perché la giudico folle, io che sono folle, anzi la Follia in persona. Le donne, infatti, se ponderassero bene la questione, anche questo dovrebbero considerare come un dono della Follia, cioè, da me: il fatto di essere, sotto molti aspetti, più fortunate degli uomini. In primo luogo hanno il dono della bellezza, che giustamente mettono al disopra di tutto, contando su di essa per tiranneggiare gli stessi tiranni. Quanto all’uomo, di dove gli viene l’aspetto rude, la pelle ruvida, la barba folta, e un certo che di senile, se non dalla maledizione di essere più saggio? Le donne, invece, con le guance sempre lisce, con la voce sempre sottile, con la pelle morbida, danno quasi l’impressione d’una eterna giovinezza. Ma che altro desiderano poi in questa vita, se non piacere agli uomini quanto più è possibile? Non mirano forse a questo tante cure, belletti, bagni, acconciature, unguenti, profumi; tante arti volte ad abbellire, dipingere, truccare il volto, gli occhi, la pelle? C’è forse qualche altro motivo che le faccia apprezzare dagli uomini più della stoltezza? Che cosa mai non concedono gli uomini alle donne? Ma in cambio di che, se non del piacere? E il diletto da nient’altro viene se non dalla loro stoltezza.
      Che questo sia vero non si può negare solo che si pensi a tutte le sciocchezze che un uomo dice quando parla con una donna, a tutte le stupidaggini che fa ogni volta che si mette in testa di ottenerne i favori. Ecco da che fonte sgorga il primo e principale diletto della vita: dalla stoltezza delle donne.”””

      Come spiegazione filosofica non c’è male...
      Ricordiamo, però, che Erasmo fu un filosofo profondo, che non disprezzava l'umorismo. In realtà, il suo atteggiamento verso l'altro sesso fu alquanto diverso...

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