Come si nasce albini, o destrocardiaci, o mancini (come me), così si nasce politici.
Devo fare ammenda: ho spesso parlato male dei nostri governanti, credendo che le loro "caratteristiche" (di rapacità e d'altro) fossero legate all'italianità. Sbagliavo: è una questione genetica. Infatti, già nel 1700, tali "doti" si trovavano nei governanti. Così, ad esempio, parla Jonathan Swift (di origine inglese) dei governanti inglesi, fingendo di essere un forestiero che parla ad un inglese, ma riferendosi - lo dice più avanti - a tutti i governanti europei:
"""""Mio piccolo amico Grildrig, del vostro paese avete fatto un mirabile panegirico; avete dimostrato fino all'evidenza che quello che si richiede in un vostro legislatore è una buona dose d'ignoranza, pigrizia e vizio, e che le vostre leggi sono soprattutto spiegate, interpretate ed applicate da coloro che hanno tutto l'interesse e la scaltrezza di pervertirle, confonderle, eluderle. Vedo, sì, certe linee fondamentali nella vostra costituzione, che in origine potevano passare; ma esse sono ormai obliterate, e la corruzione ha macchiato e deturpato tutto il rimanente. Da quanto avete esposto non risulta né punto né poco che, a salire ad un posto qualsiasi fra voi, occorra una qualsiasi virtù, e tanto meno che la virtù, in generale, sia un titolo di nobiltà. I vostri preti non sono mica promossi per la loro pietà di dottrina né i militari per la loro condotta o valore né i giudici per la loro integrità, i Pari (cioè, i parlamentari) per l'amore del paese, i consiglieri per la saggezza.""""""
Perciò devo fare mea culpa e assolvere i nostri governanti: non ne hanno colpa. E' proprio del loro DNA il portarli a fare politica e a farla in quel modo: se non hanno tutte le "caratteristiche" di cui parla Swift non fanno politica o, se la fanno, non emergono.
Poi, in altro capitolo, vedremo ciò che Swift dice di altre categorie.
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