Il 28 Giugno scorso, dopo aver letto la strenua difesa dei docenti non in grado di sostenere gli esami di maturità, inviai al Corriere Della Sera la seguente lettera, peraltro non pubblicata:

"""""Sul Corriere del 26 Giugno, lessi con interesse l'intervento a difesa dei docenti sostituiti nelle commissioni d'esame per maturità.
          Perbacco, nessuno mette in dubbio che tutti abbiano il loro bravo certificato medico, come nessuno mette in dubbio che tutti noi abbiamo un qualche piccolo bubù, anche solo sintomatico, su cui il medico, pe scrupolo, non può sorvolare. L'eventuale visita fiscale, poi, non può essere istantanea.
          E quest'anno è andata bene, perché, quand'ero in servizio, negli anni bollenti, si arrivava a punte di oltre il 50% di sostituiti. Sempre documentatamente giustificati, naturalmente.
          Il ministro Fioroni, però, dovrebbe fare una cosa semplice: a esami terminati, pubblicare le commissioni definitive, con la stessa procedura utilizzata per la pubblicazione delle ipotetiche commissioni iniziali. Non c'è problema di riservatezza, perchè le commissioni sono pubbliche, basta mettere in linea entrambe, tenuto conto che è anche tecnicamente semplice.
          Poi, chi vuole, vada a raffrontare ogni ipotetica commissione con la commissione definitiva: potrà sapere subito quali docenti non sono stati in grado - per motivi giustificatissimi - di svolgere l'incarico loro affidato.
          Un tempo, era impossibile una pubblicazione ministeriale del genere; ora, con gli strumenti attuali, è solo questione di volerlo fare."""""

Non sarebbe male che ogni genitore conoscesse quali docenti sono in grado di svolgere tutti i compiti loro affidati e quali no, indipendentemente dalle motivazioni. Se venisse fuori che la maggioranza dei docenti indisposti per poca salute (20%?) si è ammalata tutta improvvisamente nei tre giorni precedenti l'inizio degli esami, sarebbe forse il caso che il Governo pensasse ad una efficace cura ricostituente.