Se son Fioroni, fioriranno? 13

FRITTATE E BILANCE (Ottobre 2007)

E' noto che, per ottenere i migliori risultati, occorre che i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) siano messi nelle migliori condizioni di spirito. Quando ciò non costa nulla, è dovere dei capi il farlo. Ma non del ministro Fioroni, persona istruita e benpensante, anche con buone iniziative sul piano culturale, ma disastrosa in organizzazione scolastica.
          Ecco l'ennesimo esempio.
          A Stroppo, paesino di 114 abitanti, in montagna oltre i mille metri, funziona una scuola media che raccoglie i ragazzi dell'Alta Valle Maira. Dato l'esiguo numero di ragazzi, l'esistenza di tale scuola è sempre in forse. Ora, avviene che, essendo posto disagiatissimo (per favore, chi non è di Cuneo, vada a cercare Stroppo su una carta geografica al 250.000 o più specifica ancora), non ci sono docenti di ruolo, essendo sede scelta per necessità soltanto dagli ultimi supplenti nominati.
          E' avvenuto che, anni fa, una docente di ruolo si sia innamorata del suo lavoro, della valle e della popolazione. Ha avviato un ambizioso progetto di collaborazione scolastica coi genitori e colle autorità locali; la partecipazione di tutti è entusiastica e gratificante per docenti, alunni, genitori ed abitanti locali.
          Solo che la docente è madre di tre figli ed abita a Dronero, cittadina a fondo valle (oltre che patria di Giolitti...). In caso di soppressione della scuola di Stroppo, corre il rischio di finire chissà dove, come perdente posto. Allora, un paio di anni fa, fu consigliata di chiedere il trasferimento a Dronero (scuola grande) e, contemporaneamente, chiedere l'assegnazione provvisoria a Stroppo. Così, si sarebbe cautelata per il caso di soppressione ed avrebbe continuato il suo proficuo impegno a favore della vallata. Quell'anno non si prevedevano posti liberi a Dronero e non fece nemmeno domanda. L'ha fatta quest'anno, ma, ottenuto il trasferimento, si vide negata l'assegnazione provvisoria a Stroppo, perché i suoi genitori abitano più vicino a Dronero che a Stroppo e ciò, secondo l'ordinanza Fioroni, difende la continuità didattica.
          Conclusione. Pianti dell'insegnante, disprezzo della continuità didattica, disprezzo del servizio reso a quel piccolo paese, disprezzo dell'impegno dei genitori. Insomma, obbedienza cieca, pronta, assoluta alla lettera dell'ordinanza ministeriale. Le disposizioni non si discutono, come ad Auschwitz.
          In parole povere, una gran frittata. Come faceva mia nonna coi fioroni di zucca, ripieni di panpesto.

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Dopo aver scritto quanto sopra, un angelo è disceso dal cielo, sotto la veste del Preside di Dronero. Il quale, poiché Stroppo è sezione staccata da Dronero, anche se gli organici sono separati, ha fatto una cosa semplicissima: per un anno, ha scambiato le due insegnanti, visto che Dronero è ambita e Stroppo per niente. La legge non lo prevede, ma il buonsenso si; evidentemente, quel preside ragiona con la testa che ha sul collo, non con altro. L'anno scorso, per mio figlio, ciò sarebbe stato possibilissimo per altra via, ma doveva essere fatto a livello superiore, trattandosi di scuole diverse. Bastava applicare la norma nel senso della salvaguardia della continuità didattica. Ma no, Fioroni nell'ordinanza non lo prevede e nelle alte sfere si legge ciò che c'è scritto, non ciò che l'ordinanza ha voluto dire. Non si sa mai...
          Il risultato è che, l'anno scorso, in analogo caso di possibile difesa della continuità didattica (si veda l'articolo COERENZA), tale logica interpretazione non fu applicata. Perché? Intelligenza? Paura? I due pesi e le due misure, anche se provenienti da organismi diversi e in buona fede, a chi giovano?
          Conoscendo le persone, non è applicabile il francese "chérchéz la femme".
          E nemmeno il "chérchéz la politique" (sindacale? di carriera?), perché il pensar male è peccato.

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