LE FOTO DA 301 A 305 (Aprile 2007)

301) - 1942 - Libia. L'alpino Agostino Settimo fa i lanci di prova col paracadute. Era negli alpini, ma la famiglia aveva fame. Quando gli chiesi perché si fosse messo a fare il paracadutista, mi rispose, sommessamente: "Noi eravamo poveri e, se mi lanciavo, mi davano due lire...".
Poi, a guerra finita, dopo anni di prigionia (fu catturato a El Alamein), tornò a fare il sottufficiale degli alpini, fino alla pensione.
"In cuor mio - mi diceva - sono sempre stato alpino, anche nel deserto".

302) - 1942 - Roma. Felice Gallo, dei Bergera. Un uomo più buono e più mite di così non si trova. E fu mandato a far la guerra in Albania.
Erano così ben equipaggiati, che non potè evitare che gli si congelassero entrambi i piedi.
Qui, ormai privo dei piedi, è all'ospedle militare di Roma; dopo mesi di sofferenze e di interventi, i primi sorrisi.
E qui, se non erro, trovò anche una meravigliosa infermiera, che divenne sua moglie, gli diede discendenza e gli si dedicò teneramente fino alla sua morte.

303) - 1942 - Novello. La classe della maestra Maria Daniele.

304) - 1943 - Novello. Questo signore è uno Stra, dei Loschetti, credo (o dei Ciocchini).

305) - 1943 - Novello. Io sto tenendo in braccio mia sorella Maria Teresa, di pochi mesi, mentre mio fratello Carlo cerca di interessarla con un ninnolo di celluloide (non c'era ancora la plastica).

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