(sonoro)

da LUCE E FORZA del Gennaio 1928

Ciò che vede di nuovo il 1928

       Vorremmo poter scrivere tante cose e gridare con entusiasmo ai quattro venti tanti progressi fatti dal nostri paese nel 1928. Purtroppo non tutto si può fare insieme e anche a Novello come in tutti i paesi, l'anno nuovo comincia registrando qualche poco che s'è fatto e qualche poco o molto che è ancora nei desiderii e che dà argomento per gli auguri di sollecita realizzazione!
         Diamo qui una piccola cronaca di quanto troverebbe un novellese tornando dopo un anno di assenza. Notiamo anzitutto il telefono, il passo più importante fatto verso la civiltà e verso la dotazione di Novello di quanto oggi è indispensabile ad un paese moderno. Esso ci unisce per ora ad Alba e per Alba a tutto il mondo civile. Ci si assicura che quanto prima la linea sarà prolungata fino a Monchiero nostro sbocco naturale unito a Novello da tanti interessi. Di questo bel lavoro che tanto utile porterà aI nostro paese vadano le ripetute congratulazioni e ringraziamenti al nostro ottimo Podestà Sig. Cav. Anselma Pasquale, che tanto si spende pel bene del paese.
         Gironzolando pel paese il forestiero troverebbe qualche altra novità.
         1. - La rivendita sale-tabacchi è stata assunta dalla vedova di guerra Sig. Taricco Angiolina e trasportata nei locali di Casa Calzia ove è pure il posto pubblico del telefono.
         2. - La panetteria Stra pur rimanendo allo stesso posto è passata al Sig. Agosto.
         Nei locali dell'antica Censa e cioè in casa Passone s'è aperto da poco un negozio da lattoniere-pompista esercito dai Sigg. Fratelli Altare di Dogliani.
         Anche il Sig. Pregliasco Carlo ha trasformato il suo negozio e officina da fabbro-meccanico. Il visitatore vi troverebbe macchine moderne e un saIdatore autogeno che permettono al bravo fabbro ogni sorta di lavori del genere.
         Infine da un po' di tempo come in tutti i paesi civili rombano anche a Novello i motori di parecchi automobili e camions privati che rendono preziosi servizi. E poiché siamo in argomento ci sia permesso ancora una volta esprimere un augurio. Noi siamo intimamente persuasi e con noi infiniti altri, che oggi lo sviluppo e l'avvenire di un paese è legato alle comodità moderne. Intanto un paese prospera in quanto ha mezzi ceIeri e comodi di trasportare i suoi prodotti, di accedere alla stazione ferroviaria, di permettere ai suoi figli di correre il mondo, mercati e fiere e ai forestieri di venire con facilità a godere i nostri panorami e i frutti delle nostre terre. Tutto questo si avvererà solamente quando avremo in paese un comodo servizio automobilistico pubblico (e perciò a tariffa fissa) che ci unisca ai paesi vicini e specialmente con Monchiero e Alba.
         Il problema lo sappiamo ha le sue difficoltà, che fino ad oggi con tutta la buona volontà non sono ancora superate. Il nostro perciò è un semplice e rispettoso augurio pel bene del paese che conosce e apprezza tutti gli sforzi che le competenti autorità civili fanno nel suo interesse.

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ONORANZE ai nostri Medici condotti
DOTT. BALOCCO ADOLFO e
DOTT. DAGNINO VINCENZO

       Lunedì 26 Dic. ebbe luogo a Monchiero una simpatica riunione di amici di Novello e Monchiero allo scopo di porgere pubblica attestazione di riconoscenza e di affetto ai nostri due medici condotti del Consorzio Novello-Monchiero Dott. Balocco Adolfo che si è ritirato a riposo dopo 43 anni di servizio e Dott. Dagnino Vincenzo che dopo due anni di permanenza fra noi, parte per l'alta e nobile missione di medico fra le popolazioni del Kaffa (centro dell'Africa) in unione ai Missionari della Consolata. La doppia circostanza ha dato luogo ad una caratteristica e simpatica festa famigliare che lasciò in tutti il più grato ricordo.
         Servì il pranzo con signorilità e abbondanza il Sig. Cucco e al levar delle mense parlò per il primo applauditissimo l'Ill. Signor Podestà di Novello e Monchiero Cav. Anselma Pasquale che in fine del suo dire appese fra gli applausi, al petto del Dott. Balocco, visibilmente commosso una medaglia d'oro dono e ricordo delle due popolazioni da lui per tanto tempo egregiamente servite. AI Dottore Dagnino fece la consegna di un altro regalo-ricordo: una elegante e comoda sella, oggetto che gli tornerà utilissimo nelle terre africane e gli ricorderà l'affetto e la stima dei Novellesi e Monchieresi. Parlò in seguito l'Arciprete di Novello che portò l'adesione del Dott. Decasto Presid. dell'Unione Prov.le Medici e dell'Avv. Giordano.
         Seguirono i discorsi del Prevosto di Monchiero, del Vice Podestà Sig. Abbona e del Sig. Marengo. Risposero commossi i due medici. La riuscitissima adunanza servì pure a rinsaldare i vincoli di unione per i due comuni che attendono dall'Autorità la realizzazione dei loro desideri.
         Ai due ottimi Medici, da cui la nostra popolazione si stacca a malincuore, il Bollettino invia i migliore auguri.


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1928

Una raccomandazione del Prefetto

       L'on. Sig. Prefetto della nostra Provincia S. E. Pighetti ha diramato di questi giorni ai Signori Podestà una circolare riguardante precisamente i bollettini parrocchiali. La riproduciamo per intero onde tutti possano leggerla ed imparare nel caso dalle nostre Autorità il conto in cui si deve tenere il nostro modesto foglio.

       PREFETTURA Dl CUNEO
         Oqgetto: Bollettino Parrocchiale.

       Ai Sigg. Podestà.
         Le SS. LL. sanno quale può essere l'utilità della pubblicazione in ogni comune del bollettino Parrocchiale quando vi sia buon accordo e collegamento come deve esserci, tra Podestà e Parroco, e sanno anche come io mi sia già occupato della cosa in precedente circolare (4 Nov. u. s.) cui in tutto mi riferisco.
         Il Bollettino Parrocchiale, compilato con savio criterio, non solo esercita buona azione di propaganda tra i Residenti nel Comune, ma conserva l'affetto al comune, e quindi alla Patria, di coloro che si sono allontanati.
         Prego quindi le SS. LL. di volermi informare se detto Bollettino esiste nel Loro Comune, e, nel caso che esista, se sia vigilato dall'Autorità Comunale e inviato per Sua cura o per cura del Parroco agli emigranti oltre il confine.
         Cuneo, 13 - 12 - 1927

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       Il Prefetto adunque e per Lui il nostro Governo vuole:
         1. Che il bollettino parrocchiale sia tenuto nella dovuta considerazione per il contributo che esso porta alla prosperità morale e materiale del paese di cui deve essere l'organo.
         2. Che sia inviato a tutti i cittadini residenti all'estero come mezzo d'unione al Comune e alla Patria.
         Con animo riconoscente per questa prova di considerazione alla modesta opera nostra, teniamo a ripetere ciò che più volte abbiamo dichiarato: il nostro bollettino viene spedito in numero di oltre trecento copie a tutti i Novellesi residenti fuori paese nel Regno di cui conosciamo l'indirizzo. Non possiamo mandarlo ai residenti all'estero (Francia, America, ecc.) per evidenti ragioni finanziarie. Per questo abbiamo già pregato più volte le famiglie a voler provvedere e saremmo lietissimi se, come si fa in altri paesi, il Comune volesse darci gli indirizzi e i mezzi per poterlo fare.
         In ultimo poniamo ben volentieri il bollettino a disposizione dell'autorità comunale per tutti quegli atti e pubblicazioni che nell'interesse del paese credesse utile.
         Nota. In omaggio al desiderio dell'ottimo e Ill.mo signor Prefetto raccomandiamo a tutte le famiglie che hanno parenti fuori paese ad assicurarsi se ricevono il bollettino facendo anche per loro la piccola offerta per le spese di posta.
         Così pure ci raccomandiamo nuovamente per avere l'indirizzo di tutti i nostri soldati, pregando quelli che sono già tornati in congedo a notificarci il loro ritorno in famiglia onde evitare fatiche e spese inutili.

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IN PAESE
Disgrazia mortale

       La sera del 26 scorso Dicembre in casa del figlio Giuseppe rimaneva vittima di una terribile disgrazia che purtroppo gli costò la vita il Sig. Sardo Bartolomeo, di anni 83. Il venerando ancora arzillo vegliardo aveva fatto secondo il solito delle altre sere la scala che lo portava alla sua camera da letto accompagnato dalla persona di servizio, Fu un piede in fallo o un malore improvviso, non si sa, e il povero vecchio si trovò d'un tratto in fondo alla scala. Parve a prima vista una cosa non grave, ma il medico chiamato d'urgenza prognosticò una probabile fatale complicazione che avverandosi purtroppo nella notte toglieva di vita il povero vecchietto che nella massima calma e serenità riceveva ancora i conforti della nostra S. Religione.
         Condoglianze alla Famiglia.

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OFFERTE PEL BOLLETTINO

Fam. Dott. Balocco L. 15 Taricco Maria 5
Rosso Silvio 5 Grisotti Dott. Ettore, La Morra 5
Vigliecca Teresa, Dogliani 10 Tarditi Dott. Elia 10
Cenci Luigi 4 Stra Teresa 3
Passone Michele (Merli) 5 Galvagno Giuseppe 5
Conterno Silvio M.o (Genova) 5 S. A. Rivoira (Boves) 5
Blengini D. Giov. (Vicoforte) 5 Tarditi Maria vedova Hirsch (Milano) 10
Devalle Delfina (Bergera) 5 Raviola Francesco 5
Montanaro Giuseppe (Chiar.) 5 Demaria Giuseppe 2
Coniugi Giordano-Santone (Torino) 10 Manzone Maria (Torino) 15
D. B. Alessandria (Canale) 10 Bona Giuseppe, Segr. Govone 10
M. Manzone-Rinaldi (Barolo) 5 Gallizio Teresa 2,25
Mosca Luigi (P. Biglini) 2,50 Gallo Rosalia (Torino) 5
N. N. 2 Roggia Andrea 5
Mosca-Bello Angiolina (Torino) 2,50 Fam. Damore 3
N. N. 2 Alessandria Giuseppina 2
Musso Michele 5 Penna Alessandro 5
Fam. Alessandria Giacomo 5 Raviola Matteo 5
Raviola Lorenzo (Torino) 5 Foglio Luigi 4

       A tutti i sostenitori della modesta opera nostra i più sentiti ringraziamenti e il merito di cooperare ad un'opera buona.


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1928

Cose che non vanno

       Da un po' di tempo assistiamo nel nostro paese ad atti di vandalismo che non si possono assolutamente e per nessun motivo approvare. Così abbiamo saputo di un affastellamento di fascine e pali sulla pubblica strada avvenuto una di queste notti nei pressi della Lovera contro il quale andò a cozzare un automobile con grave pericolo di disgrazie mortali.
         Così pure sappiamo di distruzioni avvenute in qualche vigna di vasche di cemento fatte rotolare, per folle piacere nel sottostante rio. Un altro stupido piacere fu quello di disperdere all'intorno o precipitare a valle cataste di fascine radunate nelle vigne. Noi non sappiamo chi e quanti siano gli ignoti autori di imprese così poco lodevoli e così poco onorifiche per il paese; e tanto meno vogliamo credere che esse siano frutto di vendette o di rappresaglie, che non hanno motivo di esistere. Crediamo piuttosto trattarsi di qualche raro bontempone avvinazzato e nottambulo che non pensa alla responsabilità e gravità dei suoi atti.
         Ne siano perciò avvertiti i genitori onde questi spiacevoli incidenti che fanno disonore al paese e che potrebbero recare alle famiglie dei gravi fastidi non abbiano a ripetersi.

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Disastro finanziario

       La notizia portata in paese del disastro che ha colpito in modo speciale il vicino paese di Monforte colla denuncia di concordato della nota Banca Braidese Albese ha prodotto una profonda impressione. La vicinanza dei due paesi e le reciproche relazioni ci permette di conoscere numerose famiglie dolorosamente colpite e duramente provate dalla grave perdita. Per quanto ci consta le famiglie di Novello coinvolte nella sciagura sono poche e non per grandi somme.
         La dolorosa notizia ci ha fatto ricordare ore tristi del nostro paese quando si fece tanto scalpore attorno alla nostra Cassa Rurale in crisi. E pensare che la Cassa R. non fece rimettere un centesimo ai depositanti e tutto il sacrificio si ridusse a domandare ai Soci un deposito di L. 2000 su libretto fruttifero e con diritto a rimborsi che già sono cominciati. Eppure quante critiche e quante recriminazioni! Proprio vero che non si giudica sempre con Io stesso criterio.
         Il ricordo dei giorni dolorosi mentre riporta il nostro pensiero riconoscente al Piccolo Credito di Cuneo che con vera generosità cristiana ci aiutò ad uscire dalla dura situazione (e verso cui rinnoviamo anche oggi la nostra fiducia), ci permette di valutare il profondo dolore dei nostri fratelli di Monforte cui mandiamo le nostre condogIianze e l'augurio che le cose abbiano a comporsi senza grave loro danno.

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Nozze d'argento

       Il giorno 16 dello scorso Febbraio i Coniugi Musso Agostino e Domenica celebrarono nell'intimità della loro famiglia le loro nozze d'argento ricordando i primi 25 anni di pace e di lavoro familiare. Alla buona Famiglia Musso che volle ricordare la bella data ai piedi dell'altare si unirono in buon gruppo parenti e amici auguranti. Durante la S. Messa eseguì scelta musica all'organo la figlia maggiore Maria.
         Alla distinta famiglia che meritatamente tanta stima gode in paese e specie ai due Coniugi il Bollettino unisce le sue cordiali e sincere felicitazioni e auguri di bene.

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Generosità regale

       Il Capo del Governo on. Mussolini mandava di questi giorni al Sig. Degiorgis Secondo mezzadro del Beneficio Parrocchiale, la somma di L. 500 quale suo personale regalo alla numerosa famiglia del bravo colono padre di undici figli.
         Il bollettino che da tempo plaude alle famiglie numerose ringrazia anche per proprio conto il Capo del nostro Governo per l'atto altamente patriottico e cristiano ad un tempo.

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I nostri Morti

       Registriamo in questo mese due dolorose scomparse che suscitarono grande impressione:
         Grisotto Giuseppe di Giuseppe (Piano) nella verde età di anni 22. Colpito da tremenda bronco-polmonite decedeva il giorno 8 Febbraio lasciando nello strazio e soli i poveri genitori che avevano riposto in lui tutte le loro speranze. Una morte così immatura ed inaspettata lasciò profonda impressione specie nei giovani amici del povero ed ottimo Giuseppe che vollero accompagnarlo fra le lacrime all'ultima dimora e dire per bocca dell'amico Gatti il loro dolore.
         Ed un'altra ancor giovane esistenza si portava via il giorno dopo la morte. Vittima della stessa malattia morì pure in brevissimo tempo il Signor Piovano Lorenzo di anni 52.
         Bravo lavoratore e buon cristiano aveva ricevuti i Sacramenti pochi giorni prima.br>          Alle due Famiglie giungano le condoglianze del bollettino come pure inviamo condoglianze e preghiere alle Famiglie dagli altri due già morti in quest'anno:
Iberti Luigi anni 79 e Foglio Giuseppe di anni 85.

Funerale solenne

       Il giorno 10 Marzo alle 9,30 avrà luogo in Parrocchia un funerale solenne per il compianto giovane Grisotto Giuseppe coll'intervento dell'Asilo. Per l'occasione la nostra brava Cantoria eseguirà la Messa Funebre a due voci del M.o Bottazzo. La famiglia riconoscente a quanti vorranno prendere parte alla mesta funzione avverte che ai poveri che saranno a Messa sarà fatta alla Casa del povero defunto un'elemosina di pane o denaro.

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Una vittima del Tanaro

       Certa Olivero Lucia moglie di Bozzone Francesco della Borgata di Moriglione (Parr. di Lequio T.) transitando il giorno 21 Febbraio il fiume Tanaro sulla solita barchetta che fa servizio fra le due sponde del fiume, cadde disgraziatamente nell'acqua e travolta immediatamente dalla corrente periva miseramente senza che gli accorsi alle grida della povera barcaiuola potessero recare soccorso. La povera vittima lascia col marito cinque bambini ancora in tenera età. Alla povera famiglia vadano lo nostre sincere condoglianze ed ai lontani e cari borghigiani di Moriglione l'augurio che non sia più tanto lontano il giorno in cui un comodo ponte li unisca al loro Paese ed alla loro Parrocchia. Per intanto non si potrebbe pensare ad un qualchecosa di meno pericoloso che la fragile barchetta in balia delle onde traditrici?

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PICCOLA POSTA

A. Balocco. Civitavecchia. Grazie cordiali della tua graditissima e delle belle notizie. Bravo! Continua a farti onore attraverso la dura ma gloriosa carriera intrappresa. L'avvenire che è dei perseveranti e dei forti non ti potrà mancare. I tuoi tutti bene, uniscono i loro ai nostri saluti.
G. Isacco. Monforte. Un po' tardivi ma non meno cordiali vi giungano i miei auguri per la fausta ricorrenza, mentre vi prego dal Signore ogni benedizione e una vita felice.
A tutti i nostri soldati. Sappiamo che leggereste volentieri il bollettino. Ebbene mandateci una cartolina iIlustrata col vostro indirizzo e senza costo di spesa ve lo spediremo volentieri tutti i mesi. Gradite i nostri saluti e siate buoni soldati.
         La stessa cosa dell'indirizzo la ripetiamo a quanti per diverse circostanze sono nell'occasione di scriverci. L'indirizzo anche già dato una volta si dimentica con facilità. Occorre ripeterlo su ogni lettera o cartolina.

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Per il Bollettino

       Pubblichiamo con riconoscenza la lunga e consolante lista dei benefattori del nostro bollettino che rispondendo al nostro appello ci hanno fatto pervenire la loro offerta.
         Essa sarà la vita del nostro caro foglio per un altro avvenire che speriamo lungo assai se l'esempio di questi generosi sarà imitato da tutti i buoni lettori.

Fam. Tarditi Egidio L. 8 Fam. Manzone D. (Panerole) 5
Fam. Vivalda (Panerole) 5 Sorelle Saccato (Govone) 10
Saccato Madd. (Mussotto) 5 Pirra Michele 5
Cuniberti Pietro (Lupollano) 10 Piovano Lorenzo 2
Fam. Zegna (Torino) 10 Ved. G. 5
Coniugi Marengo (Mugnaio) La Morra 5 Coniugi Viglione (La Morra-Borgo) 5
Fam. Abbona Michele 5 Costa Giuseppe 5
Suor L. Tarditi (Genova) 10 Fam. Tarditi Giuseppe 3
Fam. Marengo (Pilone) 5 Fam. Davico 5
F. S. B. 2 Tarditi Filippo 15
N. N. 2 Basso Domenico 2
D. Giorio Prev. Vergne 10 N. N. 5
Comm. Avv. L. Giordano 30 Fam. Avv. Burzio 10
Fam. Avv. Mallè 10 Fam. Ing. Avenati 10
Taricco Luigi 3 Strasia Rosa 5
Sardo Giuseppe 10 Iberti Giovanni 5
Dotta Metteo 5 Abbio Giovanni 2
Fam. Abrate-Milanese (Cuneo) 10 Soc. Piemonte Centrale (Alba) 10
Vietti Delfina (Bra) 3 Vietti Fiorenzo (Paner.) 3
Capra Luigi (Torino) 5 Tarditi Lodovico 5
Galliano Pietro 2 Fam. Scavino (Garbelletto) 5
Saccato Teresa m. Ott. 5 Con. Borgogno-Scotto (Berri-La Morra) 10
Prof. G. Bernocco (Cherasco) 5 Fam. Abbona O. f. C. (Fasana) 5
Marengo L. (Pezzole) 2 Tarditi Lucrezia Ascheri (Rivalta) 5/td>
Alessandria Ambrogio (Fasana) 10 Dotta Domenico (Castiglione F. ) 5
Gallo B. (Bergera) 4 Fam. Camia 6
Principiano Stefano (Pianderle) 6 Roggia B. e Bernocco E. 5
Tarditi Maria 5 Passone Stef. (Monforte) 5
Alessandria Catterina (Cherasco) 10 Taricco Giuseppe (Rostagni) 10
Conterno Rosa (Torino) 5 Astore Filib. (Torino) 5
Fam. Borio Giov. 5 N. N. 2
Sorelle Galvagno 10 Barroero Giuseppe 2
Barroero Maddalena 2 Barroero Margherita 2
Ten. RR. Carabinieri Ciravegna (Vinadio) 10 N. N. 4
Alessandria Gius. (Prato Rotondo) 5 Tarditi Gaspare (Bergera) 10
Maestra Tarditi Serafina 10 Fam. Abbona Onorato 10
Manzone Luigi 2 Alessandria Sebastiano 2,50
Tarditi Matteo (Veneria) 4 M. C. (Cherasco) 10


 

da LUCE E FORZA dell'Aprile 1928

Giovane che si fa onore

       Apprendiamo con piacere che il giovane Sig. Abbona Antonio di Onorato della Fasana è stato di questi giorni promosso Brigadiere dei RR. CC. e destinato all'importante stazione di Villanterio (prov. di Pavia).
         Il bollettino che gode di tutto ciò che fa onore al nostro paese, si unisce di cuore alla legittima soddisfazione della stimatissima Famiglia Abbona e presenta al bravo Brigadiere i più sentiti rallegramenti uniti all'augurio di una carriera brillante quale la serietà, lo studio e la diligenza sua si meritano.

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In materia di strade

Riceviamo e pubblichiamo:

       Ill.mo Sig. Direttore,
         Voglia aver la gentilezza di pubblicare sul suo bollettino il presente articolo:
         Da qualche giorno si fa un gran parlare specialmente a Barolo di un progetto che quel Comune avrebbe riguardo a Novello e cioè di farci pagare la strada che da Barolo per la Ravera mette a Monchiero.
         Noi non sappiamo quale fondamento abbiano tali chiacchiere ma se ci fosse qualche cosa di vero sarebbe certo una cosa da prendersi molto sul serio e da non dormirci sopra.
         Noi non siamo competenti in materia ma in questo caso anche un cieco vede che si commetterebbe una grave ingiustizia al nostro paese.
         Se c'è una strada che non dia del vantaggio anzi che dia del danno agli interessi di Novello è proprio quella Barolo-Monchiero.
         Questa strada fu voluta e fu fatta dal Comune di Barolo per la propria comodità e per poter scartare Novello per cui passava già allora una comoda strada provinciale.
         A quei di Barolo rincresceva fare la salita che li divide da Novello e allora sorse il progetto della strada per la Ravera che evita il dislivello.
         Il Comune di Novello non si oppose anche perché non fu interessato e poi perché ognuno è libero di cercare le proprie comodità, quando non dà del danno agli altri.
         Ora quando mai si è sentito a dire che uno può fare delle spese per la propria comodità e poi farle pagare da un altro?
         E sarebbe proprio così se Novello dovesse pagare ora dopo dodici anni che fu fatta la strada della Ravera.
         Essa infatti non serve per nulla a Novello, perché fa capo a Barolo e Monchiero e semplicemente taglia un tratto del territorio nostro staccandolo dal resto del paese e incamminandolo per paesi vicini. Ora tutti sanno che le strade che un Comune fa volentieri sono quelle che uniscono le borgate al centro o danno accesso alla stazione e non quelle che portano via il commercio e incamminano la gente per altri paesi.
         E come si può pretendere che ciò che Novello non avrebbe mai fatto lo possa fare un altro nel suo esclusivo interesse e poi lo faccia pagare da noi? Noi non crediamo che esista una legge così ingiusta.
         Si dirà che la strada della Ravera serve anche a una frazione di Novello (Panerole) e ad altre cascine. Rispondiamo che le cascine sono pochissime e poi serve a che cosa?
         A portare via la gente dal paese dando il vantaggio ai paesi vicini. Fuori di questo Novello non può servirsi di quella strada né per andare ad Alba né per andare a Monchiero.
         Del resto supponiamo che la strada non fosse fatta e domandiamo: Novello la farebbe fare? Certo che no perché sarebbe il più gran sbaglio che potrebbe fare. Se dunque altri nel loro interesse se la sono fatta è anche giusto che se la paghino. Per quel pochissimo che essa serve a Novello, senza contare il danno che ci dà, il nostro Comune ha già contribuito a sufficienza dando il sussidio di L. 1500.
         E ricordiamo un'ultima cosa. A Barolo si è d'etto e si dice che si aspetta che la strada della Ravera sia stabilita per prolungare la linea automobilistica fino a Monchiero, perché secondo loro non conviene passare per Novello. Noi domandiamo: A chi non conviene? Certo a Barolo e noi lo capiamo benissimo. Ma a Novello converrebbe assai e noi attendiamo con impazienza il giorno in cui anche noi avremo l'automobile. Ma chi non vede che se Novello pagasse la strada della Ravera farebbe il giuoco di colui che si scava la fossa per saltarci dentro? L'automobile non verrebbe mai più e noi dovremo contentarci di salutarlo da lontano.
         Vedremo che piega piglieranno le cose e nel caso torneremo sull'argomento, sicuri di difendere gli interessi del paese.
                             Alcuni Novellesi.

       Non possiamo dar torto a quanto sopra e ci pare che la cosa sia così chiara che non abbisogna di discussione. E se si volesse aggiungere una nuova prova a quanto sopra questa è che che perfino quei di Panerole che si vorrebbero dipingere per i fortunati per la nuova strada, si sentono così poco serviti nei rapporti con Novello che domandano e desiderano con ragione un nuovo tratto che li unisca al capoluogo.

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Festa patriottica

       In omaggio alle direttive delle superiori Autorità, anche Novello volle celebrare domenica 25 marzo con particolare solennità la storica data della seconda leva fascista e si volle che non fosse una cerimonia semplicemente esteriore, ma vivificata da quello spirito cristiano che è pur sempre la bella caratteristica di questa buona popolazione.
         Il patriottismo purificato, illuminato, riscaldato dalla religione: questo vuole giustamente il Governo Nazionale e questo trova il più ampio consenso nel popolo italiano.
         E questo si ebbe a Novello nella cerimonja del 25 marzo: il Fascio, le Autorità, le Scuole, i Balilla e le Piccole Italiane numerosissimi nelle loro belle divise, guidate dall'intero corpo insegnante in lungo ed ordinato corteo si portavano in parrocchia per assistere alla S. Messa accompagnata all'organo dal bravo M.o Ghigo. Infra Missam saliva il pulpito il nostro Rev.mo Arciprete che prendendo felicemente lo spunto dal vangelo della giornata esaltava il nuovo concetto di valorizzazione del sentimento religioso che anima ogni atto del Governo Nazionale, esortando i numerosi presenti a non frustrare le intenzioni del Governo con sterili cerimonie ed inutili parate, ma ad informare la propria vita e tradurre in pratica quei principii religiosi di disciplina, di moralità, di lavoro, di osservanza delle leggi di Dio, della Chiesa e dello Stato, principii che soli possono formare il vero patriota ed il vero cristiano.
         Dopo la Messa si ricomponeva il corteo che sfilava verso la sede del Fascio dove il Segretario Politico Sig. Tarditi rivolgeva ai presenti brevi, patriottiche parole di circostanza e procedeva alla distribuzione delle tessere per il 1928 invitando i nuovi e vecchi fascisti alla disciplina ed al coraggio nella fiducia sicura che non potranno essere misconosciuti i diritti Sacrosanti di chi compie nel lavoro e nel silenzio il proprio dovere.

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I nostri morti

       Anche in questo mese la falce della morte ha mietuto le sue vittime.
         Il giorno 5 Marzo munita di tutti i Sacramenti mancava alla propria tenera famiglia la giovane Signora Tarditi Maria di Vincenzo, moglie al Sig. Tarditi Ambrogio dei Chiarene.
         Il manifesto che dava la triste notizia che destò profonda impressione diceva la defunta vittima del dovere di madre e diceva che la mamma che muore per la vita dei suoi figliuoli è una vera martire e la sua morte è certamente da preferire alla vita di tante donne indegne del loro nome di madri che alle proprie comodità sacrificano in onta alle leggi di Dio e dello Stato i diritti della prole.

       Il 17 Marzo pure ripetutamente confortata dai Sacramenti moriva dopo penosissima malattia che nella sofferenza affinava la sua bell'anima la Sig. Musso Maria nata Marengo d'anni 70 madre al nostro Ottimo Sig. Vice-Podestà Musso Agostino.
         Alle famiglie delle due madri che possono senza tema essere segnalate a modello delle donne cristiane presentiamo le nostre più sentite condoglianze.


 

da LUCE E FORZA del Maggio 1928

IN PAESE

I Capi-Cantone

       Il nostro ottimo Sig. Podestà seguendo le direttive Prefettizie ha nominati di questi giorni i Capi-Cantone ripartiti per le diverse importanti borgate del nostro Comune. Eccone i nomi:
          Per Bergera e Pezzole: Sig. Marengo Carlo.
          Per Ciocchini-Loschetti: Sig. Montanaro Giuseppe.
          Per Panerole e Ravera: Sig. Vietto Pietro e Pavia Michele.
          Per Chiarene e Rostagni ecc.: Sig. Tarditi Ambrogio.
          Per Fornaci: Sig. Gallo Giovanni.
          Per Moriglione: Sig. D. Borio Cav. Giovanni.

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L'automobile Novello-Alba

       Se già non è un fatto compiuto è solo più questione di formalità che non possono che ritardarlo di qualche giorno. Il contratto è stato stipulato e finalmente anche Novello entrerà nel novero dei paesi civili con un servizio moderno che lo toglierà dall'isolamento in cui vive da tanti anni. La Ditta Testa e Rossino ormai così nota in questa regione e così benemerita avrà pure il merito di aver cooperato a questa rinascita del nostro paese. Noi intanto speriamo che questa sia l'ultima volta in cui formuliamo degli auguri.

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La celebrazione del pane

       Riuscitissima a Novello anche questa iniziativa voluta dal Governo Nazionale a beneficio dell'Opera «Pro Oriente». Tutti i panini patriottici assegnati al nostro Comune furono esauriti e notevole l'incasso. Propagandiste e distributrici infaticabili furono le Insegnanti coadiuvate dai Balilla e dalle Piccole Italiane.

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Te Deum di ringraziamento

       Un solenne Te Deum fu cantato in parrocchia la domenica 22 aprile per ringraziare Iddio di aver scampato la Sacra persona della Maestà del Re fatta segno a Milano di un esecrando e vile attentato. Erano presenti il Fascio, le Scuole, i Combattenti e tutte le Associazioni con bandiera. L'Arciprete rivolse alla folla che stipava la Chiesa, come nelle grandi occasioni, brevi parole sul dovere che ad ognuno incombe di rispettare ed amare Iddio e Coloro che in nome di Dio ci governano.
          Un telegramma stigmatizzante l'atto insano e vibrante di devozione fu spedito nella circostanza a S. M. il Re dal nostro Podestà a nome di Novello, antico feudo di Casa Savoja.

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OFFERTE PEL BOLLETTINO

Fam. Viglino-Boglietti (Alba) L. 5 Sig. Viglino-Boglietti (Alba) 10
Vietti Giuseppe 2 Audisio Battista 2
Fam. Blengino 3 N. N. 2
Marengo Michele 5 Taricco Angiolina 6
Cav. Marchetti (La Morra) 1 Boffa Valentino 5
Ida Baron M.a 10 Fam. Tallone-Baron (Cuneo) 10
Damiano Maria (Vigevano) 10 Stra Catterina 4
Costamagna Sebastiano 5 Tarditi Guido Segretario 5
Stra Camera Ernestina 10 Fam. Avv. Stra 15
Rosso Andrea 5 Tarditi Sebastiano 10
Gatti Giovanni 4 Marengo Michele (Torino) 10
Marengo Angela (Bra) 5 Fam. Boasso 5
Tarditi Vincenzo 5 Fam. Viberti 5
Cuniberti Emilio (Murazzano) 10 Boglietti Giuseppe (La Morra) 10
N. N. 5 Fam. Alessandria Lorenzo 4
Bello Angiolina (Torino) 2 Settime Isabella 5
Merengo Angelo 2,50 Fam. Balzi Giuseppe (Milano) 10
Prof. A. Tarditi 10 C. R. 2
Fam. Parusso (Borgomanero) 5 Grisotti Bartolomeo 5
Dogliani Giov. Maria (Narzole) 2 Sarzotti Francesco e Clelia (Torino) 15
Fam. Grisotto Giuseppe 5 Tarditi Giuseppe 3
Fam. Rapalino Giovanni 8 Alessandria Giovanni 5
Moscone Cogno Maria (Alba) 5 Cogno Rinaldi Paola 5
Cortese Teresa (Grinzane) 5 Masante Natalina (Farigliano) 2
Taricco Teresa 4 Can. Maffei (Verona) 10
Veglio Giovanni (Torino) 5 Tarditi Giovanni (Torino) 5
Fam. Tarditi Francesco 4 Borio Antonio 10
Montanaro Teresa (Savona) 5 V. Agnese Rinino (Narzole) 10
Barberis Clara (Savona) 5 Baronetto Adele (Torino) 5
Pirra Giacomo 3 Sobrero Margherita 5
Veglio Marianna (Perno) 5 Abbio Giuseppe (Torino) 5
Ravera Giuseppina (Savona) 5 Sacchi Rosa (Mede) 5
Ravera Michele (Savona) 5 Dott. Stella Giuseppe (Verona) 10
Fam. Dott. Gervasone (Genova) 10 Anselma Cav. pasquale 10
Bergamino Luigi 4 Tarditi Giov. Battista 5
Fam. Pirra Pietro 6 Gazzera Lucia (Bra) 10
Fam. Conterno (Corini) 2 N. N. 5
Comm. Abbona Avv. Virgilio Podestà di Moncalieri 10 Fam. Bella (Fornaci) 2
Fam. Cappellino (id.) 4 Abbona Maria (id.) 5
Fam. Marengo (id.) 5 Fam. Rinaldi (Torino) 5
Fam. Gallo (Fornaci) 10 Bianco Teresa (id.) 2
Catterina Costamagna-Bozzone 5 Fam. Sobrero (id.) 5
Maestra Vico (id.) 5 Fam. Gallizio (Cabianca) 3,20
Fam. Grimaldi (Bori) 5 Fam. Passone (Merli) 5

       A quanti generosamente concorrono a sostenere le spese non lievi del Bollettino giungano i nostri vivissimi ringraziamenti. Dal Signore avranno il premio meritato per la loro opera buona.


 

da LUCE E FORZA del Giugno 1928

In Parrocchia
Alla Crocetta

       Anche alla Crocetta i lavori sono pressoché ultimati; abbiamo munito il Portico di una bella e solida cancellata e di un bel pavimento in cemento. Proseguiremo per quest'anno all'intonacatura della facciata e sistemazione del tetto. Diciamo intanto un grazie a quanti hanno provvisto materiale ed agli offerenti tra cui notiamo per ora la Sig. Gazzera Lucia di Bra che offrì L. 25.

°°°°°I°°°°°

Dopo la benedizione delle case

       Tratteggiamo in poche parole l'impressione riportata anche quest'anno nella sempre cara funzione della benedizione delle case:
          1° - In generale si diede tanta importanza a questo atto di religione, abbiamo notato con piacere le case pulite, i bimbi vestiti a festa e in tante case, quasi tutta la famiglia ad attendere la benedizione.
          2° - Pochissime le porte chiuse e le famiglie assenti e queste speriamo non l'abbiano fatto per disprezzo alla benedizione di Dio.
          3° - In poche case abbiamo notata la mancanza del Crocefisso e la presenza di certi quadri e cartoline che non stanno bene in famiglie cristiane.

°°°°°O°°°°°

Ai Fornaci

       L'idea lanciata dal Bollettino per la costruzione di una Cappella in quella importante frazione ha trovato buon terreno. Tutta la popolazione ha accolta la proposta con entusiasmo. Anche i lontani rispondono plaudendo. Citiamo a lode il Comm. Dott. Virgilio Abbona, oriundo dei Fornaci, Podestà degnissimo di Moncaliero, che mandando una nobile lettera di adesione e di plauso vuole iniziare la sottoscrizione con una prima offerta di L. 100. A Lui il nostro ringraziamento e l'augurio che il nobile Suo atto trovi tanti imitatori in quanti sono i Novellesi che amano il loro paese e la religione dei loro padri.

°°°°°O°°°°°

Per la Comunione agli infermi.

       Alle volte il Sacerdote si reca a portare la S. Comunione agli infermi e non trova nella camera nemmeno un piccolo tavolino sul quale deporre la sacra pisside.
          Ciò non è decoroso e va evitato.
          Nella camera dell'ammalato da comunicarsi si preparino:
          1. Un tavolino coperto da una tovaglia candida; 2. due candelieri; 3. un bicchiere con un po' di acqua.
          Non è il caso di aggiungere che la stanza deve essere pulita ed ordinata e possibilmente il letto ricoperto di un copriletto bianco.

***

          Si lasci solo il Sacerdote per alcuni minuti perché possa ricevere la Confessione dell'infermo e dargli quegli avvisi che crederà opportuni; dopo tornino i famigliari per assistere alla S. Comunione e rispondere alle preghiere.

***

       L'acqua che il Sacerdote avrà usata per purificarsi le dita potrà poi darsi al malato e servirà ad aiutarlo a trangugiare le sante specie; in caso diverso, o quella avanzata, dovrà essere gettata nel fuoco.

***

       La visita del Signore sia stimata come una grande grazia; sia. accolta colla massima divozione e riverenza perché le celesti benedizioni scendano copiose sull'infermo, sulla casa e su tutti i suoi abitanti.

°°°°°O°°°°°

MORTI

       Stroppiana Giuseppe di Nicola e di Pressenda Maria (Linetti.)

       Anche questa volta la penna ci trema nelle mani nel dare la notizia della scomparsa di quest'altra fiorente e promettente gioventù. Alla vigilia di raccogliere il frutto dei suoi studi, allievo del 3.o Corso d'Istituto superiore al Leonardo Da Vinci, vittima di una terribile infezione ribelle ad ogni cura, il povero Giuseppe decedeva martedì 8 maggio nell'ospedale di S. Lazzaro d'Alba.
          La dolorosa e tragica morte destò profonda impressione in paese e in quanti conoscevano ed apprezzavano il caro giovane che, ricordando i sani principii ricevuti dalla famiglia profondamente cristiana e dal Seminario ove passò i primi anni di studi, era esempio di bontà e di serietà e di religiosità profonda e sentita. I suoi funerali riuscirono quanto di più solenne si possa immaginare, vera e spontanea dimostrazione di quanta stima e affetto fosse circondato il povero Giuseppe e sua degna Famiglia. Notata una grande corona dell'Istituto Leonardo Da Vinci che mandò pure una rappresentanza. In Chiesa disse brevi e commosse parole l'Arciprete e al Camposanto parlò un Professore dell'istituto e ringraziò poi la famiglia il Sig. Sardo.
          Valga la dimostrazione imponente a lenire il dolore della straziata famiglia che nella triste circostanza seppe dare esempio di profonda rassegnazione cristiana portandosi tutte le mattine alla Messa ed alla S. Comunione.

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