(sonoro)

da LUCE E FORZA del Dicembre 1925

S. MARTINO

E' una data purtroppo poco simpatica a tanti che devono mettere sottosopra la loro poca o tanta roba per cambiare di abitazione. E sono case a volte abitate da tanti anni a cui sono legati tanti ricordi di nascite, di morti, di avvenimenti famigliari.
        Quest'anno purtroppo il S. Martino a Novello diede discreto lavoro. Sono numerose le famiglie che ci hanno lasciato per trasferirsi in altri paesi. Vorremmo nominarle tutte per salutarle una per una e dire loro che continuiamo a ricordarle insieme alle nostre; ma per tema di dimenticarne qualcuna le comprendiamo tutte insieme nel nostro saluto fervido e pieno di auguri.
        Se lo permetterete, o cari parrocchiani che ci avete lasciato, il nostro giornaletto verrà a trovarvi ogni mese, a portarvi le notizie di Novello, a ricordarvi parenti e amici.
        E chissà non riesca a mettervi in cuore il desiderio di ritornare qui per non partire più! Per questo vi domandiamo il vostro indirizzo.
        E quelli poi che da lontano sono entrati quest'anno a far parte della nostra famiglia, alle persone che da oggi diventano parrocchiane nostre, diamo il nostro cordiale e fraterno benvenuto. A Novello non si sta male, se si sa vivere in pace. Abbiamo buona aria, ottima posizione, buone terre, acqua abbondante e una popolazione rispettosa e caritatevole, aliena da questioni e da odi. Stateci volentieri e consideratelo da oggi come vostro paese. Amate la nostra e vostra Chiesa, mandate i fanciulli a scuola e al catechismo, le figlie all'Oratorio, i bambini all'Asilo. A tutti voi, a chi è andato e a chi è venuto facciamo l'augurio che quest'ultimo sia S. Martino, o almeno uno degli ultimi nel senso cioè che nella casa ove sono possano abitarvi per molti anni in pace e salute e possano col lavoro benedetto da Dio vedere presto il giorno in cui anch'essi avranno qui la loro casa e le loro terre che li leghino e affezionino sempre più al nostro paese.

 

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IL NUOVO CAMPOSANTO

E' finalmente ultimato ed è riuscito un'opera che ha incontrato l'approvazione di tutti. Lo disegnò e diresse i lavori il Geom. Ghisolfi di Monforte, nostro Perito Com.le, lo costrussero coll'abilità e diligenza che li distingue i capimastri Lorenzo e Alessandro Sangiano e curò i lavori in cemento e specie la bellissima croce centrale il Sig. Ferrua di Alba. Il luogo del Camposanto non è stato cambiato ma noi abbiamo ragione di chiamarlo nuovo poiché fu totalmente rifatto e ingrandito circa quattro volte il vecchio.
        Ha una magnifica entrata chiusa da un bel cancello in ferro opera del nostro bravo fabbro Pregliasco. Sul frontone spicca una scritta:

Requiem aeternam dona eis domine
Oggi a me, domani a te.

E' il saluto cristiano che noi passando diamo ai nostri morti ed è il monito che riceviamo di risposta. Si sarebbe posta, un po' modificata, la scritta di prima, facile e che piaceva tanto ma lo spazio non bastava.
        La ricordiamo qui a perpetua memoria:

Io fui qual tu sei
Tu sarai qual son io
Pensaci sopra
E va con Dio.

Non era veramente un monumento di letteratura, ma il senso è bello e pieno di significato cristiano. Ricordiamola tuttavia.
        Ai lati dell'entrata sonvi due stanze ampie. Quella di destra servirà come deposito mortuario e sala per le autopsie; sotto vi sarà l'ossario comune; quella di sinistra fu costrutta a spese dell'Ill. Sig. Prof. Avv. Ferreri, nostro distinto concittadino, Rettore del collegio Umb. I° di Chieri che la convertirà in una magnifica cappella-sepolcreto per la sua famiglia. Entrando si farà subito allo sguardo nella sua mole austera e severa la gran Croce monumentale e la bianca lapide con nome e fotografia dei nostri caduti che spicca sulla facciata principale del basamento.

 

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AGLI SCOLARI

Poche parole, anche a voi, piano, in un orecchio affinché... non sentano i vostri genitori!
        L'altro giorno passavo alle scuole: un gruppo di scolari giocava alle "birille". Uno forse perdeva ed ho sentito, passando, che bestemmiava. Ditemi un po', va bene a bestemmiare alla vostra età? Un uomo che bestemmia fa schifo; che si deve dire d'un ragazzo, d'uno scolaretto?
        Pochi giorni fa sentivo alcuni che si lamentavano di voi perché giocando alla "lepre" scorazzate anche nei seminati. Vedete, anche questo non ista bene. Divertiveti, sì, divertitevi pure, ma state attenti a non recare danno.
        Venendo dalla campagna ho incontrato un gruppo di ragazzetti che ritornava da scuola. Sapete che ora era? Erano le cinque mentre la scuola finisce alle tre e mezzo. Ricordatevi che solo i monelli si fermano per strada! I buoni, finita la scuola, vanno subito a casa. E per questa volta... basta così!!

 


 

da LUCE E FORZA del Gennaio 1926

MORTI

Ai morti elencati a parte ne dobbiamo aggiungere parecchi che sono morti fuor di Novello o in ospedali come Alessandria Michele, Fornasero Giuseppe, Abrigo Giovanni e parecchi altri di cui non ci fu data comunicazione e ignoriamo il nome.
        Come si vede la morte non dimentica Novello ed anche quest'anno ha fatto la sua parte.
        Ma qui noi vogliamo fare un'altra riflessione, come vedete dei 24 morti elencati, 5 sono bambini che son volati dritti al Paradiso a pregare per i loro cari. Gli altri 19 appartengono a tutte le età, ce ne sono dei giovanissimi ancora, di età media e dei vecchi. Segno che si muore in ogni tempo.
        Ma notiamo: dei 19 adulti 6 sono morti improvvisamente cioè senza aver tempo a ricevere i sacramenti e si sono presentati al tribunale di Dio senza prima aggiustare i conti. Dio avrà avuto misericordia di loro, ma intanto questo deve insegnare a noi due cose: 1. A tenerci preparati perché la stessa cosa potrebbe accadere a noi quest'anno. 2. A tener d'occhio i nostri ammalati o vecchi e non aspettare a chiamare il sacerdote quando non è più tempo. E' tremenda cosa il dover dire: Per causa mia il tale è morto senza sacramenti.

 

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IN PAESE

Nuovo macello. L'ha di questi giorni in un locale quanto mai pulito e grazioso il sig. Musso Agostino. E' una vera lacuna riempita nel nostro paese che da tempo non aveva un macello stabile ed i Novellesi sono riconoscenti della procurata comodità al sig. Musso cui augurano ottimi affari.

Un nuovo chierico. E' il giovane Fiorenzo Roggia di Giuseppe, Casc. ermiglione, che nello scorso mese vestiva l'abito religioso nella P. Soc. Salesiana di Don Bosco a Chieri. Al bravo chierico che ha già iniziato il noviziato e che dà tante speranze di ottima riuscita ed alla sua famiglia i voti augurali di tutto il paese.

La fiera di S. Lucia. Fu favorita da un tempo veramente eccezionale per la stagione. Per questo fu numerosissimo l'affollamento dei forastieri. Buoni e animati gli affari dei negozianti di pecore e di suini, come pure affollati i banchi dei rivenditori di stoffe e altri generi. Regnò però in tutto il massimo ordine senza il minimo inconveniente e questo fa piacere perché accresce il buon nome del nostro paese.

Morto sconosciuto. Nei primi giorni dello scorso Dicembre, giorni caratterizzati da un freddo eccezionale, fu trovato nei pressi della cascina Fasana lungo una siepe il cadavere di un uomo morto certo per assideramento. Finora per quanto si sia cercato non fu ancora possibile identificare il povero disgraziato che fu voisto il giorno prima già un po' alterato dal vino. Certo deve aver posto un piede in fallo e, incapace di rialzarsi, trovò la morte nella caduta. Preghiamo per lui.

 


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1926

ALLE MAMME UN ALTRO CONSIGLIO

Uno dei doveri più gravi che i genitori hanno verso i loro figli è quello di procurare loro, appena ne siano capaci, una posizione, un'arte, un mestiere, che dia loro modo di guadagnarsi il pane onestamente. Questo ordinariamente si fa nei riguardi dei figli maschi, i quali fin dai primi anni e qualcheduno perfino troppo presto sono avviati per il mestiere paterno e iniziati a quei lavori, per lo più di campagna, che la loro età permette. Noi non loderemo mai abbastanza quei genitori che pretendono che i loro figli, nel limite delle loro forze e senza pregiudizio dell'istruzione civile e religiosa loro dovuta, lavorino e non si abituino all'ozio che è il padre dei vizi. Perciò ripetiamo volentieri ai padri di famiglia il consiglio dei valenti educatori: Siate voi, padri, i primi maestri dei vostri figli. Esigete che facciano sempre i doveri di scuola, fateli voi con loro; mandateli sempre a scuola e al catechismo: l'istruzione è la base della loro fortuna; ma insieme non contentatevi di questo. Specie nei giorni di vacanza, conduceteli con voi ai campi, alle vigne; insegnate loro a potare, ad arare, a conoscere le varie specie di piante, i loro gusti, i difetti, le malattie, i rimedi, le qualità e varietà di frutta e il modo di trattarle, le terre, il clima e tante altre cose. Affezionateli alle vostre campagnee fate loro capire che oggi l'America è qui nei nostri paesi, nel lavoro intelligente e costante delle nostre campagne.
        La cosa però va un po' diversa e diventa alquanto più difficile nei riguardi delle ragazze. Si capisce che le ragazze in linea generale e fatta qualche eccezione non possono e non devono diventare lavoratrici di campagna, manovali come gli uomini. Alla donna spetta ben altro ufficio nella famiglia che zappare, arare e fare contratti. Per altra parte è sbagliata l'idea di chi volesse fare di tutte le ragazze delle professioniste perfette: sarte, modiste, ricamatrici, cameriere o lavoratrici della penna e del pensiero. Le ragazze nostre sono in massima destinate alle nostre famiglie: dovranno cioè diventare buone mamme di famiglia, abili massaie, ottime educatrici, sapienti creatrici di generazioni sane e morali come le madri Spartane cui spettava il merito dei forti soldati della patria o meglio come le madri dei martiri e dei santi cui spetta il merito dei gloriosi trionfatori del Cielo. A questo alto ufficio le ragazze vanno preparate e questo deve essere compito specialmente della mamma. Ed ecco perciò il consiglio che noi diamo alle mamme per riuscire in questo difficile lavoro di formazione:
1° - Alle vostre figlie, o mamme, date anzitutto la massima istruzione religiosa e civile, possibile in paese. Fate perciò in modo che esse frequentino i catechismi, l'oratorio, le istruzioni e fate loro frequentare tutte le scuole del paese, anche la quinta.
2° - Non tenetevele a casa negli anni in cui possono facilmente imparare ciò di cui avranno bisogno domani nel governo di una famiglia. Al giorno d'oggi una brava mamma dovrebbe saper rammendare a dovere; confezionare vestitini per i suoi bimbi; trarre partito dalle vesti, semilogore, strette, inadatte e trasformarle e adattarle senza bisogno di essere ogni giorno dal sarto o dalla sarta con una spesa non indifferente; non starebbe male un po' di ricamo per l'arredamento della casa e un po' di scienza della cucina tanto necessaria anche dal lato dell'economia. Tutte queste cose le ragazze non possono apprenderle a casa o almeno non tutte le mamme sono in grado di insegnarle alle loro figlie. E allora viene la necessità di mandare le figlie ad istruirsi fuori di casa. Ed è qui dove la vigilanza e la prudenza di una mamma è sommamente necessaria. Prima di mettere una figlia in una casa, è necessario riflettere per bene alla persona a cui si affida: se è persona di condotta cristiana, di buoni esempi; alle compagne che qui potrà avere; all'ambiente che potrà trovare, ai discorsi che potrà sentire e anche a quanto potrà imparare. La botta dà del vino che ha, dice il proverbio. Perciò, mamme, aprite gli occhi. E' così facile che le vostre figlie lontane dai vostri sguardi trovino una compagnia, una conversazione, un libro che le guasti! Se è male lasciare che una ragazza cresca senza nulla imparare, senza sapere, in caso di necessità, guadagnarsi un pane onorato, è maggior male quando l'istruzione riesce a danno della bontà.

 

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Comunicato del Vescovo

Portiamo a conoscenza dei fedeli interessati un importante decreto emanato di questi giorni dall'Eccell.mo Vescovo di Alba riguardante l'elemosina delle S. Messe per i vivi e per i morti.
        Il decreto che porta la data del 23 Gennaio 1926 dice in poche parole: "Stante l'aumento di tutti i generi necessari alla vita che sorpassa il quintuplo dell'anteguerra e l'esempio già dato da tutte le altre diocesi, si ordina che l'elemosina delle Messe lette sia d'ora in avanti di L. 5 e di L. 10 per le Messe cantate".
        Per norma di tutti crediamo bene coll'occasione dare una tabella delle elemosine per le diverse Messe:
Messe semplici lette                             L. 5
Messe lette con designazione di altare     " 7
Messe cantate semplici                           " 10
Messe cantate con esequie                     " 12
Messe cantate con Benedizione              " 13
Messe in campagna                                " 15

 

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Fra gli Aspiranti

Cariche sociali - La nostra piccola società sorta sotto gli auspici del Ven. D. Bosco ha formato anche lei la sua amministrazione che risulta così composta: presidente Viglione Francesco; Vicepres. Marrone Andrea; cassiere (per ora senza soldi) Conterno Francesco; segretario Tarditi Ernesto; consiglieri: Musso Angelo, Pirra Giuseppe, Tarditi Marziano; propagandista B. Stampa Pirra Giovanni; direttore dei giochi Rostagno Mario.

Gioie intime - Venerdì 29, giorno di San Francesco, gli aspiranti, con gentile e cristiano pensiero che altamente li onora, festeggiarono l'onomastico del loro assistente. Benché giorno di scuola, alle 7, si trovarono in chiesa per la Messa e la S. Comunione fatta all'altare del Cuor di Gesù.
        Durante lo svolgimento della funzione eseguirono la Messa degli Angeli e vari mottetti preparati per la circostanza. Non mancarono poi di presentare al festeggiato letterine d'augurio, fiori, dolci ed una finissima torta che consumarono domenica sera tra i brindisi e gli evviva a tutti i Francesco della Sezione. Ai cari aspirantini l'assistente porge i suoi vivissimi ringraziamenti.

Azione Missionaria - La sottoscrizione per il calice che gli asliranti offriranno ai Missionari Salesiani è aperta. Molti hanno già dato il loro obolo veramente generoso, altri qualche soldino, pochissimi niente. Ai primi e ai secondi le nostre grazie e la ricompensa dal Cielo, agli ultimi un dolce invito a far la propria offerta affinché il regalo del calice possa dirsi con verità di tutti gli aspiranti.

Biblioteca - I 30 volumi della nostra bibliotechina vanno a ruba e fanno proprio del bene. Ai lettori però ci permettiamo alcune osservazioni: i libri non sciupateli; siate diligenti nel consegnarli appena letti; pagate sempre la piccola quota di cent. 10.

Canto - Come cantate bene! è questo l'elogio che vi hanno fatto più volte i predicatori degli Esercizi. La lode ve la meritate, perché avete proprio delle belle voci argentine, ma cantate tutti! Voi, aspiranti, dovete dar buon esempio ed essere assidui alla scuola di canto, che si fa per voi tre volte alla settimana: al mercoledì, giovedì e sabato sera.
        Pensate che Iddio vi ha data la voce perché cantiate le sue lodi qui in terra e poi in paradiso e non perché cantiate delle canzoni brutte e andiate poi a strillare coi demoni nell'inferno.

 

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IN PAESE

Onorificenza - Apprendiamo con piacere che il Prof. Carlo Milanese, nostro concittadino di adozione, è stato di questi giorni nominato Cavaliere della Corona d'Italia. Al bravo neo Cavaliere che dà tutta l'energia e l'intelligenza eletta alla causa della rinnovazione morale e materiale del nostro popolo e per cui l'alta onorificenza è degno riconoscimento di meriti eccelsi, il plauso e il compiacimento e le congratulazioni di Novello intera.

Gramaglie - E' morto nello scorso mese a Milano ancora in buona età il Sig. Edoardo Zanucchi, noto benefattore del nostro Asilo.
        I nostri bimbi pregano pace all'anima sua e porgono per il Bollettino sentite condoglianze alla famiglia.

 

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OFFERTE PRO BOLLETTINO

Gazzera Lucia 10 Stupino Teresa 5
Baroero Margherita 2 Rostagno Riccardo 10
Tarditi Gio. Francesco 5 Passone Giuseppe 3
Manzone Domenico 5 Lucia Zegna Bozzone 5
Dott. Virgilio Abbona 20 Conterno Rosa 2,50
Conterno Angela 2,50 Costa Esterina 4
Perno Giovanni 2 Coniugi Viglione (La Morra) 5
Fam. Pascale (Bene Vagienna) 10 Alessandria Giuseppe (Bra) 10
Sobrero Maria 5 Pressenda Carlo 3,70
Barberis Michele (Savona) 5 Suor Tarditi (Genova) 10
Manzone Giorgio 2 Amos Clarina Belli 5
Conterno Giovanni (Revello) 15 Demaria Giuseppe 5
Bo Bernardo 5 Fam. Grimaldi 11
Bozzone Carlo 5 Suor Tarditi (Alessandria) 10
Pirra Giacomo 2 D. Bottero 5
Fam. Marenco (Pilone) 5 Costamagna Sebastiano 5
Gatti Gius. 5 Porro Giovanni 3
D. Giorio 5 Famiglia Dellatorre 2
Tarditi Pasq. 5 Costamagna Antonio 5
N. N. 5 N. N. 10
Gallo Battista 3 Gallo Teresa 10
Gallo Rosalia 2 Taricco Luigi 3
Capra Eugenio 2 Rosso Silvio 5
Rinaldi Maria Marzone (Barolo) 5 Tarditi Gio. Battista (Chiarene) 3                
Maresciallo RR. CC. (La Morra) 10        
Fam. Montanaro (Chiarene) 5
N. N. 5 N. N. 1
Tarditi Giovanni fu Tommaso 5 Passone Domenica 2
Maestra Moreni (Bergera) 5 Viglione Brigida ved. Taricco 5

 


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1926

IN PAESE

Nel Nostro Asilo

La primavera incipiente che ha rimesso in ordine le strade specie di campagna, ha fatto crescere il numero degli alunni al nostro asilo. Sappiamo però che molti mancano ancora e non riusciamo a capire perché certe mamme sono così indolenti a compiere questo dovere verso i loro figli. Ricordate, genitori, che l'asilo ha una straordinaria importanza sulla formazione dei vostri bimbi e a volte dall'averlo frequentato o no dipende la riuscita o la rovina delle vostre famiglie.

Adunanza degli azionisti

I Sigg. Azionisti del nostro asilo, che grazie a Dio sono un buon numero, sono vivamente invitati all'assemblea che avrà luogo nel salone dell'asilo domenica 14 Marzo dopo i vespri.
        Sarà dato il resoconto morale e finanziario dello scorso anno 1925 e si procederà alla nomina dei due membri dell'Amministrazione che scadono annualmente. Coll'occasione ci sarà uno scambio di vedute e di osservazioni per il sempre miglior andamento del nostro Asilo che deve all'opera silenziosa e quasi occulta ma costante e meritoria dei suoi azionisti la maggior parte della sua vita.

Nell'Oratorio

Riduciamo quanto vorremmo dire dell'Oratorio femminile a tre parole: un elogio - un monito - una preghiera.
        Un elogio a quelle brave figlie di Maria oratoriane che per tutto il Carnovale seppero resistere alla tentazione del mondo e star lontane dai divertimenti cattivi che per l'occasione sono sorti in troppe case indegne del nome cristiano. Brave, figliole! Così si fa onore alla vostra divisa, alla vostra medaglia, al vostro giuramento pronunziato davanti a Dio e a Maria Ausiliatrice lo scorso maggio. Lo ricordate? E' nella battaglia in cui si conosce il buon soldato ed è in tempo di pericoli in cui si prova il cristiano degno di questo nome. Continuate così e sarete giovani di carattere, care a Dio e alla Madonna e stimate dalla gente.
        Purtroppo non tutte hanno seguito il vostro esempio. Parecchie vostre compagne non hanno saputo essere forti, si sono lasciate vincere, hanno ceduto ed hanno trascinato la loro divisa di figlie di Maria al Carnovale pagano, là dove una figlia buona non dovrebbe trovarsi mai. A queste poverette, mentre ancora una volta compatiamo, ripetiamo però il monito: Attente! Riflettete che figlia di Maria e ballerina non possono stare insieme, e che la Medeglia della Madonna mal si addice sul petto di una ragazza mondana.
        E siccome lo Statuto della vostra compagnia non permette certi divertimenti, può anche darsi che dopo ripetuti avvisi qualcuna venga invitata a deporre la medaglia e cancellata dalla Compagnia.
        Sono cose che dispiacciono ma che se sarà necessario si dovranno fare come con dolore si taglia qualche vomta un membro del corpo che non compie più le sue funzioni. Speriamo che ciò non abbia ad accadere.
        Finalmente rivolgiamo una calda preghiera alle buone mamme perché vogliano permettere alle loro figlie di venire per tempo all'Oratorio, anzi mandarle. In molti paesi l'Oratorio si fa tutto il giorno festivo. Qui per tanti motivi è ridotto alle poche ore di pomeriggio, troppe poco invero! Ma se da molte Oratoriane si arriva ancora in ritardo a che si riduce l'Oratorio? Si capisce poi che mancando il tempo a svolgere quel programma che deve rendere l'Oratorio attraente e utile insieme, si finisce che questo non piace più, e perde la sua grande importanza. Dunque tutte per tempo e voi, buone mamme, cooperate all'opera delle Suore.

In Teatro

La Tradita. E' il dramma portato in scena dalle nostre oratoriane la domenica ed il martedì di carnevale. Sempre ricca e sfarzosa la messa in scena, appropriate le toelette, indovinate le truccature, chiara la dizione, spigliati i dialoghi e le mosse, naturale l'interpretazione specialmente da parte di alcune attrici che dimostrarono un'abilità artistica di primo ordine.
        Peccato che il tempo abbia impedito a tanti d'intervenire allo spettacolo che, a detta di tutti, è stato una delle produzioni più belle e più interessanti che abbia già visto il nostro teatrino.
        Alle gentili attrici ed alle Rev.de Suore Salesiane che le educano auguriamo sempre nuovi allori nell'ardua via dell'arte scenica.

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Annunziamo già sin d'ora ai cortesi lettori del bollettino che i giovani per S. Giuseppe si presenteranno alla ribalta interpretando: L'Orfanello della Svizzera, dramma in tre atti di eccezionale valore artistico. Ad essi pure auguriamo un ottimo successo.

Cassa Rurale

I soci della Cassa Rurale sono invitati all'Assemblea Generale straordinaria che avrà luogo nel salone dell'Asilo domen. 7 marzo subito dopo vespro. Si tratterà della definitiva sistemazione della cassa. Tutti i soci però hanno interesse a non mancare. Un'ora dopo la convocazione, l'Assemblea delibera validamente qualunque sia il numero dei soci.

UNA QUESTIONE IMPORTANTE

Riceviamo da un novellese residente fuori cui ricambiamo i nostri saluti, e pubblichiamo volentieri parte deella sua lettera:
        Rev.mo Signor Arciprete,
        ...Perché sul suo Bollettino, che noi riceviamo tanto volentieri, non parla mai di una questione così importante per Novello? Voglio dire dell'automobile che a quest'ora dovrebbe già funzionare anche per il nostro paese come funziona per tanti altri paesi assai più piccoli e di minore importanza. I forestieri che vengono a Novello sono molti ma sarebbero anche di più se ci fosse qualche comodità e si potesse, per esempio come per Monforte e per Dogliani, trovare alla stazione di Monchiero un automobile che faccia la corsa almeno due volte al giorno. Anche noi verremmo volentieri più sovente a goderci una giornata lassù e sarebbe la più bella scampagnata che desideriamo. Ma cone si fa senza alcuna comodità? Possibile che a Novello, dove si sono già fatte tante belle cose, ci sia nessuno che pensi anche a questo?E non si potrebbe fare una società per azioni? Sarebbe certo una bella cosa, utile al paese e che servirebbe a dare un po' di vita e di commercio al nostro paese che per posizione e per i prodotti è tra i più belli e ricchidelle Langhe.
        Scusi il disturbo e riceva i miei ringraziamenti e ossequi.
        Suo dev.mo N. N.
        15 febbraio 1926.

*****

Veramente il Sig. N. N. ha tutte le ragioni. Chi non vede l'importanza e il vantaggio che deriverebbe al nostro paese da un ben disimpegnato servizio d'automobile che ci colleghi a Monchiero e possibilmente ad Alba per Barolo? Sappiamo che della cosa se ne è già parlato e scritto parecchie volte. Ora da tempo si è messo tutto a tacere. E' certo però che la buona volontà non manca e possiamo assicurare lo scrivente e tutti i nostri cari novellesi che c'è chi ci pensa e speriamo che quanto prima anche a Novello romberà l'auto. Noi per parte nostra apriamo ben volentieri le pagine del nostro bollettino a quanti vorranno scrivere in proposito, assicurando il massimo segreto e ci auguriamo che il voto dei nostri novellesi che pensano con nostalgia al loro ameno paese venga presto realizzato anche per mezzo di una società per azioni cui daremmo volentieri la nostra adesione.

Stato Civile
Matrimoni
(Gennaio e Febbraio)

1) - Abbona Celso di Onorato e Abbona Maddalena fu Celso (Fasana).
2) - Oberto Giuseppe di Bartolomeo e Battaglino Lucia Assunta.
3) - Manassero Giuseppe e Vivalda Maria Teresa fu Pietro (Corini).
4) - Pirra Giuseppe di Gio. Battista e Popolo Maria Metilde di Sabino (paese).
5) - Rapalino Luigi di Giovanni e Sanino Francesca di fu Matteo (Bergera).
6) - Pregliasco Carlo di Domenico e Alessandria Marina di G. Battista (paese).
7) - Bozzone Carlo fu Domenico e Prandi Maria di Carlo (Fornaci).
        Ai novelli sposi i più fervidi auguri.

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