Novembre 2019

MATRIMONI NEL 1951

       Questi sono i matrimoni del 1951

1 - Dotta Bartolomeo di Giuseppe da Narzole con Galizio Emma Giacinta di Francesco (Cabianca). Sposi il 25-1-1951.
2 - Borio Domenico di Giuseppe (Chiarene) con Cellario Pasqualina da Dogliani. Sposi il 30-12-1950.
3 - Marenco Michele Luigi fu Giacomo (Pezzole) con Marcone Anna fu Domenico da Castiglione Falletto. Sposi il 10 febbraio.
4 - Borio Sebastiano di Giuseppe resid. a Moncalieri con Germano Catterina di Giacomo (Ravera).
5 - Foglio Giacomo di Luigi (Selvatico) con Baudana Sabina di Stefano da Serravalle Langhe.
6 - PIrra Giovanni di Angelo da Novello (Serra) con Alessandria Maria di Giovanni da Novello (Ravera).
7 - Cassinelli Luigi di Secondo di questa Parrocchia (Paese) con Scarzello Maria di Pietro di questa Parr. (Ravera).
8 - Manzone Fedele fu Luigi di questa Parr. (Panerole) con Bertino Bianca di Giovanni da Torino.
9 - Ricca Giovanni di Lorenzo (S. Giuseppe) con Tarditi Giuseppina di Luigi, ambi di questa Parrocchia. Sposi il 18 Aprile.
10 - Abbona Onorato di Antonio (Fasana) con Vietto Maria Gabriella (Panerole) sposi il 17 novembre 1951. Celebrò il matrimonio il Rev. D. Abbona Marziano, Arciprete di Scaletta Uzzone, fratello dello sposo, che rivolse alla coppia felice belle parole di auguri e ricordi.

       Auguri di felicità cristiana alle nuove famiglie.

       Chiudiamo così i Registri dell'Anno 1951 con 22 Battesimi, 6 Matrimoni (un po' poco) e 16 Morti.

       Commenti? Ci pare che il nostro paese si avvii lentamente alla dissoluzione.
       La campagna che pure dovrebbe avere le sue attrattive non alletta più e la nostra gioventù si lascia illudere dal miraggio della città. Compatiamo l'esodo veramente eccezionale di quest'anno in cui abbiamo visto con dolore partire dalla nostra parrocchia famiglie intiere che forse non torneranno mai più.
       Ma crediamo nostro dovere ripetere ai giovani e soprattutto alle ragazze che qualche volta ne sono la causa: Ricordate che la terra è fedele e riconoscente a chi la lavora con amore. Nessun mestiere, nessun lavoro promette come la campagna salute e tranquillità e se, a casa vostra in campagna, siete padroni del vostro tempo e ne disponete in linea massima, come vi piace, fuori ci sarà l'orario e le imposizioni,a volte troppo dure, della fabbrica o dell'ufficio che finiscono di fare di troppa gente degli schiavi del lavoro e dell'egoismo altrui.

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