Profumo 2

Profumo 2

PICCONATE ALLA SCUOLA (Febbraio 2012)

 

Sono passati due mesi dall'insediamento del Governo Monti e, contestualmente, del Ministro Profumo alla Pubblica Istruzione. Aspettiamo che, finalmente, batta un colpo.

I grossi (grossissimi) problemi sono tre. Vediamo il primo.

Il Ministro precedente ha avallato la distruzione dell'istruzione classica. Già più volte abbiamo pianto su questo fatto, ma speravamo che il nuovo Ministro procedesse per prima cosa a rivedere tale punto, preparando un nuovo e tempestivo provvedimento che rimediasse. Invece, finora, niente, niente profumo di serietà.

Fabrizio Polacco, colto ed intelligente insegnante di materie letterarie, latino e storia al liceo scientifico Ignazio Vian di Bracciano (Roma), nonché coordinatore nazionale del P.R.I.S.M.A. (Progetto per la Rivalutazione dello Studio e dell¹Insegnamento del Mondo Antico) e autore de La cultura a picco e Il nuovo e l'antico nella scuola, in un simposio, così si esprimeva:

 

"""Chi sostiene che per conoscere il Novecento si debba studiare il Novecento è un mistificatore. Io invece sostengo che per conoscere il Novecento sia prima necessario studiare molto bene la preistoria, la nascita della divisione del lavoro e delle città, la Guerra del Peloponneso, la "rivoluzione" di Socrate e quella di Cristo, e poi i conflitti tra pagani e cristiani, tra papato e impero e tra iconoclasti e iconodùli, oltre a tante altre cose che qui non è possibile elencare."""

 

            Il 17 Gennaio scorso, sul Corriere della Sera, sotto il titolo Picconate alla Scuola, così scriveva:

 

“”"I mancati restauri e la scarsità di fondi sono la causa minore dei crolli che, dal Colosseo a Pompei, affliggono i beni culturali. Le più micidiali picconate  sono state assestate eliminando nelle scuole medie la possibilità di conoscere le civiltà che ci hanno generati, greci e romani, e riducendo nei licei la storia dell'età classica  a un'ora e mezza settimanale, per di più senza un voto proprio  e accorpandola alla geografia. I vuoti culturali preparano sempre, prima o poi, le catastrofi materiali, poiché di quei monumenti si sa sempre meno che cosa significhino e perché andrebbero salvaguardati."""

 

            Ma, forse, è troppo colto e troppo entusiasta della Scuola per essere apprezzato a Roma. Dai tecnici, poi.....

            Il Profumo è bravissimo nel gestire bilanci e personale, nel far progredire un Politecnico, eccetera, ma deve ricordare che al Politecnico si va dopo essersi preparati per bene nelle Secondarie.

            Ricordo, 20 o 30 anni fa, l'inaugurazione dell'Anno Accademico di un Politecnico, cui presenziai. Il relatore, illustre per docenza e per carica, forniva dati precisi, dai quali risultava, in primo luogo, che, contrariamente a quanto molti pensano, i migliori risultati al Politecnico li ottengono quelli che provengono dal Liceo Classico. Ciò non dice niente al nuovo Ministro? Profumo è veramente da Nobel nel suo campo; lo è anche per serietà di persona. Ma non dimentichi che l'uomo migliora solo conoscendo il pensiero e la storia di chi, col pensiero, ha formato la storia. Di qui la necessità, per il bene non solo dell'Italia, di dare il massimo impulso allo studio della filosofia e della storia molto prima dell'Università.

Si cominci con la storia nelle Medie Inferiori e, soprattutto, si continui con lo studio della filosofia nelle Secondarie di Secondo Grado, di ogni ordine.

Vedremo.        

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