Come dissi e volutamente mi ripeto, le stagioni passano e i nonni invecchiano; molti studenti studiano o dicono di farlo. Purtroppo, la maggior parte dei genitori se ne infischia: vuole solo un diploma scritto ed un impiego possibilmente statale. Che cosa facciano i figli e le figlie durante la giornata, dove e con chi vadano, che cosa bevano o annusino non ha importanza.
IL grave è che molti degli stessi politici che si occupano di istruzione (non di educazione) curano solo le materie che possono dare lavoro, non quelle che costruiscono il carattere onesto e forte, la conoscenza universale formatasi attraverso i secoli, ciò che crea serenità d’animo nonostante le immancabili avversità della vita.
Io sono all'antica; chi ancora può, s’impegni sul serio, perché dobbiamo essere sempre ottimisti e continuare a sperare nel futuro.
Auguri ai politici di meditare a lungo su come si forma un individuo onesto, forte e sereno d’animo anche nelle avversità.
Sono tanti i docenti che s’impegnano al massimo, con fatiche materiali e spirituali, per educare soprattutto alla conoscenza, indipendentemente dal loro limitato tornaconto econmico .
SURSUM CORDA!