PASSA TU, CHE MI VIEN DA RIDERE... (Settembre 2015)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Tu devi scusare la mia poca intelligenza, ma non riesco a comprendere appieno il sistema delle precedenze delle piste ciclabili. Per i pedoni, è semplice; l'art. 191 del codice della strada dice "Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali."
      Fin qui non ci piove, dando per scontato che, normalmente, il pedone non viaggia a più di 6 km/ora.
      Ora Tu sai, caro Beato, che il comma 11 dell'art. 40 del codice della strada completa dicendo: "In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l'attraversamento; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili." Intanto, che Tu sappia, la bici è veicolo o no?       Sembrerebbe tutto chiaro, ma il legislatore tiene conto che una bici può viaggiare a 30 km/ora? Se percorro una via (vedi foto) che, da cima a fondo, ha sempre la precedenza negli attraversamenti, sarà facile vedere il ciclista che può sbucare sparato, con tanto di diritto, sia da destra sia da sinistra?
      Tu, caro Beato, mi citerai la sudetta legge che dice che il ciclista su pista ciclabile è equiparato a pedone. Ne dovrebbe conseguire che il ciclista che attraversa sulle strisce bianche - essendo equiparato a pedone - sia perfettamente in regola, con tanto di precedenza. Ma non pare sia così, come dimostra - e Tu conosci il fatto - la contravvenzione elevata dai Carabinieri, di loro iniziativa penso, ad una ciclista investita da auto in corso Gramsci, il 23 settembre 2014, mentre attraversava rigidamente sulle strisce bianche in bicicletta (fra l'altro, dopo un anno non è ancora guarita né si sa come e se guarirà, mentre l'investitore se la ride, legittimamente). Se bici e pedone sono la stessa cosa, l'auto deve fermarsi anche se un pedone vuole attraversare sulla ciclabile, magari con le strisce pedonali a tre metri? Ah, saperlo!
      Il mio potrà essere ragionamento da uomo qualunque e Tu ne sorriderai, ma non sarebbe meglio mettere uno stop ad altezza d'uomo alle piste ciclabili che percorrono vie con lo stop? Il pedone ha una velocità e si capisce la sua precedenza; la bicicletta ha ben altra velocità e sarebbe bene trattarla come veicolo, non come persona. Nulla lo vieta alla Municipalità, la quale, come mette gli stop a tante strade, anche per chi proviene da destra, potrebbe farlo anche per le bici. Che Te ne pare?
      Avrai visto, caro Beato, la solerzia della nostra Municipalità nel mettere cartelli quadrati a fondo blu che indicano l'esistenza della ciclabile (avrai visto è un modo di dire, perché ne conosco uno che, per vederlo, devi scostare le fronde degli alberi). Sarà la soluzione ottimale?
      Mah, avranno agito per il meglio, perché sono i migliori che abbiamo trovato per comandare.
      Mi piacerebbe sapere se, coll'avvento delle piste ciclabili, a Cuneo siano diminuiti gli incidenti coinvolgenti bici.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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