LA COCCIUTA 3 (Marzo 2017)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Stai vedendo le grandi (si fa per dire) manovre per le future liste comunali? Sai che sto invecchiando? Non riesco più a capire che differenza ci sia fra l'una e l'altra. Questo, a mio parere, è dovuto alla loro continua ricerca con chi allearsi, apparentarsi, coalizzarsi, coniugarsi (verbo copulativo), indipendentemente dall'enunciazione di analisi della situazione e conseguente proponimento di azioni di miglioramento.
      Tu, caro Beato, ne sai certamente più di me e pensi che tutto, col tempo, si accomoderà. Ma quando?
      Sarò in colpa, ma Ti posso già dire come mi regolerò nel prossimo voto, perché io voto, non mi astengo; solo Tu puoi farlo. Cercherò di vedere dove ci sia più onestà e capacità.
      Tu mi dirai: bravo, ma come fai a scoprirlo?
      Ti rispondo: sarò evangelico: chi è onesto e capace nel poco, presumo che sarà onesto e capace nel molto (spero non obietterai). E per far ciò, mi baserò sul poco, cioè, su fatti che, di per sé sono minimi, ma indici di onestà e capacità.
      Oggi, comincio con l'onestà, ma, per far ciò, devo ripetermi alla noia. Ritorno alla rotonda di corso Gramxi/corso De Gasperi, quella che vedi nella foto, e riprendo il passato discorso. Perché non si effettua un controllo per la situazione delle trasgressioni al codice della strada, come in foto?
      Io ho un'idea, anche se Tu dirai che è peccaminosa: mancanza di onestà intellettuale. E' palese l'interesse della Cocciuta a sanzionare tutto ciò che è facile sanzionare, anche quando si tratta di infrazioni dettate dalla necessità, dalla mancanza di spazi, cose di competenza della Cocciuta e che la Cocciuta non ha fatto. Ma il sorpasso dov’è vietato non è dovuto a necessità, come non è necessità il superamento della linea continua e l’inevitabile invasione della zona zebrata (assolutamente vietata). Ma in due non si passa ed è per questo che fu imposto il ferreo divieto di viaggiare affiancati. Eppure, lo fanno tutti quotidianamente, tranquillamente, sicuri che la Cocciuta non muoverà un dito, perché costa fatica, lavoro, attenzione, necessità di esame dei filmati (che si guarda bene dal porre in essere); costa fatica anche la necessità di interessare al problema chi deve giudicare, eccetera. Sarà fatica, ma si educherebbe al civismo, all’onestà comportamentale, si cambierebbe la faccia dell’Italia (a cominciare da Cuneo). Insomma, si dimostrerebbe di essere onesti.
      Caro Beato, non sperare che qualcosa cambi, non è possibile. Ci provarono Monti e Renzi, ma spaventarono tutti: per carità, - dissero i dinosauri - ritorniamo subito ai vecchi sistemi, a Grillo, Camusso e D’Alema!
      Caro Beato, a me non interessa la correttezza amministrativa in sé, m'interessa come fatto educativo, perché l'esempio - specie se promana dalla Superiorità - trascina e crea danno nell'animo dei giovani; io sono vecchio, non spero più in niente, ma Tu hai l’eternità davanti: fai qualcosa!
      Con devozione, il Tuo fedelissimo
                                                                              Giovannino del maestro

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