AIUTAMI A CAPIRE.... (Settembre 2017)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Come vedi le cose dei governanti locali? Io, da vecchietto ignorante, la Cocciuta non la capisco più; sono certamente gli anni che mi rendono ottuso...
      Per quattro anni, le opposizioni dicevano al Signor Sindaco: "Sei brutto e cattivo, non siamo tuoi amici, perché fai tutto male, sei una disgrazia, eccetera" e avanti con interpellanze, comunicati-stampa, articoli, interviste per illustrare la malvagità del Capo della Cocciuta.
      Di rimando, quelli della maggioranza dicevano degli altri: "Non capite niente, siete megalomani, non pensate al poppolo (con tre p), siete dinosauri, peggio, siete comunisti, eccetera".
      Poi, di punto in bianco, i primi: "Ma che bravo che è il Signor Sindaco, noi lo sosterremo, con solo qualche briciola per noi, qualche posto in Giunta, o nelle Partecipate, o in qualunque posto con prebenda, solo per le spese, naturalmente..."       E i secondi? "Miracolo! I rossi si sono convertiti, ma che bravi, ma quanto ci piacciono, purché non prendano i nostri posti; ma provvederemo noi a fare qualche disponibilità in più, insomma, ingrandiremo la torta, magari coll'aiuto degli autovelox, dell'APCOA e degli ausiliari del traffico, che nessuno (di noi) debba soffrire..."
      Mi sembra di essere tornato all'Asilo, quando litigavo col mio compagnetto: "Sei brutto e cattivo, non mi faccio più tuo amico!"; poi lui mi dava la carta rossa (solo la carta) della caramella che stava succhiando e allora: "Bravo, mi faccio di nuovo tuo amico, ti voglio tanta bene!"
      Caro Beato, aiutami a capire; non ce la faccio più a seguire la difficilissima arte politica della Cocciuta, che, peraltro, gode della stragrande benevolenza di noi cuneesi.
      Peccato che, fin dall'inizio, ci siano attriti, incomprensioni, screzi, insinuazioni anche fra di loro. Ma che cosa vogliono fare? Imitare i grandi? E' sempre saggio - oltre che conveniente - imitare i superiori i quali, in quanto tali, noi - e anche Tu, spero - riteniamo depositari della verità e della retta via.
      Però, qualche dubbio mi rimane e Tu, caro Beato, nelle mie notti insonni vieni a schiarirmi le idee e a spiegarmi - e convincermi - che a Cuneo viviamo nel modo e nel mondo politico migliore possibile.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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