TUTORI DELL'INCOLUMITA' (Novembre 2019)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Sono sempre più rattristato nel constatare come le varie Autorità preposte alla tutela dell'incolumità pubblica tralascino cose semplici, ma utili per la nostra salute. Mi riferisco al fenomeno, che più volte Ti illustrai, della mai sanzionata inosservanza del codice della strada, per quanto riguarda l'incrocio di corso De Gasperi con corso Gramsci e via Tiziano Vecellio.
      Quando si arriva da Borgo San Dalmazzo, l'ultimo pezzo è un rettilineo suddiviso in due carreggiate (andata e ritorno), ma le due carreggiate non sono divise in corsie. Di conseguenza, si potrebbe solo superare ma non viaggiare affiancati. Non solo. Negli ultimi 100 metri, c'è il divieto esplicito di sorpasso, come ben vedi nella foto a fianco. Quindi, più che in fila indiana non si può andare. Invece? Riguarda la foto. Guarda anche la foto a destra, come dovrebbe essere.
      Tu mi chiederai (anche se già lo sai): perché niente sorpasso? Perché, all'arrivo alla rotonda d'incrocio, la corsia si restringe e, se non va sulle righe bianche, un veicolo affiancato non può passare. E se passa? Non succede quasi mai niente, perché nessuno controlla, ma l'auto affiancata a sinistra viaggia sulle strisce bianche o, più frequentemente, stringe l'auto a destra - che rispetta il codice - costringendola a frenare per lasciarlo passare.
      Perché i Tuoi amici, ancora sulla terra, non dimentichino, Ti trascrivo il punto del codice stradale che riguarda tale situazione:

"""Art. 144. Circolazione dei veicoli per file parallele. (omissis) "Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.  TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO  Art. 144.

      Circolazione dei veicoli per file parallele.
       1. La circolazione per file parallele è ammessa nelle carreggiate ad almeno due corsie per ogni senso di marcia, quando la densità del traffico è tale che i veicoli occupano tutta la parte della carreggiata riservata al loro senso di marcia e si muovono ad una velocità condizionata da quella dei veicoli che precedono, ovvero in tutti i casi in cui gli agenti del traffico la autorizzano. È ammessa, altresì, lungo il tronco stradale adducente a una intersezione controllata da segnali luminosi o manuali; in tal caso, al segnale di via libera, essa deve continuare anche nell'area di manovra dell'intersezione stessa.
       2. Nella circolazione per file parallele è consentito ai conducenti di veicoli, esclusi i veicoli non a motore ed i ciclomotori, di non mantenersi presso il margine della carreggiata, pur rimanendo in ogni caso nella corsia prescelta.
       3. Il passaggio da una corsia all'altra è consentito, previa la necessaria segnalazione, soltanto quando si debba raggiungere la prima corsia di destra per svoltare a destra, o l'ultima corsia di sinistra per svoltare a sinistra, ovvero per effettuare una riduzione di velocità o una volontaria sospensione della marcia al margine della carreggiata, quando ciò non sia vietato. I conducenti che si trovano nella prima corsia di destra possono, inoltre, spostarsi da detta corsia quando devono superare un veicolo senza motore o comunque assai lento, sempre previa la necessaria segnalazione."""

      Chiaro, non Ti pare? Eppure, da decenni vedo lo spettacolo, ma mai e poi mai un intervento delle forze pubbliche (non un intervento esemplare, ma tante multe minime a tanti) che faccia capire che "la legge è legge", come diceva un vecchio film con Totò e Fernandel.
      Il motivo? Ah, saperlo! Che i tutori del rispetto della legge non conoscano la legge? Lo escludo. Piuttosto, bisogna star lì ad impiantare una telecamerina automatica che registri, poi, bisogna visionarla a PC e trascrivere le targhe dei trasgressori, poi bisogna stare attenti che le targhe non siano di persone eccellenti o degli stessi tutori, e poi, e poi... Insomma, è più facile e più lucroso, per via della pensione alternativa, multare chi esce di 10 cm. dalle righe bianche dei parcheggi o esce di 5 minuti dalla sosta ad orario consentita.
      Caro Beato, che cosa vuoi farci? Niente. Chinare il capo e tirare a campare.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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