PADRE, PERDONA LORO... (Aprile 2020)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Siamo alle prese col coronavirus, da non sottovalutare, come purtroppo fanno tanti, non per cattiveria, ma per semplice mancanza di conoscenze tecniche. E fra questi, un po', ci sono anch'io.
      Quindi, vedo prolungata la mia attesa della venuta di Amministrazioni (comunali, provinciali, regionali o statali che siano) che s'impegnino a migliorarci soprattutto in due modi:
      1) Coll'educarci all'onestà coll'esempio (che comprende la sincerità) e non solo col farci imparare a memoria gli articoli della Costituzione. La quale, bella o brutta che sia, andrebbe attuata (o cambiata, se si vuole) in ogni suo articolo. Se non ci convinciamo che le tasse vanno pagate, sempre, cercheremo sempre di fare l'impossibile per evaderle.
      2) Col cominciare a far rispettare, sempre, il codice stradale, non lasciare che se la sbrighi la magistratura ad incidente avvenuto. Quindi? Semplice: tante, tantissime contravvenzioni alle infrazioni in movimento (sorpassi, divieti, omissione di segnalazioni, eccetera); contravvenzioni minime, ma sempre, a tutti, accentrate sulle infrazioni in movimento. Lo ripeto da anni, ma non si fa; costa fatica, reondono poco, portano via tempo... Ma, con cotali ragionamenti, si dimostra che lo scopo è la cassa, non la salute dei cittadini e nemmeno la loro maturità civica.
      Caro, Beato, continua anche Tu a portare pazienza. Il che non vuol dire farsene una ragione.

      Con devozione, il Tuo non più tanto fedele

Giovannino del Maestro

 

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