CAMERATA KESSELRING? (Maggio 2020)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo, custode della tomba di un Eroe della Resistenza,

      Un mio amico, che da tanti anni risiede all’estero, si stupì della seguente notizia apparsa su un ottimo giornale locale online:

      “””Questa mattina l’Amministrazione Comunale (omissis) ha voluto celebrare i 75 anni dalla Liberazione con un momento di raccoglimento in alcuni dei luoghi significativi della storia cuneese, il Parco della Resistenza, il Museo Casa Galimberti e la lapide al camerata Kesserling sullo scalone del Palazzo Municipale.”””

      Ma come! A Cuneo le Autorità sostano in raccoglimento di fronte alla lapide del camerata Kesselring (il mio amico scrive il nome giusto)?
      Gli risposi che non è un lapsus, tantomeno un lapsus freudiano; la lapide, col testo di Piero Calamandrei, con fredda ironia definisce camerata il Kesselring; ci sarebbe mancato che le Autorità si inchinassero in reverente silenzio in omaggio al generale Kesselring…
      Poi, le Autorità cantarono Bella Ciao, come tanti in Italia.
      Io non posso più cantare, ma, pur avendo passato la fanciullezza in un borgo langarolo dove aveva sede il Comando della 14° Divisione GARIBALDI "CAPRIOLO" - il cui comandante sposò una mia carissima compaesana - preferii cantare in cuor mio l’Inno di Mameli. Come farò il Primo Maggio.
      Però, copia della lapide su Kesselring è sempre di fronte ai miei occhi, sulla parete del mio studio, proprio sopra lo schermo del P.C. Mi ricorda cose da non dimenticare.

      Ritengo opportuno trascrivere esattamente il testo del Calamandrei.

LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA’
A DECIDERLO TOCCA A NOI

NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITA’
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMARERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE

MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIU’ DURO D’OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITA’ NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO

SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA

      Caro Beato, fa che i giovani imparino la storia, che capiscano quanto costi, sempre, la libertà.
      Con devozione, il Tuo fedelissimo
                  Giovanninodelmaestro

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