IL SORDO CHE NON VUOL SENTIRE (Ottobre 2020)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Hai visto l'opera posta in atto dal Comune per snellire l'incrocio di Corso De Gasperi con Corso Gramsci?
      Ti devo dire che, per la verità, non l'ho capito. Penso sia stato fatto per venire incontro a certe lamentele (fra cui la mia) circa il mancato rispetto da parte degli automobilisti delle norme di legge.
      Parto da un dato di fatto (foto1): è chiaro il divieto di sorpasso e, ovviamente, di affiancamento. Il lavoro stradale vorrebbe eliminarlo, ma avrai constatato che non serve.

      Caro Beato, nella foto2, vedi un'auto in posizione corretta e, pertanto, per il sorpasso (vietato) non c'è spazio né a sinistra né a destra (succede anche questo...). Ti prego di guardare bene le due righe bianche continue ai lati dell'auto: delimitano lo spazio calpestabile.
      Perché il Comune è ricorso allo strumento del rialzo? Mah! Mi esprimerò più avanti. Intanto, tieni presente che io giudico l'onestà delle persone dalle piccole cose, perché sono evangelico e apprezzo il Tuo amico evangelista quando dice: "chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto" (Luca 16,10).

      Caro Beato, nella foto3 vedi che cosa succede: del divieto di sorpasso s'infischiano, dell'impossibilità - secondo legge - di restare appaiati nella corsia, idem. La macchina bianca affiancata all'altra bianca ha per forza le ruote sinistre sulla riga bianca e ha costretto quella di destra a rallentare e a calpestare la riga bianca, per evitare cozzi. L'auto di destra è sempre schiacciata, perché, essendo onesta, non va veloce e non fa gare.
      L'eterna domanda è: il Comune poteva fare altrimenti? Sì, poteva e può fare altrimenti; basterebbe mettere una piccola telecamera che registri, eppoi, sbobinandola, punire i colpevoli d'infrazione con l'ammenda minima, ma punirli tutti e sempre.
      Sono convinto che i cittadini si educhino convincendoli che essere onesti è un vantaggio per tutti, ma i furbetti (cioé, i disonesti) non ci credono. Forse fanno bene, perché pare non ci credano nemmeno le Autorità. Quante auto pubbliche vedi che non usano o usano in modo non appropriato gli indicatori di direzione? Secondo me, non è onestà. Che cosa ne pensi?

Caro Beato, nella foto4, vedi un altro esempio. Il furgoncino vuole a tutti i costi superare l'auto bianca (cosa proibita); per far ciò, le si affianca (cosa proibita), va cun le ruote sinistre sulla striscia bianca continua (cosa proibita). Così fan tutti, dirai Tu, ma su quel tutti ripeto il mio giudizio morale.

Caro Beato, questa volta, nella foto5, vedi un altro furgoncino in regola, ma è stato affiancato e superato (tutte cose proibite) dalla veloce auto scura. Io ero presente, lo vidi bene, come vide anche che, subito dopo, superò ad alta velocità l'auto bianca che viaggiava regolarmente alla sua destra. Di indicatori di direzione, nemmeno parlarne.
      Lo so di essere monotono, ma, a volte, la costanza dà buoni frutti. Eppoi, sai che non mi interessa l'aspetto sicurezza, ma quello morale. Fino a quando noi italiani non ameremo (dire conosceremo non basta) il rispetto delle leggi, non saremo mai un popolo civile, ossia, non saremo mai un popolo che distingue il bene dal male, pur sapendolo fare. Educare eticamente il popolo è compito delle istituzioni pubbliche tutte, non solo della famiglia.
      Se, poi, le leggi non ci piacciono, basta che eleggiamo rappresentanti che, invece di badare alle raccomandazioni, siano competentemente capaci di comprendere come si formano cittadini onesti. Ma bisogna che lo facciano.

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