CHI E' RESPONSABILE? (Marzo 2021)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Quando giro per Cuneo per la spesa, vedo sempre persone e gruppi senza mascherina e mi chiedo: perché lo fanno? Certamente perché non hanno paura di morire, ma ancor di più perché se ne infischiano se muoiono gli altri. Infatti, potrebbero essere portatori sani del virus, senza saperlo, con possibilità e probabilità di infettare altri.
      Sono irresponsabili o possibili colpevoli di omicidio colposo? Mah! Tu ed io lasciamo alla loro coscienza - se sanno di averla - la risposta.
      Ma, caro Beato, c'è un'altra categoria di responsabili, ben individuata, di cui si potrebbero anche fare i nomi: i governanti locali (Comune, Provincia, Regione). Ora, limitandoci al Comune, come Tu ed io vediamo gli irresponsabili circolanti senza mascherina, perché non li vedono gli addetti all'ordine pubblico, tutti i tipi di addetti all'ordine pubblico?
      In verità, dobbiamo dire che certi servizi sono veramente curati bene, nei limiti del possibile, come lo sgombero neve e la raccolta immondizia. Ci aggiungerei anche l'autobus urbano, con qualche piccola non costosa miglioria. Ma il controllo della mascherina e delle chiacchiere a gruppi non c'è; proprio non c'è. Capisco il singolo agente che, se non appositamente stimolato, trova più comodo - e più redditizio - controllare i dieci centimetri di parcheggio fuori striscia, mentre l'ammenda al non mascherato implica fatica ed intelligenza. Bisogna parlare e parlare in modo giuridicamente appropriato; bisogna prevedere reazioni a volte insultanti; bisogna scrivere in presenza del contestato, eccetera. Ma non è questo il loro compito? Capisco che tirino a campare, tanto sono giovani, loro...
      Ma, caro Beato, i loro verticali Superiori non vedono, non sentono, non sanno, soprattutto non vigilano? O sono sempre presi dal loro bilancio (loro come amministratori)?
      Caro Beato, Tu ed io sappiamo che gli amministratori locali (non solo comunali) sono sempre impegnati in cose a volte anche serie, ma la responsabilità per la vita o la morte dei loro amministrati è la prima come valore assoluto.
      Allora, non sarebbe il caso che s'impegnassero di più per una seria vaccinazione a tappeto? Che s'impegnassero di più per un rigoroso rispetto (rigoroso vuol proprio dire rigoroso, l'ho cercato sul dizionario...) delle norme vigenti? Che s'impegnassero di più non tanto per sanzionare chi si muove fuori confine (ove sia prescritto), ma soprattutto e sempre per sanzionare chi in strada, in piazza, al bar, al ristorante non rispetta le distanze o gli orari prescritti? E, nei limiti della legge, sanzionarli come si deve?
      Caro Beato, Tu ed io sappiamo che essi devono risponderne moralmente agli elettori (e a Dio, anche se non ci credono), ma che per far ciò devono essere eletti, che per essere eletti bisogna che l'elettore col voto risponda a loro. Domandiamoci: è meglio soddisfare uno che vota o è meglio evitare un morto?
      E' una situazione crudele, ma è così.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

 

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