VOGLIA DI VIVERE (no-wax permettendo) (Dicembre 2021)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Hai visto che, anche nella nostra tranquilla città, ci sono le manifestazioni di chi si batte per la libertà al grido di: no wax, no green pass, libertà, libertà, guardandosi bene dall’aggiungere: e accidenti a chi crepa?
      Caro Beato, sono stupito (forse perché sono stupido) nel constatare che si possono fare ammucchiate con amici gridando no wax e libertà e causare con tale comportamento la morte di qualcuno, senza che i poteri provvedano secondo codice. Allora, per una volta, lascio da parte le imprese della nostra Amministrazione e faccio una meditazione su "libertà, libertà".
      Sono andato a rileggermi alcune cosette di gioventù e le cito:
- L'azione penale è l'azione con la quale viene realizzata la pretesa punitiva pubblica che sorge a seguito della commissione di un reato, con l'applicazione dei precetti normativi del caso. (Wikipedia)
- Il Pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale. (Art. 112 della Costituzione)
- Nel codice di procedura penale, vengono indicate tutte le condizioni perché l’obbligo si imponga, che si possono condensare in una sola: che non sussistano i presupposti per chiedere l’archiviazione. (Estratto da Wikipedia). Il che è abbastanza lapalissiano.
      Ora, vediamo il rapporto col coronavirus.
      Caro Beato, come Tu sai, in fatto di legge, a 88 anni, sono un analfabeta di ritorno, non ricordo più niente di quella roba e, per non sbagliare, mi attengo al ragionamento, tipico di un quisque de populo (per mia zia: uomo qualunque).
      Domanda: il non vaccinarsi produce danno? E a chi? Il mio ragionamento infantile si affida agli esperti mondiali in campo sanitario, che sostengono il vaccino come unico rimedio contro la pandemia. E citano statistiche su statistiche, tutte attestanti che è proprio così, confermando che chi non si vaccina produce danno – oltre che a se stesso – a tutta l’umanità. Questo perché anche i vaccinati possono essere colpiti, perché - dicono gli scienziati - il vaccino non è un toccasana, ma una difesa a non più dell'80% e, di conseguenza, i 50 milioni di italiani vaccinati corrono il rischio di ammalarsi se contagiati. Ma qui il danno consiste nella malattia e spesso nella morte altrui ( sempre statistiche alla mano).
      Ragionamento conclusivo: se non mi vaccino, contribuisco sicuramente a procurare la morte di qualcuno. Ma allora è omicidio…
      Mi viene un paragone: propagandare concetti pericolosi è reato. Se è reato propagandare il fascismo (ma non il comunismo), dovrebbe esserlo anche il propagandare il no vax. O il no vax non è pericoloso? Non capisco. Se lo è, non importa che la manifestazione no vax sia ordinata, colla mascherina, il distanziamento, eccetera. O è causa di morte altrui o no. Ma, caro Beato, come al solito, sono io che non capisco.
      Allora, per istruirmi un po', ho cercato qualcosa sul termine omicidio e ho trovato:
- Provocazione della morte altrui per mezzo di qualsiasi modalità, ma in ogni caso con azione o inazione volontaria (Wikipedia).
- Uccisione di una persona (Palazzi) e (D’Anna).
- Soppressione di una o più vite umane (Treccani).
- Il crimine commesso da chi uccide una o più persone (Sabatini - Coletti).
- Omicidio colposo: quello commesso involontariamente, ma con colpa, cioè per imprudenza, inosservanza di norme di legge (S. & C.)
- Omicidio preterintenzionale: quello commesso involontariamente, ma a causa di atti volti a ledere o a percuotere la vittima (S. & C.).
- Omicidio volontario: quello commesso con dolo, cioè con coscienza e volontà di uccidere (S. & C.).
- Omicidio premeditato: quello commesso non per una decisione istantanea, ma dopo averne predisposto i mezzi e le modalità (S. & C.).
      Trovo strano che il Potere Forte non abbia ancora affrontato questo problema. Capisco che sia difficile una risposta, ma non è Potere da arrendersi davanti alle difficoltà. Quante volte leggiamo di azioni penali contro ignoti? Eppoi, sono ignoti? Bah!
      Il Potere Forte non crede alla validità del vaccino come salvezza di vite umane? Se non crede, il discorso è chiuso: ciò che crede il Potere Forte, dopo tre gradi, è verità e come tale va rispettata e accettata. Non ha importanza il sapere degli immunologi competenti per professione.
      Ma io, caro Beato, non penso ad una credenza simile, penso semplicemente ad una noiosa difficoltà, di cui il Potere Forte farebbe volentieri a meno, vista l’enorme mole di lavoro che già si ritrova.
      Inoltre, come ragionamento del solito quisque de populo, dove sarebbe il presupposto per l’archiviazione? Vediamo.
      a) Se il Potere Forte crede agli immunologi, è’ assodato che il non vaccinarsi provoca (non soltanto può provocare) morti;
      b) è assodato che provocare morti è reato;
      c) è dubbio se sia reato colposo o qualcosa di più, perché il vaccinato non intende uccidere, ma sa che sicuramente lo farà o contribuirà a farlo.
      Mia nonna che aveva studiato, (aveva completato la prima elementare, prima di andare da "serventa"…), diceva che è ladro chi ruba come chi tiene il sacco. Comunque, non toccherebbe all’uomo qualunque approfondire;
      d) Il fatto che il reato sia compiuto da un milione di persone non lo fa diventare opera pia: sempre reato è.
      Caro Beato, Tu mi dirai che dobbiamo rispettare le direttive della Comunità Europea (o addirittura dell'Unione o dell'EMA). Sarà così, visto che altri Stati rendono obbligatoria la vaccinazione senza problemi? In ogni caso, tutti i poteri, Forti o meno forti, facciano qualcosa (come avrebbe detto Moretti) di destra o di sinistra pur di rispettare la NOSTRA Costituzione, ultima difesa degli italiani.
      Caro Beato, concludo. Un no wax grida: libertà, voglio fare come mi pare. Dieci vaccinati gridano: vogliamo semplicemente vivere. Nessun potere (non solo quello Forte) trova che le aspirazioni sono ben diverse e che, di fronte alla morte, non si può procedere per gradi?
      La stracitata Costituzione tutela prima la vita o la completa libertà di azione, indipendentemente dal danno altrui? Nel secondo caso, non la voglio: mi basta il vecchio Statuto Albertino...
      Sono scoraggiato.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

 

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