UNO VALE UNO (Novembre 2021)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Hai visto “Striscia la notizia” di mercoledì 14 Ottobre 2021? Basta cercare su Internet “Cuneo striscia la notizia” e la trovi subito. Ma Tu non hai bisogno di suggerimenti!
      Anche altri furono colpiti dal provvedimento di cui parlai nel mio numero del Settembre scorso: le pericolose gimcane in zona San Paolo.Rileggi SIAMO NOI QUELLI DI CUNEO!.
      Però rimasi ancor più colpito dall’esame di un esperto di leggi stradali, che riscontrò parecchie infrazioni al codice stradale. Non sono competente e la memoria un po' mi falla, ma mi pare parlasse di divieto ai pedoni di attraversare sulla striscia rossa, di distanza insufficiente tra striscia rossa e striscia gialla, di paletti perocolosi e di altro. Insomma, il bravo vigile urbano dovrebbe multare il suo superiore...
      "Piccolezze!", mi dirai caro Beato, ma piccolezze di cui dobbiamo essere orgogliosi, perché testimoniano la nostra elevata democraticità.
      Caro Beato, sono finiti i tempi in cui si lodava Giolitti per l’enorme allargamento elettorale fatto con la legge 1912. La quale concesse il suffragio a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 30 anni o che, pur minori di 30 anni ma maggiori di 21, pagassero un'imposta diretta annuale di almeno 19,80 lire, o avessero conseguito la licenza elementare inferiore, oppure avessero prestato il servizio militare. In tal modo il corpo elettorale passò dal 7% al 23,2% della popolazione. Sembrò il trionfo della democrazia.
      Però, caro Beato, malgrado l’enorme miglioramento della legge Giolitti (corpo elettorale dal 7 al 23%), uno non valeva ancora uno; adesso sì; allora potevano votare solo quelli che pagavano le tasse ed erano elementarmente istruiti (e fossero maschi, con incomprensibile discriminazione). Molto più restrittivi erano i requisiti per essere candidati.
      Caro Beato, meno male che oggi non è più così; oggi tutti possono votare, anche gli incapaci d’intendere e di volere. Soprattutto, tutti possono essere candidati ed eletti: basta che sappiano dire “lo giuro”. Ora siamo veramente democratici, ora uno vale uno. Il dotto oratore vale quanto il minus habens che non ha coscienza di essere al mondo. Ne abbiamo degli esempi, non Ti pare?
      C’è ancora chi pretende che l’eletto (anche in un Consiglio Comunale) sia intelligente, abbia buon senso, abbia dedizione per il popolo, sia moderatamente istruito, sia onesto (qualità messa per ultima, data la sua difficoltà). Sono solo reazionari e ci sarannoo sempre, purtroppo.
      Caro Beato, sentiamoci orgogliosi di essere democratici, ricordando che Churchill diceva che la democrazia è il peggior sistema di governo, se si escludono tutti gli altri. Tradotto? Meglio che nient, ma, col niente, potrebbe arrivare la dittatura del più blablabla….

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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