SONO INDECISO (Maggio 2022)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      da Te, non ho ancora ricevuto alcuna ispirazione, ma, come Ti ripeto, io voterò certamente. Per scegliere, in attesa di un Tuo consiglio, continuo a basarmi sui pezzi di programmi esibiti dalle varie schiere di contendenti. Non m’interessa tanto il nome di candidato a sindaco, quanto chi ci sarà con lui e come riterranno di migliorare Cuneo.
      Per mantenere la linea della mia lettera precedente, non voterò chi non promette di aumentare i parcheggi in città-centro, non solo quelli ai margini della stessa, dove occorrerà poi prendere un autobus.
      Caro Beato, non voterò chi non si curerà di fare spazi di parcheggio bianco al posto di fabbricati che, per vari motivi, verranno abbattuti. Pensa, ad esempio, ai vecchi frigoriferi militari, che da tempo dicono di abbattere. Non voterò per quelli che vogliono restaurare o permettono il restauro di vecchi edifici-cimeli, per fare onore a situazioni passate. Ma sono poi memorie veramente importanti? Bah! Io non concorro a trasformare Cuneo in un cimitero; c'è il Famedio apposito. Dove è possibile, si facciano parcheggi, non spazi per birraioli. Ti è chiara l'allusione? Sarebbe uno spazio rubato al "popolo" o alla "gente" (che bella frase, ad imitazione di quelle di qualche politico nostrano…).
      Caro Beato, la volta scorsa Ti parlai della mia contrarietà al quasi vecchio parcheggio sotto piazza Boves, della mia contrarietà all’idea di un parcheggio sotterraneo sotto piazza Europa ed ora, tanto per non cambiare, Ti segnalo di aver letto della proposta di un parcheggio sotterraneo sotto piazza Costituzione. Non voterò certamente per i promotori.
      Sinceramente, caro Beato, dobbiamo un riconoscimento al Sindaco Borgna che, per legge, se ne deve andare. Scorrendo quanto fece in dieci anni, un plauso ci vuole, anche se non dei più clamorosi. Ad esempio, io lo contrastai quando chiuse al traffico Via Roma e Via Roma ora è un gioiello. Lo contrastavo perché, per arrivarci, bisogna avere buone gambe e non pensarono a creare parcheggi vicini (non sotterranei!). Mi aspettavo un bel parcheggio al posto del Foro Boario, invece, guarda un po', ci sono quattro sedili ed una birreria. Invece di essere gremito di automobili riconoscenti (anche loro hanno un'anima...), c'è, e non sempre, solo un gruppetto di giovanotti che non fa che bere birra. E forse altro. E noi, specie se anziani, facciamo coll'auto sette giri dell'isolato per trovare un parcheggio.
      Caro Beato, chiudo con una novità non piacevole. Prima di defungere, l’attuale Amministrazione (con tanti innegabili meriti), vuole terminare con un volo d’aquila: il nuovo polo scolastico a fianco dell’I.T.I.S., ricavato demolendo il recente edificio costruito una trentina d’anni fa per il Provveditorato agli Studi. A me pare un volo di struzzo, cioè, di uccello che non sa volare e per non vedere la realtà nasconde la testa nella sabbia.
      Perché abbatterlo? La sua manutenzione è sempre stata perfetta, la stessa sua struttura, per qualità e praticità, fu a suo tempo lodata. Diciamo che la Provincia del tempo fece le cose a modo, badando al robusto, al bello, al risparmio energetico, al parcheggio e a dotazioni quasi inimmaginabili. Basti accennare all’archivio, con capienti scaffali metallici scorrevoli su rotaie e mossi, se ricordo, da ben trentadue motori elettrici azionati a pulsante. Credo che, a quel tempo, nemmeno l’ottimo Archivio di Stato fosse munito di un tale servizio.
      Il nuovo polo scolastico? Tipo il campus americano o cinese? Ma quelli (li ho visitati) hanno spazio a dismisura, campi sportivi compresi. Al posto dell’ex Provveditorato sarà un “campusetto” (neologismo), schiacciato da una serie di abitazioni civili frontali, dal complesso postale a fianco e vicino ad una serie di ipermercati. Già adesso, nelle ore di afflusso e di deflusso, l’I.T.I.S. crea un ingorgo di corriere, di autobus, di macchine di docenti e genitori, di biciclette o motorini sistemati anche in androni di proprietà private, soggette purtroppo a continui furti, che non c’entrano con la scuola, ma con la confusione sì. Un auspicabile nuovo polo scolastico senza sfogo ad est, come purtroppo è l’I.T.I.S., sarebbe la negazione della logica e, ancor prima, la negazione di un buon servizio scolastico.
      Che Cuneo ami gli ingorghi stradali è risaputo, ma non si esageri; le vie di accesso al futuro polo non siano fiancheggiate, a destra e a sinistra, da file di macchine che non sanno dove parcheggiare. La saggezza della Polizia Comunale evita lodevolmente di infliggere contravvenzioni nei momenti di punta, ma il caos già ora c’è e l’infrazione inevitabile.
      Un polo scolastico, al di là degli edifici, che ovviamente sorgeranno a cura di valenti progettisti, deve avere spazio, tanto spazio: parcheggi custoditi sufficienti per il personale scolastico, per gli studenti maggiorenni, per quelli che viaggiano in moto o in bicicletta, per i genitori che trasportano A/R i figli, per i fornitori; e mi fermo qui.
      Sono convinto che Cuneo sia in grado di creare un polo come ideato a grandi linee, ma deve cercare l’area, non crearla demolendo utili edifici al momento perfetti sotto ogni aspetto.
      Caro Beato, io ragiono male, ma mi pongo questa domanda: ogni amministrazione – Comunale o Provinciale che sia – ha sempre pochi soldi da spendere. Nel caso de quo, poi, le due amministrazioni devono per forza concordare. So, ad esempio, che si vuole costruire un magnifico parco nella vecchia Piazza d’Armi; io me lo vedo, bello, bellissimo, con aiuole, sedili, sentieri, alberelli e qualche eccetera. Mi piacerebbe moltissimo, per passarci gli ultimi giorni della mia pensione. Ma tutto costa. Ora, di fronte alla necessità (ammesso che necessità ci sia) di un nuovo edificio scolastico moderno, è meglio costruirlo in angustie, distruggendo un edificio perfetto e funzionante, o è meglio destinare all’edilizia scolastica di ampio respiro quanto previsto per il parco (o altra ampia area), senza toccare l’ex Provveditorato? Cultura o sollazzo? Lo sanno che c'è gente che paga le tasse?
      Caro Beato, io sono convinto che le nuove Amministrazioni, frutto di elettori intelligenti, riusciranno a trovare i fondi per la bisogna; non sarà cosa facile, ma ci sono fra i candidati, presenti e futuri, persone capaci, intelligenti, oneste, volenterose, dal pensiero acuto. Sta a noi sfruttarle.
      Caro Beato, per ora, mi taccio, ma dammi il consiglio richiesto!

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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