SIAMO CUNEESI ALLA CAMILLA (Aprile 2024)

 

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Siamo Cuneesi alla Camilla o, meglio, lo sono gli abitanti di Cuneo e soprattutto gli Amministratori.
      Non c’è nessuna pietà contro l’inquinamento.
       Ora, non sto a leggere tutti gli elementi nocivi (nocivi vuol dire che alla lunga ci fanno morire) che ci sono nell’aria e soprattutto nelle vie cittadine, frequentate da auto che fanno molti più chilometri oltre il necessario alla ricerca di un parcheggio. Non lo dico, ma lo immaginate.
      Dalle statistiche, risulta che, per quanto riguarda il trasporto su strada in Europa, le autovetture sono fra i mezzi più inquinanti, considerato che generano il 60,7% del totale delle emissioni di CO2, senza contare gli altri veleni.
       Aveva ragione Piero Camilla, quando illustrava le caratteristiche dei Cuneesi. Ed è per questo che mi vanto di non essere Cuneese, ma Langarolo.
       Ripeto ciò che scrissi anni fa: negli ultimi 50 anni le Amministrazioni – ottime in tanti altri campi - sono state un disastro volontario per combattere l’inquinamento. Bastava non riattare edifici pubblici cadenti ed utilizzare le loro aree per parcheggi; non autorizzare sopraelevazioni; non concedere superfici edificabili nelle aree centrali di Cuneo; smetterla coi buchi sotterranei alla Piazza Boves. Invece, tutto il contrario, come l’abbattimento di quell’ottimo edificio dell’ex Provveditorato agli Sudi, costruito a spese dei contribuenti da pochi decenni.
       In questi giorni, poi, leggendo (anche se sbadatamente) le cose Comunali, scopro una riunione che mirava al contrario; ricostruire, ingrandire, innalzare. C’era anche una società (o sezione politica) che, nel nome, si presenta per il bene comune. Comune di chi? Io ci vedo il bene economico del Comune, non della popolazione che, non avendo cariche, gira coi propri macini alla ricerca del parcheggio che non c’è.
       E’ un peccato, perché l’Amministrazione si da a fare in tanti campi: sport, arte, piste ciclabili, scuole, servizi pubblici,eccetera, ma non è interessata al dissesto climatico.
      Pazienza. Ognuno di noi fa convintamente quello che sa fare. E lo dico da ultranovantenne col bastone.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

 

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