PEDALARE! (Febbraio 2007)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

Anche Tu devi aver notato ch si avvicinano le elezioni ed è tutto un fervore di opere buone a favore del popppolo. In corso Gramxi lavorano come matti a fare le aiuole coi fiorellini.
      Un nostro amico margheritoso (o cuneosolidaristico), sicuro candidato e già in campagna, l'altro giorno, incontrando mia moglie al mercatino di corso Gramxi, le fece notare con entusiasmo come veniva bene il corso. Mia moglie rispose che in tal modo riducevano ancora di più gli spazi per i parcheggi. Il futuro consigliere comunale rimase un po' male e, in cuor suo, deve aver pensato: "Questa non capisce niente...".
      Perché, come Tu sai caro Beato, caratteristica dei nostri amministratori è l'essere sicuri del fatto loro, il sentirsi depositari della Verità.
      Infatti, il concetto è sempre quello: il popppolo bue (diceva un famoso uomo di centrosinistra) non capisce; pensiamo noi per tutti (ho già sentito questa frase, nella mia fanciullezza, da Benito Amilcare Andrea, ex direttore dell'AVANTI!) ed educhiamo il popppolo al rispetto dell'ambiente. Perciò, pochi parcheggi.
      Una volta, pensavo che tale linea fosse solo un errore, che non si rendessero conto che, riducendo i parcheggi, si aumenta la circolazione alla ricerca degli stessi. Invece no, è proprio la politica seguita. Ne vuoi un esempio?
      Il mese scorso, un gruppo di insegnanti chiese all'Assessore alla Viabilità (mi pare si chiami Lerda) di esaminare la possibilità di facilitare il parcheggio vicino alla Scuola.
      - "Andate in bicicletta!" - fu il succo della risposta.
      Caro Beato, non ti cascano le braccia? Altro che far piangere i ricchi; qui fanno piangere soprattutto i poveri, quelli che non hanno l'autista di servizio a spese della collettività, quelli che hanno difficoltà ad andare in bicicletta, quelli che lavorano ed hanno sempre il tempo contato, quelli che usano l'auto perché per lavoro non possono farne a meno.
      Conclusione: tutti a piedi, tutti poveri. Nudi alla méta, come disse il già citato ex direttore dell'AVANTI!

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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