CUNEO LA ROSSA (Ottobre 2007)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Finalmente, trovo il tempo per chiederti qualche chiarimento sulle elezioni del Maggio scorso.
      Ti ricordi quando Cuneo era definita la Provincia Bianca, per la sua fedeltà al centrismo degasperiano?
      Ora, invece, Cuneo è il capoluogo di provincia del Nord più rosso per durata. Infatti, è la quarta legislatura consecutiva che va al centrosinistra, dove dire centrosinistra è un eufemismo.
      Che i Cuneesi siano maturati? Pensi che sia così? O pensi che il risveglio del centrismo, verificatosi un po' dovunque, a Cuneo arriverà solo dopo? Non voglio pensare a ciò che mi diceva mia nonna, quando ero distratto: "Dopo sette fette hai capito che è polenta!"
      Che ne dici di una Cuneo dove il maggior partito è il Partito Comunista, ovviamente, ora con altro nome? Il segretario provinciale dei DS, intervistato dopo le elezioni, disse: (cito da LA STAMPA del 30 Maggio 2007) "Il fatto di essere diventati il primo partito con il 15% dei voti...", eccetera. Non ti pare significativo quell'accaparrarsi tutto, non nominando nemmeno la Margherita, che fa parte di quel 15%? Se non vado errato, quel 15% ha portato 9 consiglieri, di cui solo 2 della Margherita e ben 7 dei DS, cioè, degli eredi del PC, da aluni ritenuto defunto.
      Eppoi, non Ti pare che questo atteggiamento da asso pigliatutto sia indisponente? Ma, per la sinistra, è nel codice genetico: si vede nel Consiglio Comunale come si vede nella Rai, nelle Cooperative, eccetera. Sono certamente migliori di me, misero centrista, sempre nel dubbio; essi sono sicuri di essere i depositari della verità, dell'onestà, della generosità e - senti, senti! - della competenza. Non per niente, ricorderai che Togliatti non veniva mai chiamato Togliatti, ma semplicemente IL MIGLIORE. Ricorderai anche che Iva Zanicchi, non ancora dodicenne, fu schiaffeggiata dalla madre, fervente comunista (ora, sarebbe dell'Ulivo), perché non piangeva il giorno della morte di Stalin.
      Tu dirai che sono troppo schizzinoso, ma, sai, a differenza di alcuni religiosi come Te, che votano a sinistra, io, con Luxuria, Diliberto, Pecoraro Scanio e Boselli, mi troverei a disagio.
      E non dirmi, caro Beato, che ognuno ha i suoi gusti; tanto io mi tengo i miei.

      Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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