SOSTENERE I PETROLIERI (Maggio 2008)

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

     Sai che cosa scopersi ieri? Certamente, sì, ma Te lo ripeto per ricordarlo a me stesso.
      Ero andato a trovare un amico a Centallo. Te lo ricordi quel bel paesino a 15 km. da Cuneo? Il mio amico abita vicono alla stazione e mi complimentai con lui per le tante macchine nel parcheggio di fronte alla stazione stessa.
      - "Si vede che i Centallesi lavorano, si muovono, viaggiano, commerciano, eccetera", dissi, a mo' di complimento.
      - "Veramente - mi rispose - parecchie macchine sono di operai e impiegati Cuneesi, che, lavorando a Torino o nella cintura torinese, viaggiano tutti i giorni in treno; ma a Cuneo non trovano parcheggio fin dal mattino presto. Perciò, anche se hanno l'abbonamento Cuneo-Torino, ogni giorno lavorativo si sobbarcano il viaggio in auto Cuneo-Centallo e ritorno."
      - "Ma non è uno spreco di tempo, di benzina, di pericolo e, soprattutto, di inquinamento?", mi venne spontaneo di dire, così come lo avrebbe detto ogni persona benpensante.
      Mi guardò in silenzio come per dire: "i Cuneesi siete voi, voi e i vostri amministratori".
      Rimasi confuso e trovai sollievo soltanto abbarbicandomi alle mie origini non Cuneesi, ma Langarole (come padre Ghi e don Benevelli...).

Indietro
lettera successiva
torna all'indice
Torna a LETTERE AL BEATO ANGELO