SIMPATIA (Giugno 2008)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

Hai letto il progetto della Provincia, in comunione col Comune, di costruire un nuovo edificio per i Licei Classico e Scientifico? Finalmente, una cosa degna e giusta, equa e salutare per la cittadinanza, che, però, non combina con le altre necessità cuneesi.
      Caro Beato, hai letto gli altri progetti del Comune? Ne direi bene se non avessi notato che, in nessuno di essi - e ripeto in nessuno - si parla di parcheggi. O, meglio, se ne parla, ma per toglierli, specie attorno all'ospedale. Si vede che il Sindaco non riesce a liberarsi dal giogo degli Assessori, tipo quello che, agli insegnanti che peroravano un parcheggio per esigenze scolastiche, rispose "andate in bicicletta".
      Caro Beato, è la mentalità della citta compatta, del tutti nudi alla meta, dell'ideologia della lotta di classe, morta a parole, ma viva nei fatti.
      Se non altro, non pensi che sarebbe ora che il Comune (visto che altre Forze dell'Ordine non lo fanno) cominciasse col sanzionare gli indisciplinati? E, per tali, non intendo quei poveracci che parcheggiano dove possono, perché il Comune non vuole che parcheggino, che non usino l'automobile. Intendo quelli che non fanno uso delle cosiddette frecce.
      Avrai letto, su LA GUIDA di qualche mese fa, il resoconto delle contravvenzioni del 2007. Non ci sono multe per il mancato uso degli indicatori di direzione. Eppure, una statistica di un prestigioso periodico diceva che, per ogni infrazione di altro tipo, ce ne sono circa mille per il mancato uso degli indicatori.
      Lo so - e lo sai anche Tu - che è scomodo perseguire tale reato, ma, se non vogliono che gli altri facciano vita comoda, perché non danno l'esempio?
      Caro Beato, a forza di vedere il Sindaco impastoiato nei massimalisti (che, come sai, hanno sempre il sociale, il volontariato, e tutte queste cose in bocca, ma solo in bocca), mi sta diventando simpatico.
      Ma, sai, per natura tengo sempre per il più debole.

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del maestro

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