IRRITAZIONE (Luglio 2008)

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

Ieri ho sentito una cosa molto brutta: una negoziante di corso Gramsci che bestemmiava; per la verità, più che bestemmie erano parolacce. E sai perché? Perché le clienti non possono parcheggiare a spina di pesce e, specie per certe signore, parcheggiare dovendo usare la retromarcia per entrare fra due macchine è impresa quasi impossibile.
      Caro Beato, abbi pazienza. Sono già tempi di magra e se la difficoltà di parcheggio fa ancora diminuire le clienti puoi immaginare l'umore della negoziante. Era irritatissima e non lo nascondeva.
      Certo, non doveva bestemmiare, ma non ce l'aveva con la strada stretta; ce l'aveva col Sindaco e con qualche Consigliere di maggioranza della zona, i quali, malgrado in tante riunioni di Quartiere fossero stati pregati di far meno piastrellature inutili del corso e di predisporre le semplici righe bianche per il parcheggio a spina di pesce, non se ne sono dati per inteso, fermi al concetto che meno parcheggi ci sono più c'è progresso. Dicono che così è più bello...
      Come Tu sai, può darsi, ma sai soprattutto che non si vive di solo bello, ma anche di ogni iniziativa (parcheggi compresi) che renda migliore la nostra vita terrena, specie in quel di Cuneo.
      M'inginocchio e Ti prego: pensaci Tu!

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