MORALIZZARE (Settembre 2008)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      E così, anche il Tour è passato a Cuneo.
        Hai visto l'ottima organizzazione cuneese? Si direbbe che l'abbia fatta il Comitato per l'adunata degli Alpini. A parte qualche eccesso di zelo nei divieti di parcheggio, tutto bene.
        Allora, vista la capacità organizzativa, Ti chiedo (e mi chiedo): perché il Sindaco non procede sulla via della moralizzazione amministrativa? Personalmente, ha indubbie qualità morali e intellettuali, ma mi sembra tanto succube di una parte della maggioranza... Mah! Avrà i suoi motivi, non credi anche Tu?
        Caro Beato, Ti sembra morale che l'Amministrazione continui imperterrita a far multe per divieti di sosta (impiegando persino i cossiddetti Ausiliari del Traffico), al solo scopo di introitare moneta? Ripeto, al solo scopo di introitare moneta?
        Se fosse per migliorare la circolazione, per la salute dei cittadini (evitando incidenti), per far risparmiare l'ASL e, in fondo, noi cuneesi, impegnerebbe le forze che operano nella strada in pochi altri compiti, per reprimere certe infrazioni indirettamente molto più pericolose.
        Ad esempio.
        1) Hai notato come, a Cuneo, ma non solo a Cuneo, non si usino gli indicatori di direzione, le cosiddette frecce? Tu, che conosci bene il codice stradale (in vita terrena eri un giurista...), sai, ad esempio, che l'anello della rotonda è considerato arteria principale; perciò, quando si esce da essa, è sempre obbligatorio indicarlo, indipendentemente dalla grandezza della rotonda. Purtroppo, nemmeno la forza pubblica lo fa. Puoi vedere la stessa mancanza quando tante persone parcheggiano o escono dal parcheggio. E che dire dei sorpassi vietati, indipendentemente dalla velocità? E dei pedoni (in genere, non proprio Cuneesi) che ostentatemente passano col rosso? Un giorno, a Firenze, ho visto fare la contravvenzione ad un pedone semplicemente perché attraversava fuori dalle strisce. Te l'immagini una cosa del genere a Cuneo? Il mese scorso, feci notare educatamente ad un pedone che aveva attraversato col rosso. Quello si voltò e con aria altezzosa e in discreto italiano mi disse. "Du, goglione!".
        2) E che dire delle svolte a destra? Quand'ero in servizio, la prima volta di un mio autista nuovo, lo vidi svoltare a destra senza freccia.
        - "Che cosa fa?", gli chiesi, " e la freccia?".
        - "Ma ho svoltato a destra, mica a sinistra. La freccia si mette solo a sinistra, se c'è traffico!".
        E' mentalità comune. Comune anche ai tutori dell'ordine.
        2) Dove è prescritta la precanalizzazione, bisognerebbe osservarla; ma quanti lo fanno? Quando uno è fermo al semaforo, non dovrebbe vedersi superato a destra dalle moto, quando la corsia di destra è solo per chi svolta a destra.
        Quando uno è fermo al semaforo con dieci macchine davanti, non dovrebbe vedersi superato a sinistra dal furbo che si mette nella corsia che prevede obbligatoriamente la svolta a sinistra.
        Tu mi dirai che sono tutti esempi di malcostume, ma che è più difficile sanzionare in questi casi di quanto non lo sia per i divieti di sosta. Suvvia, non dirmi che anche Tu non disprezzi la vita comoda!
        Piuttosto, non penso nemmeno che il motivo sia questo, ma sia il presunto minore incasso di denaro.
        Se non si comincia a moralizzare in casa propria, magari solo in piccole cose, come può pretendere un'Amministrazione di allevare dei buoni cittadini?
        Caro Beato, li senti come strillano i bempensanti comunali, tutti convinti (per convenienza, per faciloneria, per altro?) che il pericolo consista unicamente nella velocità. Perché non dici loro che chi non rispetta i limiti di velocità lo fa perché ormai abituato a non rispettare tutte le regole del traffico. Se fosse sanzionato tutte le volte che non usa le frecce quando svolta, quando esce dal parcheggio, quando supera, eccetera, allora imparerebbe a rispettare il codice sempre, anche per la velocità.
        Ma per governare così bisognerebbe essere troppo intelligenti. E noi siamo Cuneesi, no?
        Comunque, caro Beato, non disperare: andranno tutti in Paradiso, perché parlano tanto di solidarietà e di socialità e sono convinti di essere buoni cattolici. Di sinistra.
        Che cosa vuoi farci, caro Beato? Così va il mondo. Anche a Cuneo.

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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