CINTURATI (Novembre 2008)

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

Finalmente una campagna contro le infrazioni stradali. La nostra Amministrazione Comunale ha dato vita al programma "Viaggio allacciato", definito su certi giornali "giro di vite sulle cinture" (povere cinture...).
      Sta a vedere, caro Beato - Ti dissi e mi dissi - che a forza di strillare finalmente si fa l'interesse dei cittadini.
      Poi, come certamente avrai fatto anche Tu, ho esaminato bene la cosa ed ho capito come io sia soltanto un pirillo (scusami il termine) che parla al vento.
      Se un automobilista, con tanto di cintura, non segnalando che svolta a sinistra, urta un ciclista che viene in senso contrario, non riceve danni fisici, ma l'investito forse sì. Secondo Te, dico bene?
      Se un automobilista, senza cintura, va a sbattere contro un muro, può rischiare l'osso del collo. Dico sempre bene, secondo Te?
      In altre parole, nei due casi sopra citati, la cintura rende più sicuro solamente l'investitore. Non cambia nulla per l'eventuale investito. Allora, non era meglio evitare la manovra errata, anziché pensare alla cintura? Che cosa ne dici?
      E' così difficile educare al rispetto delle norme? Certo, è difficile, se non si comincia dalle cose più facili. Ma Tu m'insegni che bisogna volerlo fare, che bisognerebbe cominciare dal mancato uso delle frecce, l'infrazione più commessa e più tollerata in Italia, anche se la più facile a sanzionarsi. Se ci si stanca a stare in piedi, basta sedersi su una sedia ad un incrocio semaforico (corso Galileo Ferraris - corso Nizza, ad esempio) e punire tutti quelli che svoltano a destra o a sinistra senza indicarlo, punendo anche quelli che si mettono nella precanalizzazione di sinistra e poi tirano diritto, per non fare la coda. Naturalmente, cominciando a contravvenire tutori dell'ordine e quant'altri pubblici, adusi a seguire l'andazzo. Piccole contravvenzioni, ma tante.
      E qui viene il pensierino, ma solo a me, perché a Te non è lecito avere dubbi del genere. Con la cintura, si tutelano il guidatore e i suoi passeggeri, certamente assicurati. Vantaggio per l'assicurazione. Concordi?
      Senza cintura, si danneggiano il guidatore e i suoi passeggeri. Danno per l'assicurazione. Riconcordi?
      Ma, se si sanzionasse il mancato uso degli indicatori di direzione, si tutelerebbe anche il cittadino potenzialmente investendo. Vantaggio per il cittadino. Sanzionando il mancato uso delle cinture, se si guida da pazzi e si finisce contro un muro, si tutelano solo il guidatore e i suoi. Vantaggio per l'assicurazione. Dimmi se sbaglio.
      Per farla breve e per non annoiarTi, per la cintura valgono le parole che Montanelli scrisse (dicendo che era un paradosso) a proposito del casco: lasciare che si rompano la testa. Il guaio è che, con la cintura, il guidatore si sente più sicuro e guida più spericolatamente. Anche Tu devi averlo constatato.
      Conclusione. Fra il cittadino semplice e l'assicuratore, il Sindaco chi ha scelto? Fammelo Sapere.
      Ti riverisco.

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