(sonoro)
CAMMINARE! (Ottobre 2009)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

Dobbiamo lodare l'Amministrazione Cuneese per l'ultima grande scoperta: l'acqua calda!
      Come definiresti la scoperta che, diminuendo la velocità delle auto, si riducono gli incidenti stradali? In altra parte di questo sito, avrai letto il richiamo al Tuo collega San Tommaso, che diceva di portare un principio alle estreme conseguenze per vedere se regge. Perché 30 km. all'ora e non 20? o 10? o zero?
      Tu mi citerai Orazio (era un po' pagano, ma pazienza...), che sosteneva che in medio stat virtus. Ma dov'è il mezzo? Bah!
      "Cuneo sempre più a misura d'uomo", dice il dépliant. Certo, a misura d'uomo primitivo. Che ne dici del nuovo piano del traffico? Ne convieni che l'intenzione è buona, ma che c'è qualcosa che non convince.
      In una pubblicazione che illustra le nuove regole del traffico, che significa il capitolo "Camminare fa bene alla salute"? Fa bene, ne convieni anche Tu, ma, in tale contesto, pare riaffiorare la vecchia ideologia che vuole la morte delle macchine.
      Tu sai che il movimento, anche filosoficamente parlando, è sinonimo di progresso e l'immobilità sinonimo di morte. Solo Dio è immobile, perché è immenso, non può andare dove è già. Tu non vai in macchina, perché non ne hai bisogno, ma vedi noi, poveri mortali, che dobbiamo lavorare e darci da fare, per raggiungerti un giorno. Te li immagini tutti i lavoratori cuneesi a piedi? Cesserebbe lo sviluppo, cesserebbero le scoperte, anche quelle mediche, eccetera. Tutti mirano a creare il massimo progresso col minimo rischio umano. Ma, se il progresso è movimento, Ti pare giusto azzerarlo riducendo il traffico? Ne converrai che ci saranno meno morti per incidenti, ma tanti di più per fame e malattia. Non è un problema facile per gli amministratori: non credo che Tu li consiglieresti di fare come lo struzzo che, per non vedere il pericolo, mette la testa nella sabbia.
      Non voglio tediarTi oltre. Certo che ci vogliono delle regole (fra parentesi, già ci sono, ma non vengono rispettate, nemmeno dai tutori dell'ordine e ne parleremo un'altra volta; già ne parlai nella rubrica BELLA ITALIA nel capitolo DITA FLEMMATICHE); ma il camminare a piedi non deve essere spacciato come simbolo di progresso in un opuscolo che tratta della sistemazione del traffico automobilistico. E' l'idea della "città compatta" che torna a far capolino?
        Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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