CHE BRAVI! (Maggio 2010)
Caro Beato Angelo Carletti,
compatrono della Città di Cuneo,
Io sono affezionatisimo alla mia banca, la BRE di Cuneo, dove faccio
tutte le mie operazioni e dove ho investito tutti i risparmi della mia vita (e
quelli di mia moglie). Però non riesco a capire se a Cuneo siano i più bravi o
no.
Non vorrei annoiarti con
cose così banali come i soldi, i quali non danno la felicità, ma contribuiscono
molto. Mi permetto di trascriverti, integralmente, un mio scritto, comparso sul
più diffuso settimalane della Provincia, in cui illustravo il mio caso. Leggilo
anche Tu e, se puoi, dammi una risposta.
""""" Cara GUIDA,
chiedo ancora
ospitalità, per la seconda puntata della mia vicenda con la Banca Regionale
Europea in Cuneo.
Dopo la pubblicazione
della nota di un paio di mesi fa, fui contattato e trovai in Agenzia persone
affabili e disponibilissime, che ebbero la pazienza di rivedere tutti i miei
movimenti relativi agli investimenti. Mi sbagliavo per prudenza: i fatti sono
che la BRE ha
190.000 (non solo 170.000) miei euro investiti in fondi, per un controvalore
attuale di 118.000 euro circa.
La Sede di Milano mi scrisse due
volte, con fare un po' sussiegoso, con raccomandata R/R, facendomi capire che
non sono responsabili di tale "performace" (si può dire così?), che
la responsabilità è mia (dovevo andare da un'altra banca?), eccetera. Cose che
sapevo già, avendo fatto - quando ero giovane e bello - una sottotesi in
materia bancaria; infatti, non ho mai chiesto niente, se non qualche dato per
essere sicuro di ciò che scrivo.
L'unica loro
preoccupazione è il non avere responsabilità. Mi fanno pensare ad un impiegato
che avevo una trentina di anni fa, il quale, preposto alla ripartizione di
fondi fra tanti soggetti e rimproverato per certe sperequazioni, mi costringeva
a rifare il lavoro, difendendosi col dire che, a lui, i conti tornavano.
Infatti, era onestissimo, ma, ad esempio, in due situazioni uguali, all'uno
finiva per dare 10 e all'altro 100. La responsabilità morale non lo toccava. E
fece carriera.
Ma stiamo ai fatti:
portavo i soldi alla BRE dicendo: sotto la mia responsabilità, investiteli in
fondi, ovviamente nei fondi che avete e che consigliate al pubblico. Risultato:
fra ciò che investii e ciò che disinvestii in fondi, dal 2000 in poi, la differenza
è di 190.000 euro lasciati alla banca. Il controvalore di stamane è di 118.000
euro, vale a dire, a seconda dei giorni, dal 35 al 40 per cento in meno.
Siccome il mio dubbio
non è di responsasbilità contabile, ma di responsabilità gestionale (di
capacità, in parole povere), mi interesserebbe sapere se altri risparmiatori,
da altre banche, abbiano avuto in tale periodo un salasso del genere o se sia
una specialità della BRE.
Non faccio altro che
dire la verità, senza chiedere niente alla BRE.
Mi lasceranno in pace o
mi manderanno un'altra raccomandata R/R precisando che, eccetera?
Auguri di Buona Pasqua a
LA GUIDA e a
tutti i suoi lettori."""""
Caro Beato, qui finiva la lettera. Chissà se qualche lettore
mi scriverà per dirmi che è una cosa normale, capitata in tutte le banche? Se
nessuno mi risponde potrò pensare ciò che non oso pensare? Fammelo Sapere.
Ti riverisco.
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