NON LAMENTIAMOCI SEMPRE

NON LAMENTIAMOCI SEMPRE! (Ottobre 2010)

      Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

      Anche Tu sarai scandalizzato dal comportamento dei nostri (si fa per dire) politici, che ci fanno piangere coi loro intrallazzi e col loro abbeverarsi alla greppia.

      Ti scandalizzerai anche, come me, degli amministratori locali di certe città e di certe regioni, dove sembra che comandi la Trimurti (mafia - 'ndrangheta - camorra) e non gli amministratori eletti, sempreché non siano la stessa cosa; perciò, tutti ce la prendiamo con chi ci amministra.

      Anch'io, nelle lettere che Ti scrivo, me la prendo sempre con il Sindaco ed i suoi Amministratori. Ma quale differenza! La vedi anche Tu; noi vorremmo che i nostri capi fossero perfetti, perciò li critichiamo sempre. Ma se li confrontiamo con altri, dovremmo leccarci le dita ed i baffi. Pur con tutti gli intrighi che combinano (anche per avere voti), si occupano veramente dell'interesse dei Cuneesi.

      Vuoi un esempio? Su LA GUIDA del 24 Settembre scorso, leggo che si sono dirottati i fondi per la nuova piscina da questa alle scuole. E' una cifra considerevole; se ho ben capito, siamo sui 2 milioni di euro.

      Tu dirai che la lingua batte dove il dente duole e basta che parlino di scuola per destare la mia attenzione. E' vero, ma, tra una piscina ed una scuola, che cos'è più urgente? Più utile ai giovani? Più foriera di progresso civico ed economico? Anche Tu non avrai dubbi. Allora, diciamo grazie a chi se ne fa carico e dimentichiamo, per una volta, la disinvoltura con cui si gestisce la viabilità.

      Però. Abbi pazienza caro Beato, ma un però rimane. Ho letto - e avrai letto anche Tu - che si tratta di "interventi urgenti" per parecchie scuole. Ma sono diventati urgenti solo dopo che gli Amministratori si son trovati inaspettatamente con possibilità di spendere. Altrimenti, era più urgente la piscina.

      Bah! Mistero dei criteri con cui in Comune si misurano i valori...

      Proteggili sempre, Angelo!


      E per oggi, caro Beato, basta così.

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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