DUE FACCE (Settembre 2005)

DUE FACCE (Settembre 2005)

Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della città di Cuneo,

Innanzitutto, onore e gloria a Te, perché oggi (31 Agosto) è la Tua festa. Poi, passiamo ai fatti.

Tu che t'indendi di medaglie - specie di quelle benedette, ma qui non è il caso - sai che hanno due facce: una bella detta recto ed una meno bella detta verso. Come il Comune di Cuneo.
        Il pomeriggio del 5 Giugno scorso, inviavo una e-mail al Comune di Cuneo, chiedendo un'informazione, molto specifica e richiedente una risposta impegnativa, su una certa tassa comunale. Fra l'altro, era una richiesta che richiedeva un controllo ed un calcolo.

Mi apprestavo ad attendere chissà quanto; invece, in meno di 24 ore, il pomeriggio del 6 (ore 14,31, per la precisione), mi giungeva, la risposta con la soluzione del mio quesito. Era una risposta concisa, ma chiara e completa, firmata "Ratto Alessandra" (non so chi sia). Il che mi ha fatto constatare, ancora una volta - perché lo avevo già sperimentato ad alcuni sportelli - come la conduzione tecnica, cioè, burocratica, del Comune sia esemplare ed in mano a persone che hanno il senso del servizio.

Caro Beato, non ti fa piacere? Sapere di vivere in una città in cui i servizi (quelli in mano a funzionari ed impiegati) funzionano più che bene aumenta il nostro senso civico. Anche se non tutte le istituzioni sono così. Ad esempio, due mesi fa, scrissi per e-mail all'Istituto Storico della Resistenza e non ebbi risposta, ma non era cosa importante.

Però. Cosa vuoi farci, purtroppo c'è un però: la seconda faccia della medaglia. Che, come al solito, è l'approccio della Giunta ai problemi del traffico. Hai visto il flop del parcheggio a pagamento all'ex foro boario? Con quei sistemi di tariffa... Bah, ho sempre più l'idea che le nostre comunali sinistre governanti perseguano lo scopo di scoraggiare l'automobile: tutti a piedi alla mèta (ma qualcosa del genere non lo hai già sentito 70 anni fa? Infatti non ho detto "nudi" per non copiare). Comunque, non sarebbe una cattiva idea, se non fosse utopica e legata a vecchie ideologie. E chi amministra deve essere realista.

Ora, dove c'è uno spazio per parcheggio, si cerca di distruggerlo; una specie di parcheggioclastìa ha invasato i nostri. Si riducono sempre più le aree che potrebbero essere adibite a parcheggio libero. Vedi ciò che hanno combinato attorno ai Licei. Eppoi, c'è l'area dell'ex policlinico: ne faranno un parcheggio, dirai tu. Nemmeno per sogno: ci costruiranno un bel po' di alloggi, sennò si rischia di poter ancora circolare, anche se male.

Degli amici stranieri, ma a cui è nota la fama cuneese, mi chiesero di portarli al cimitero, per vedere la scritta "Cimitero per i morti", che credevano fosse sul frontone. Quando rifiutai, garantendo che non era vero (e a me credettero), mi fecero un'altra domanda del genere: perché, per divertire la popolazione, si fanno circolare grossi autobus vuoti? Che cos'avresti risposto? Fui in imbarazzo, perché non sapevo rispondere. Quelli che comandano dicono: niente macchine, tutti in autobus. Ma dimenticano - o sanno benissimo - che rallentare le comunicazioni vuol dire rallentare tutte le attività, rallentare il progresso, rallentare lo sviluppo. Lo so che è difficile, ma gli autobus servono solo se non fanno perdere tempo, cioè, se sono frequenti, frequentissimi. Si lamentano già a Torino - e continuano ad usare molto l'auto - dove passano ogni 10 minuti... Tu mi dici che basterebbero microbus da pochi posti, delle multiple, insomma. Ma, ahimè, occorrerebbero autisti.

Come sai, da buon cristiano, mediamente peccatore ("nè tante nè poche, una cosa che va bene", disse quel tale al confessore), io voglio bene ai nostri amministratori comunali, ma vorrei (e Tu anche, nevvero?) che la smettessero di impedirci di circolare e di lavorare. Soluzione difficile, ripeto, ma hanno voluto la bicicletta, ora pedalino. Certamente è gente sana, che non pensa soltanto all'indennità di carica o al gettone di presenza in commissioni o collegi; ma, vivaddio, Tu, che tanto puoi, aiutali a pensare un po' di più ai comuni cittadini che vivono coi piedi per terra, o, meglio, sull'acceleratore.
        Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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