DEMOCRAZIA CUNEESE (Marzo 2011)
Caro
Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,
Ti ricordi
quando 75 anni fa, l'Adolfo tedesco bruciava sulla piazza di Berlino i libri dei
filosofi che contraddicevano alle sue teorie? Ora, su quella piazza, c'è un
monumento significativo. Che, prima o poi, accada anche a Cuneo?
Venerdì
scorso, il nostro patriottico Sindaco ha riunito d'urgenza il "Comitato
per la Difesa
della Costituzione nato dalla Resistenza", perché un gruppo di giovani di
destra, cioè, contrari all'egemonia della sinistra, stava inaugurando una
stanza nel nome di Pound. Non trovi anche Tu che fosse una "provocazione
politica alla città Medaglia d'Oro per la Resistenza"? Perbacco, Cuneo deve sempre
resistere, come Santoro, se sai chi è.
Deve
resistere a costo di tappare la bocca a chi pensa politicamente in modo
diverso. Tu sai che il pensiero (e, a volte, anche i modi) di quei ragazzi del
Pound non è da lodare, nè da proporre, nè da seguire. Ma la Costituzione - quella
tirata in ballo dal Sindaco - dice che, anche se disapproviamo, dobbiamo
batterci perché tutti abbiano la possibilità di pensare come vogliono. E dire
ciò che pensano, soprattutto. E' ciò che disse un grande, tanti anni fa. Che il
Sindaco non sia un grande? Me ne dispiacerebbe, come a Te.
Intanto,
bene fece a dire ai manganellatori giunti da fuori che non erano i benvenuti e
a dissociarsi da loro. Ma era il minimo.
Solo che,
caro Beato, dovresti spiegarmi come si difenda la Costituzione
offendendo gli articoli 17 e 21 della medesima. Non mi ha colpito tanto
l'avvenuta battaglia, quanto la riunione d'urgenza del precitato Comitato. Qual
era il fine? Impedire che i destrorsi si riunissero pacificamente in via Alba?
Che manifestassero liberamente il loro pensiero in via Alba? Va bene che, un
tempo, ma Tu non dovresti saperlo, via Alba era la via del casino, ma, suvvia,
l'accanimento di venerdì mi è parso esagerato.
Leggo che
"la notte tra venerdì e sabato, alcuni cassonetti di via Alba, attigui
alla sede di CasaPound, erano stati dati alle fiamme, mentre sui muri erano
apparse delle scritte di anarchici e la vetrina della sede di CasaPound andata
in frantumi". Tutto in difesa della Costituzione? Bah!
Tu, caro
Beato, che hai visto tutto, mi sai dire se c'erano consiglieri comunali fra i
picchiatori? Il Sindaco dice che non gli risulta; ma non c'erano dei Vigili
Urbani a vigilare? Non era doveroso informarsi? D'altro canto, l'accusatore
Lauria non faceva prima a dirne i nomi? Mah! Misteri della politica.
Ora, caro
Beato, tremo. Il Sindaco dice che si opporrà a che i destrorsi si radunino in
quella stanza, perché è un magazzino. E io? Come sai, ogni mese ci raduniamo in
10/12 persone per una sera di preghiera; lo facciamo in cucina, come i
destrorsi lo fanno in magazzino (ma non credo preghino...). Che il Sindaco
voglia impedircelo, perché, in cucina, non ci riuniamo per cucinare? Mi
sembrebbe comportamento da "Fattoria degli animali", quella di Orwell.
Speriamo che la saggezza prevalga, prima o poi.
Intanto,
noi, Tu ed io, non mettiamo in dubbio che il patriottico Sindaco sappia chi era
Pound.
Caro Beato,
Tu che proteggi questa paziente città, proteggi sempre i Cuneesi e chi li
amministra.
Con devozione, il Tuo fedelissimo
Giovannino del Maestro
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