ENI DELLA FINANZA (Novembre 2010)

DEMOCRAZIA CUNEESE  (Marzo 2011)

 

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

     

      Ti ricordi quando 75 anni fa, l'Adolfo tedesco bruciava sulla piazza di Berlino i libri dei filosofi che contraddicevano alle sue teorie? Ora, su quella piazza, c'è un monumento significativo. Che, prima o poi, accada anche a Cuneo?

      Venerdì scorso, il nostro patriottico Sindaco ha riunito d'urgenza il "Comitato per la Difesa della Costituzione nato dalla Resistenza", perché un gruppo di giovani di destra, cioè, contrari all'egemonia della sinistra, stava inaugurando una stanza nel nome di Pound. Non trovi anche Tu che fosse una "provocazione politica alla città Medaglia d'Oro per la Resistenza"? Perbacco, Cuneo deve sempre resistere, come Santoro, se sai chi è.

      Deve resistere a costo di tappare la bocca a chi pensa politicamente in modo diverso. Tu sai che il pensiero (e, a volte, anche i modi) di quei ragazzi del Pound non è da lodare, nè da proporre, nè da seguire. Ma la Costituzione - quella tirata in ballo dal Sindaco - dice che, anche se disapproviamo, dobbiamo batterci perché tutti abbiano la possibilità di pensare come vogliono. E dire ciò che pensano, soprattutto. E' ciò che disse un grande, tanti anni fa. Che il Sindaco non sia un grande? Me ne dispiacerebbe, come a Te.

      Intanto, bene fece a dire ai manganellatori giunti da fuori che non erano i benvenuti e a dissociarsi da loro. Ma era il minimo.

      Solo che, caro Beato, dovresti spiegarmi come si difenda la Costituzione offendendo gli articoli 17 e 21 della medesima. Non mi ha colpito tanto l'avvenuta battaglia, quanto la riunione d'urgenza del precitato Comitato. Qual era il fine? Impedire che i destrorsi si riunissero pacificamente in via Alba? Che manifestassero liberamente il loro pensiero in via Alba? Va bene che, un tempo, ma Tu non dovresti saperlo, via Alba era la via del casino, ma, suvvia, l'accanimento di venerdì mi è parso esagerato.

      Leggo che "la notte tra venerdì e sabato, alcuni cassonetti di via Alba, attigui alla sede di CasaPound, erano stati dati alle fiamme, mentre sui muri erano apparse delle scritte di anarchici e la vetrina della sede di CasaPound andata in frantumi". Tutto in difesa della Costituzione? Bah!

      Tu, caro Beato, che hai visto tutto, mi sai dire se c'erano consiglieri comunali fra i picchiatori? Il Sindaco dice che non gli risulta; ma non c'erano dei Vigili Urbani a vigilare? Non era doveroso informarsi? D'altro canto, l'accusatore Lauria non faceva prima a dirne i nomi? Mah! Misteri della politica.

      Ora, caro Beato, tremo. Il Sindaco dice che si opporrà a che i destrorsi si radunino in quella stanza, perché è un magazzino. E io? Come sai, ogni mese ci raduniamo in 10/12 persone per una sera di preghiera; lo facciamo in cucina, come i destrorsi lo fanno in magazzino (ma non credo preghino...). Che il Sindaco voglia impedircelo, perché, in cucina, non ci riuniamo per cucinare? Mi sembrebbe comportamento da "Fattoria degli animali", quella di Orwell. Speriamo che la saggezza prevalga, prima o poi.

      Intanto, noi, Tu ed io, non mettiamo in dubbio che il patriottico Sindaco sappia chi era Pound.

      Caro Beato, Tu che proteggi questa paziente città, proteggi sempre i Cuneesi e chi li amministra.

            Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

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