ENI DELLA FINANZA (Novembre 2010)

Angelo69

AIUTARE MORATTI (Settembre 2011)

 

     Caro Beato Angelo Carletti, compatrono della Città di Cuneo,

     

      Hai visto Cuneo dipinta di blu?

Tu certamente sai che Moratti è un gran petroliere. Di conseguenza, sai che più benzina consumiamo, più egli si arricchisce. E', anche, padrone dell'Inter, ma non mi tocca, perché il mio cuore è a Torino.

Ma, a quanto pare, i nostri Amministratori Comunali vogliono dargli una mano. Non si vede altra giustificazione allo sconquasso dei parcheggi urbani. Parcheggi per modo di dire, perché, lo avrai notato, non ce ne sono più. Cuneo è diventata una città blu, tutta a pagamento, quasi fosse la Gioconda.        Giocondi siamo noi, che non troviamo più un parcheggio bianco, nemmeno a ore.          

Che ne dici di questa frenesia di costringere tutti i lavoratori di Cuneo, dal Pizzo fino ad oltre corso Galileo Ferraris, ad andare a cercarsi un parcheggio sempre più su, verso San Rocco? 

Il risultato è un incremento del consumo di carburante ed un dispendio di tempo per andare dall'auto parcheggiata al posto di lavoro. Non Ti pare, caro Beato, un disprezzo del tempo e dei soldi dei lavoratori? I quali non hanno l'autista nè l'auto blu....     

E' desolante vedere tutti quei parcheggi blu vuoti; nè la Municipalità - che li ha creati solo per far soldi (bisogna ben pagare le consulenze ed i gettoni...) - può pensare che i Cuneesi possano spendere tutti i giorni per parcheggiare vicino al posto di lavoro o al negozio dove si recano o all’ufficio dove devono andare. Non lo pensi nemmeno Tu, certamente. 

Ma ci sono gli autobus, dirà qualcuno. Ben vengano, ma che passino ogni dieci (dieci, non dodici) minuti, non ogni ora, come adesso. Altrimenti, aumenta la perdita di tempo dei lavoratori. Non vedono i Municipalisti - come vedi Tu e vediamo noi - quanti autobus circolano vuoti o con una persona a bordo? D’altra parte, autobus frequentissimi le nostre finanze comunali non ce li possono permettere.           

Tu sei tentato di dire che vedono, ma che non vogliono imparare... Suvvia, caro Beato, non fare il cattivo: non è da Te!

 

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

 

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