Continuando la lettura di IL PIEMONTE REPUBBLICANO, trisettimanale della Repubblica Sociale pubblicato a Cuneo e fattomi conoscere dal dott. Roberto Martelli della Biblioteca Civica di Cuneo, stralcio due notizie (fra le tante) che rendono l'idea di ciò che pubblicava la stampa di regime in quel periodo e anche di com'era difficile e triste la vita.
Il Comando della V Brigata Nera "Lidonnici" comunica:
L'Avv. Galimberti Tancredi è caduto sotto il piombo vendicatore degli squadristi cuneensi.
Scompare con esso la più trista figura di agitatore e di organizzatore antinazionale della nostra provincia. Imboscato, ambizioso profittatore, a lui spessa la responsabilità dell'assassinio di alcuni camerati nostri, e quella della istigazione a numerosi atti terroristici, che sono costati la vita a molti innocenti e che hanno provocato sanguinose rappresaglie.
Tutti i dolori e le sofferenze, che hanno segnato la vita di Cuneo dal 25 luglio del tradimento ad oggi, sono a lui imputabili.
Ora ha pagato.
Finalmente i nosri morti possono dormire tranquilli.
A noi rimane un solo rammarico: quello di non averlo visto cadere dinanzi ad un regolare plotone di esecuzione, dopo un processo in cui avremmo avuto molto da dire e schiaccianti documenti da produrre.
Il destino ha voluto invece che egli cadesse mentre per l'ultima volta, come d'abitudine, di fronte alle tremende responsabilità che si era assunte, fuggiva.
.
"""""6 dicembre 1944 - Quattro banditi fucilati
A seguito di azione di guerra, un reparto della 1.a Brigata Nera mobile, alle ore 20 del 3 dicembre ha sorpreso e catturato nella cascina Besanzone del Comune di Monasterolo di Savigliano i seguenti fuori legge:
- Camola Clemente
- Bellone Raimondo
- Paolotti Giuseppe
- Bertè Angelo
che trovati in possesso di armi sono stati fucilati sul posto."""""
Indietro
Lettera successiva
Torna all'indice
Torna a BELLA ITALIA