Continuando la lettura di IL PIEMONTE REPUBBLICANO, trisettimanale della Repubblica Sociale pubblicato a Cuneo e fattomi conoscere dal dott. Roberto Martelli della Biblioteca Civica di Cuneo, stralcio tre notizie (fra le tante) che rendono l'idea di ciò che pubblicava la stampa di regime in quel periodo e anche di com'era difficile e triste la vita.
Anche a Cuneo ferveva, da parte della Repubblica Sociale, la caccia agli ebrei, anche sotto forma di stimolo alla popolazione a collaborare. Trascrivo un esempio:
"""La guerra che combattiamo ha il carattere di lotta per l’affermazione del proletariato dalle forze che ne ostacolano l’ascesa, e che si riassumono nella potenza occulta per eccellenza: l’ebraismo.
Come già ripetutamente si ebbe occasione di affermare, commetteremmo un imperdonabile errore se dimenticassimo che il nemico ebraico si trova contro di noi non solo sui fronti di combattimento, ma anche e soprattutto, sul fronte interno. Se noi vogliamo rinvigorire la nostra condotta di guerra contro l’invasore dobbiamo anzitutto eliminare il nemico interno. Senza di ciò non solo la vittoria potrebbe risultare impossibile, ma, anche se conseguita, potrebbe esser sterile di quei risultati che il popolo sano giustamente attende.
Questa verità non è stata sinora sufficientemente compresa."""
"""Il Comando della Brigata Nera «Lidonnici» comunica:
Il giorno 19 c.m. è stato passato per le armi il nominato GIULI Lodovico fu Giuseppe e fu Bracco Luigia, nato a Roma il 15-4-1893 Vice Comandante della 48^ Brigata Garibaldi, arrestato in Bra, trovato in possesso di armi. Il suddetto, unitamente ad altri elementi, organizzava la cattura di fascisti, con l’intento di effettuarne lo scambio con elementi partigiani catturati in Alba dalle Brigate Nere""".
Il questi ultimi giorni, nascondendo le armi sotto i mantelli, dei partigiani hanno ripetutamente sparato contro soldati Tedeschi e Italiani. Perciò proibisco, dopo il 15 gennaio, di portare questi mantelli nei seguenti paesi: Saluzzo, Manta, Brondello, Martiniana Po, Revello, Paesana, Barge, Staffarda, S. Antonio, Fornaca, Ruata Eandi.
Questo veto vale per tutte le frazioni che si trovano nella circoscrizione delle sopra indicate località. Chiunque trasgredirà tale ordine sarà immediatamente fucilato.
Il Comandante del Presidio di Saluzzo.
Il Podestà, per Cuneo, fu meno drastico:
Divieto di uso dei mantelli a ruota"""Il Podestà visto il Decreto N. 191 Gab. in data 17 gennaio corrente del Capo della Provincia; ritenuto che in questi ultimi giorni, nascondendo le armi sotto i mantelli, i partigiani hanno compiuto attentati contro soldati italiani e germanici; Che è pertanto necessario, ai fini della tutela dell’ordine pubblico, impedire il ripetersi di simili delittuosi attentati, rende noto che con l’accennato Decreto è stato fatto divieto, fino a nuova contraria disposizione, di fare uso dei mantelli a ruota. I trasgressori – ove il fatto non costituisca più grave reato – saranno puniti ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale che commina l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a lire duemila."""
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