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COSI' DICEVA LA STAMPA DI TORINO 100 ANNI FA (Maggio 2015)

      Non ho più notizie dagli archivi dei giornali di Cuneo. Allora, ripiego su LA STAMPA di Torino, riportando qualche notizia di 100 anni fa.

      Il 24 Maggio di cent’anni fa, l’Italia dichiarava guerra all’Austria, quella guerra che ci costò quasi 600 mila morti e quasi un milione di mutilati. Ecco una notizia da LA STAMPA di Torino, del 24 Maggio1915:

      “””Il Ministro degli Affari Esteri ha diretto oggi un telegramma circolare ai rappresentanti Italiani all’estero, che finisce così:
      Il Regio Governo, tenuto conto di quanto è sopra esposto, confortato dai voti del Parlamento e dalle solenni manifestazioni del Paese, ha deliberato di rompere gli indugi ed ha dichiarato oggi stesso, in nome del Re, all’ambasciatore austro-ungarico a Roma di considerarsi da domani, 24 maggio, in stato di guerra con l’Austria-Ungheria.
      Ordini analoghi sono stati telegrafati ieri al Regio Ambasciatore a Vienna. Prego V. E. di rendere noto quanto precede a codesto Governo.”””

      Questa la parte trionfale. La parte meno allegra viene, nella stessa data, in altra pagina, meno in vista:

“””La chiamata alle armi delle terze categorie delle classi dall’88 al 95.

      Il manifesto per la chiamata alle armi di militari non istruiti, dice:
      1) Per ordine di S. M. il Re sono chiamati alle armi, per il giorno 1° giugno 1915, i militari di terza categoria non istruiti nati negli anni 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94 e 95.”””

      Tralascio gli altri punti, ma mi chiedo: quanti di questi non torneranno più? Istruttiva la distinzione fra istruiti e non istruiti (i secondi, naturalmente, da mandare all’assalto...).
      Altra considerazione. Tutto avviene in nome del Re, ma la guerra fu deliberata da Salandra, capo del Governo, e fu approvata dalla maggioranza dei parlamentari, eletti dai cittadini. Mi risulta che anche quelli delle nostre parti votarono per la guerra.

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